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La Scavolini deve avere sempre fame

Crespi a sorpresa dopo il largo successo su Rimini striglia i suoi: «Voglio più continuità»

PESARO - Vietato esaltarsi, sconsigliato deprimersi. Ma l’allegria che pervade i dieci ragazzi dall’entusiasmo facile è già contagiosa.
Lavori in corso nel cantiere Scavolini, e coach Crespi - all’indomani dei 30 punti rifilati a Rimini - a sorpresa non si dice troppo soddisfatto: «Sono contento di come abbiamo corso e della forza della maggior parte, ma sicuramente mi aspettavo una voglia di far bene più continua - analizza il tecnico biancorosso - Credo che una squadra giovane debba avere ogni giorno fame e il fatto di vedere tanta gente al Palazzo, contro una formazione - pur forte - di Legadue, deve dare delle motivazioni speciali. E se noi vogliamo competere al massimo in questo campionato, dobbiamo avere motivazioni speciali e voglio che ognuno di noi, per tutti i 40’, vada alla ricerca di questo. So di chiedere qualcosa di difficile, ma se la raggiungeremo sarà bellissimo. Il pubblico ti fa sentire importante e deve essere la nostra guida anche per far capire ai ragazzi quanto possono essere duri i nostri impegni. Christoffersen? La gente ama e sostiene chi gioca con il massimo sforzo. Una cosa fondamentale per chi lavora nello sport e vuole essere ambizioso».
Quali le condizioni di Pecile e Richardson? «Andrea oggi (ieri -ndr) riprende ad allenarsi, ma viene da una brutta batosta che gli è costata 18 giorni di stop. Norman ha un’infiammazione, a forza di proteggersi la caviglia. Recupererà presto. Entrambi sono presenze importanti per noi - conclude Marco Crespi - devono darci qualcosa a livello di leadership».
I complimenti alla nuova Scavolini sono arrivati anche da Andrea Gracis, "vecchia gloria" che non è voluto mancare all’appuntamento al Vecchio Palas. «E’ stata una bella idea riproporre la Scavolini in un ambiente che ha contato tanto nella storia del basket pesarese. Come al solito ho provato un po’ di nostalgia, ma si guarda avanti. Il gruppo è giovane,con buone prospettive. E’ la squadra del futuro». Il suo omonimo è Pecile, ma il giocatore che più la ricorda è Matteo Malaventura. Ci si rivede? «Matteo e Lacey sono i biancorossi che mi piacciono di più in questo momento - sostiene il grandissimo ex play/guardia dei due scudetti - oltre alle sicurezze Beric e Gigena. Mi fa piacere poter paragonare Malaventura a me: è un ragazzo molto serio, con ottime qualità. Con la massima semplicità si sta facendo valere e io gli auguro di cuore tutto il bene possibile».
Renzo Vecchiato oggi è un dirigente della Vip Rimini, ma anche lui è passato di qua. «Quando Ario mi ha chiamato, per propormi questa amichevole, ho accettato immediatamente! Anzi pensavo di venire con la tuta di allora! No, a parte gli scherzi, ho tanti ricordi legati all’hangar di Viale dei Partigiani e - anche se il Palas nuovo è stupendo - questo ha tutto un altro fascino. La Scavolini? E’ la terza-quarta volta che la vedo ed è andata decisamente meglio rispetto all’altra volta in cui l’abbiamo incontrata. La squadra migliora partita dopo partita e il lavoro di Crespi si vede». Adesso Gigena e compagni hanno un paio di giorni per lavorare in tranquillità in palestra, in attesa dell’ultimo appuntamento di pre-stagione, in programma venerdì e sabato a Senigallia. La Scavolini esordirà il 12 alle 22,15 contro Jesi, nell’altra semifinale si affronteranno Fabriano e Osimo (ore 20,30).
Camilla Cataldo
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