LIVORNO. Undici giorni all'alba. Undici giorni alla prima domenica al PalaMacchia della Mabo 2002-2003, contro la Snaidero Udine dell'attrazione Mulaomerovic. Lo warm-up della formazione di Banchi sta alzando i giri. Da qui all'inizio della regular season, nel cartellone amaranto sono in programma altre quattro partite, quelle del torneo di Verbania, domani e giovedì, e del torneo di Lonato, sabato e domenica.
Una full immersion di amichevoli contro big dell'A1 come Milano e Varese, che permetteranno alla squadra livornese di entrare in maniera vera nel clima gara. Da lunedì poi comincerà la settimana standard, fatta di sudore sul parquet di via Pera e di pesi alla palestra Gemini.
In questi giorni il roster amaranto è leggermente acciaccato. Manca Rodney Elliott, infortunatosi alla caviglia sabato, il quale oggi riprenderà il lavoro con i compagni. Manca Keith Mc Leod rientrato in patria per sbrigare le pratiche burocratiche del visto, che tornerà a Livorno venerdì. Manca Giachetti, ancora costretto a lavorare a bordo campo a causa dell'infiammazione al ginocchio, il quale tuttavia potrebbe rientrare nel gruppo a fine settimana ed essere a disposizione (chiaramente a mezzo servizio) per la prima uscita di campionato contro Udine. Tutte situazioni insomma, in via di risoluzione. É anche per questo che Banchi può sorridere e sottolineare con orgoglio le differenze di identità (e di sostanza, ora che c'è un pivot vero come Mutavdzic) rispetto al gruppo un po' spaurito che l'anno scorso assaggiava per la prima volta l'A1 pagando caro lo scotto del noviziato con 6 sconfitte consecutive.
É chiaro che se arrivasse Meneghin le carte amaranto cambierebbero di parecchio in meglio, però l'opinione del coach è che questa squadra va già bene così. Sull'affare Menego sembrano non esserci sostanziali novità. «Stiamo ancora aspettando che ci chiamino per illustrare il nostro progetto ad Andrea - diceva ieri pomeriggio Faraoni - Speriamo di poterlo fare presto». «É chiaro - aggiungeva il giemme - che un incontro col giocatore e col suo procuratore non significherebbe niente. Servirebbe ad illustrare a Meneghin quanto già detto 20 giorni fa al suo procuratore». Nei prossimi giorni sapremo: l'Olympiakos insiste, ma difficilmente il figlio di Superdino lascerà l'Italia. Il dilemma sarebbe tra Livorno e Varese, soluzione gradita al giocatore, che infatti starebbe trattando direttamente col presidente Castiglioni, "bypassando" il general manager Dodo Rusconi, col quale i rapporti non sono idilliaci. Il cuore direbbe Varese, l'offerta economica e il progetto Livorno. Vedremo. Domani intanto gli amaranto scenderanno sul parquet di Verbania. Con loro Milano, Varese e la Biella di Alex Ramagli. Proprio Milano e Varese parteciperanno anche al torneo di Lonato, insieme stavolta ad Udine.
Mercato. Chiusura con una nota di mercato: Andrea Mariani che aveva svolto tutta la preparazione con la Mabo ha abbandonato la compagnia amaranto ed è stato ceduto in prestito per un anno ad Imola (B1).
Giulio Corsi
Una full immersion di amichevoli contro big dell'A1 come Milano e Varese, che permetteranno alla squadra livornese di entrare in maniera vera nel clima gara. Da lunedì poi comincerà la settimana standard, fatta di sudore sul parquet di via Pera e di pesi alla palestra Gemini.
In questi giorni il roster amaranto è leggermente acciaccato. Manca Rodney Elliott, infortunatosi alla caviglia sabato, il quale oggi riprenderà il lavoro con i compagni. Manca Keith Mc Leod rientrato in patria per sbrigare le pratiche burocratiche del visto, che tornerà a Livorno venerdì. Manca Giachetti, ancora costretto a lavorare a bordo campo a causa dell'infiammazione al ginocchio, il quale tuttavia potrebbe rientrare nel gruppo a fine settimana ed essere a disposizione (chiaramente a mezzo servizio) per la prima uscita di campionato contro Udine. Tutte situazioni insomma, in via di risoluzione. É anche per questo che Banchi può sorridere e sottolineare con orgoglio le differenze di identità (e di sostanza, ora che c'è un pivot vero come Mutavdzic) rispetto al gruppo un po' spaurito che l'anno scorso assaggiava per la prima volta l'A1 pagando caro lo scotto del noviziato con 6 sconfitte consecutive.
É chiaro che se arrivasse Meneghin le carte amaranto cambierebbero di parecchio in meglio, però l'opinione del coach è che questa squadra va già bene così. Sull'affare Menego sembrano non esserci sostanziali novità. «Stiamo ancora aspettando che ci chiamino per illustrare il nostro progetto ad Andrea - diceva ieri pomeriggio Faraoni - Speriamo di poterlo fare presto». «É chiaro - aggiungeva il giemme - che un incontro col giocatore e col suo procuratore non significherebbe niente. Servirebbe ad illustrare a Meneghin quanto già detto 20 giorni fa al suo procuratore». Nei prossimi giorni sapremo: l'Olympiakos insiste, ma difficilmente il figlio di Superdino lascerà l'Italia. Il dilemma sarebbe tra Livorno e Varese, soluzione gradita al giocatore, che infatti starebbe trattando direttamente col presidente Castiglioni, "bypassando" il general manager Dodo Rusconi, col quale i rapporti non sono idilliaci. Il cuore direbbe Varese, l'offerta economica e il progetto Livorno. Vedremo. Domani intanto gli amaranto scenderanno sul parquet di Verbania. Con loro Milano, Varese e la Biella di Alex Ramagli. Proprio Milano e Varese parteciperanno anche al torneo di Lonato, insieme stavolta ad Udine.
Mercato. Chiusura con una nota di mercato: Andrea Mariani che aveva svolto tutta la preparazione con la Mabo ha abbandonato la compagnia amaranto ed è stato ceduto in prestito per un anno ad Imola (B1).
Giulio Corsi
