CANTÙ (Como) — Il mosaico dell'Oregon Scientific da oggi sarà completo: stamane sbarcherà a Cantù anche Phil Jones, il tassello mancante dei brianzoli.
Il neozelandese, mattatore al mondiale americano, arriva direttamente da Indianapolis. Nel pomeriggio conoscerà coach Stefano Sacripanti e i nuovi compagni di squadra. Stasera il cecchino, che ha bruciato le retine a stelle e strisce, trascinando la sua Nazionale al quarto posto mondiale, vestirà per la prima volta la maglia biancoblu. I ragazzi di Sacripanti infatti sono di scena (20.30) a Reggio Emilia per un'amichevole.
Nell'incontro odierno Jones, complice anche il lungo viaggio, si accomoderà quasi di sicuro in panca. Difficilmente Sacripanti lo utilizzerà. Ma da domani la guardia neozelandese comincerà la nuova avventura canturina, dove sarà il cambio di Thornton e Hines. L'esordio ufficiale dovrebbe avvenire venerdì nel quadrangolare in programma a Moncalieri con Novara, Biella e Trieste.
Lo sconosciuto Phil Jones, dopo aver disputato un mondiale da favola, è entranto nel firmamento del grande basket dalla porta principale. Sul palcoscenico di Indianapolis ha recitato una parte da protagonista. Cantù ancora una volta dovrebbe aver fatto l'investimento azzeccato, scovando nell'oceano del mercato globale dei canestri una piccola perla. La guardia ingaggiata dall'Oregon Scientific, è stato uno degli artefici della galoppata sul podio della Nuova Zelanda. Le sue cifre parlano chiaro: in nove partite disputate è il miglior realizzatore della sua Nazionale con 164 punti e una media di 18,2 a gara. Le percentuali al tiro molto positive: 55 per cento da due, 41 per cento da tre, 90 per cento ai liberi. A cui si aggiungono: 38 rimbalzi, 14 assist, 12 recuperi.
Il neoacquisto di Cantù, 28 anni, 196 cm di statura, ha mitragliato la retina da ogni angolo. Il neozelandese dell'Oregon, che la scorsa stagione ha giocato nel Kouvot in Finlandia, ha confermando di essere un fior d'acquisto.
«Ai Mondiali di Indianapolis ha fatto molto bene - osserva Sacripanti - e questo ci rende felici e ci convince che abbiamo la scelta giusta. Di sicuro è il giocatore più in forma della nostra squadra».
Paolo Marelli
Il neozelandese, mattatore al mondiale americano, arriva direttamente da Indianapolis. Nel pomeriggio conoscerà coach Stefano Sacripanti e i nuovi compagni di squadra. Stasera il cecchino, che ha bruciato le retine a stelle e strisce, trascinando la sua Nazionale al quarto posto mondiale, vestirà per la prima volta la maglia biancoblu. I ragazzi di Sacripanti infatti sono di scena (20.30) a Reggio Emilia per un'amichevole.
Nell'incontro odierno Jones, complice anche il lungo viaggio, si accomoderà quasi di sicuro in panca. Difficilmente Sacripanti lo utilizzerà. Ma da domani la guardia neozelandese comincerà la nuova avventura canturina, dove sarà il cambio di Thornton e Hines. L'esordio ufficiale dovrebbe avvenire venerdì nel quadrangolare in programma a Moncalieri con Novara, Biella e Trieste.
Lo sconosciuto Phil Jones, dopo aver disputato un mondiale da favola, è entranto nel firmamento del grande basket dalla porta principale. Sul palcoscenico di Indianapolis ha recitato una parte da protagonista. Cantù ancora una volta dovrebbe aver fatto l'investimento azzeccato, scovando nell'oceano del mercato globale dei canestri una piccola perla. La guardia ingaggiata dall'Oregon Scientific, è stato uno degli artefici della galoppata sul podio della Nuova Zelanda. Le sue cifre parlano chiaro: in nove partite disputate è il miglior realizzatore della sua Nazionale con 164 punti e una media di 18,2 a gara. Le percentuali al tiro molto positive: 55 per cento da due, 41 per cento da tre, 90 per cento ai liberi. A cui si aggiungono: 38 rimbalzi, 14 assist, 12 recuperi.
Il neoacquisto di Cantù, 28 anni, 196 cm di statura, ha mitragliato la retina da ogni angolo. Il neozelandese dell'Oregon, che la scorsa stagione ha giocato nel Kouvot in Finlandia, ha confermando di essere un fior d'acquisto.
«Ai Mondiali di Indianapolis ha fatto molto bene - osserva Sacripanti - e questo ci rende felici e ci convince che abbiamo la scelta giusta. Di sicuro è il giocatore più in forma della nostra squadra».
Paolo Marelli