CANTU' (Como) — «Sono contento di essere arrivato in Italia. Per me è un grande stimolo giocare in un campionato di così alto livello. Soprattutto sono felice che mi abbia scelto una società come Cantù, un club storico che in passato ha vinto tanto e che la scorsa stagione ha sfiorato la finale scudetto. Spero di ripagare la fiducia del presidente Corrado e di coach Sacripanti con ottime prestazioni. Così come mi auguro di regalare parecchie soddisfazioni ai tifosi». Esordisce con queste parole il neocanturino Phil Jones. La guardia-ala neozelandese, 26 anni, di passaporto inglese, è arrivato ieri mattina attorno alle 8 a Malpensa. Due ore dopo era già in palestra per il primo allenamento con l'Oregon. Nel pomeriggio è salito sul pullman che ha portato la squadra a Reggio Emilia per un'amichevole e ha vestito per la prima volta la maglia biancoblu numero 13. Jones fu scoperto quattro anni fa in un torneo in Olanda da Bruno Arrigoni. Il diesse della Pallacanestro Cantù ne ammirò il talento offensivo. Da allora lo staff tecnico del club brianzolo lo ha sempre seguito con un occhio di riguardo. La svolta è arrivata quando Jones ha preso il passaporto inglese e quindi era possibile tesserarlo come comunitario. «Lo abbiamo scelto - spiega coach Sacripanti - come primo cambio per gli esterni. Jones sarà un giocatore cruciale nelle nostre rotazioni. Ci garantirà minuti di qualità facendo riposare Thornton e Hines. La sua presenza in campo assicurerà al quintetto maggiore vivacità e rapidità nella manovra. Non è soltanto un gran realizzatore. E' un combattente anche in difesa. Un ragazzo che non si risparmia mai e non si tira mai indietro. Ai Mondiali ha dimostrato di essere in ottima forma. Crescerà ancora». Paolo Marelli