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La nuova Scavolini degna del tempio

Nel vecchio “hangar” buona prova della squadra di Crespi contro Rimini: 94-67

PESARO - Non sarà stato in concorso a Venezia “Casa Ricordi", ma ieri ha avuto l’onore di essere proiettato nella cornice più degna, per chi capisce di basket a Pesaro. Un ritorno alle origini che è stato apprezzato, anche troppo... Mimetizzati tra il pubblico ci sono Andrea Gracis (seduto di fianco ad Ario Costa) e Renzo Vecchiato, due che il legno dei due scudetti lo conoscono bene. Il clima sale anche in previsione Bpa Palas, per cui solo ieri sono stati sottoscritti 700 abbonamenti Young. Mancava Richardson - che ha accusato un risentimento alla caviglia - ma di classe in campo ce n’era eccome. Per informazioni, passare alla cassa e chiedere di Beric. E’ ormai ufficiale: la "Miccia" si è accesa, come se ai Mondiali avesse giocato anche lui: bombarda da primo della classe e all’intervallo ha già 17 pagnotte al suo attivo (peccato per il terzo fallo prima dello stop lungo). Erano in 2000 in Viale dei Partigiani ad applaudire i numeri di Gilbert (due veroniche: rimbalzone “sordo" con apertura alare e parata da portiere) e la grinta produttiva del capitano. Se Crespo è l’acquisto dell’estate per una sponda della Milano del calcio, Marco Crespi, in piccolo, è una scommessa già vinta. Il coach si sarà guardato col repeate le partite dell’Argentina ai Mondiali, perchè la Scavolini di precampionato è una squadra che corre (non si contano i contropiedi in solitaria). Punteggio in altalena, con lampi di genio alternati a momenti di difesa sguarnita.
L’intervallo registra il +11 interno, con il triplone di Malaventura e Matteo continua la sua opera di crivellamento anche nella ripresa: è lui che confeziona il 55-40 fissato al 23esimo. Rimini è senza i reduci dal Mondiale Marcelinho e Giovannoni e l’americano Mattews (dolorante alla coscia). A ritmo di “Andiamo!", puntualmente tradotto in inglese, coach Crespi dà la carica e la squadra risponde allungando ritmicamente. Pecile non mette piede in campo, ma la regia funziona ugualmente. Malaventura regala il +20 (68-48 a 50" dal terzo gong) e McGhee e Lacey rispondono presente se chiamati in causa. E’ una Scavolini che tira: lotta, segna, si sbatte, diverte. E tiene la Rimini a distanza di sicurezza. 76-55 a 6’ dal termine e Beric torna a mettere ciliegine sulla torta, poi Christoffersen dalle retrovie gira la manopola della doccia a Rimini (87-57, 9 in striscia per il danese, 11 nell’ultimo quarto). Nel finale c’è spazio anche per Gurini, invocato e sostenuto a gran voce dai suoi amici in curva. Per lui un punto e - forse - paste. La rivincita è servita.
Camilla Cataldo

SCAVOLINI: Beric 21, Lacey 10, Gigena 13, Malaventura 17, Gurini 1, Pecile n.e., Gilbert 4, McGhee 11, Albano 4, Christoffersen 13. All. Crespi
CRABS RIMINI: Molari 2, Fox 13, Ciorciari 4, Raschi 7, Rinaldi, Saccani, Moore 14, Bagnoli 9, Bryan 8, Morri 10. All. Trullo
Arbitri: Mattioli, Del Moro, Venturini
Note: parziali: 23-24, 49-38, 68-51, 94-67.
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