SIENA — «La sorpresa più gradita di questi 20 giorni trascorsi a Bormio? Senza dubbio l'armonia che si è creata all'interno del gruppo. E questa non è una costante, ve lo posso assicurare».
Simone Pianigiani, vice-coach della Montepaschi, ne è convinto: il clima che si respira in casa biancoverde è quello giusto.
«Sono state tre settimane molto intense — spiega — in cui, rispetto alla passata stagione, abbiamo programmato tantissime partite. E credo che la decisione sia stata azzeccata perchè il gruppo ha avuto la possibilità di stare unito e di giocare. E' inutile nascondersi: il luogo migliore per creare l'amalgama è sul parquet».
Ma tutti questi impegni non hanno stancato oltremodo la squadra che, peraltro, ha sempre evidenziato un calo fisico nelle fasi conclusive delle amichevoli?
«Questo non è assolutamente un problema. Prima di tutto perchè c'è modo e modo di preparare una partita: al mattino si può fare una leggera sessione di tiro oppure una faticosa seduta di allenamento di due ore. E fino ad ora abbiamo optato per seconda. E poi, malgrado le numerose assenze, abbiamo preferito lasciare in campo i titolari, anche con minutaggi elevatissimi, per permettere loro di conoscersi tecnicamente».
Minutaggi elevati non solo per i titolari. Basta pensare a Berti che contro la Fortitudo è rimasto in campo 25 minuti.
«Anche questo è stato un aspetto estremamente soddisfacente. La crescita rispetto alla passata estate, in cui li portammo con noi per sopperire alle numerose assenze dovute agli europei, è stata davvero notevole. Ma adesso devono dimenticarsi di questo e continuare a lavorare forte come hanno fatto fino ad ora».
Torniamo alla squadra: fino a questo momento non c'è stato grande spazio per la tattica.
«Abbiamo messo le basi della difesa e della filosofia offensiva. Il torneo internazionale sarà una tappa importante anche perchè avremo a disposizione il gruppo al completo. Ma vedrete che per l'inizio della stagione — conclude Pianigiani — le cose saranno tutte a posto».
Federico Cappelli
Simone Pianigiani, vice-coach della Montepaschi, ne è convinto: il clima che si respira in casa biancoverde è quello giusto.
«Sono state tre settimane molto intense — spiega — in cui, rispetto alla passata stagione, abbiamo programmato tantissime partite. E credo che la decisione sia stata azzeccata perchè il gruppo ha avuto la possibilità di stare unito e di giocare. E' inutile nascondersi: il luogo migliore per creare l'amalgama è sul parquet».
Ma tutti questi impegni non hanno stancato oltremodo la squadra che, peraltro, ha sempre evidenziato un calo fisico nelle fasi conclusive delle amichevoli?
«Questo non è assolutamente un problema. Prima di tutto perchè c'è modo e modo di preparare una partita: al mattino si può fare una leggera sessione di tiro oppure una faticosa seduta di allenamento di due ore. E fino ad ora abbiamo optato per seconda. E poi, malgrado le numerose assenze, abbiamo preferito lasciare in campo i titolari, anche con minutaggi elevatissimi, per permettere loro di conoscersi tecnicamente».
Minutaggi elevati non solo per i titolari. Basta pensare a Berti che contro la Fortitudo è rimasto in campo 25 minuti.
«Anche questo è stato un aspetto estremamente soddisfacente. La crescita rispetto alla passata estate, in cui li portammo con noi per sopperire alle numerose assenze dovute agli europei, è stata davvero notevole. Ma adesso devono dimenticarsi di questo e continuare a lavorare forte come hanno fatto fino ad ora».
Torniamo alla squadra: fino a questo momento non c'è stato grande spazio per la tattica.
«Abbiamo messo le basi della difesa e della filosofia offensiva. Il torneo internazionale sarà una tappa importante anche perchè avremo a disposizione il gruppo al completo. Ma vedrete che per l'inizio della stagione — conclude Pianigiani — le cose saranno tutte a posto».
Federico Cappelli