VARESE — Più lontano da Milano, molto più vicino a Varese. Andrea Meneghin rimane sull'Autolaghi perché la difficoltà di uscire dall'ingorgo - dopo aver lasciato il casello di Bologna e imboccato la via di casa - sembra essere il pedaggio. Tramontata l'ipotesi milanese si fa largo con prepotenza l'opzione Varese. «Meneghin ci è stato offerto, abbiamo presentato la nostra proposta economica, pluriennale e a cifre che riteniamo in linea con l'attuale politica della società - spiega il procuratore generale della Metis, Dodo Rusconi, confermando l'interesse per l'ex capitano -. La risposta è stata negativa, ma non siamo disposti a pagare quello che ci hanno chiesto. Una questione di correttezza nei confronti del resto della squadra. Andrea per me è come un figlioccio, è il benvenuto ma alle nostre condizioni economiche e certamente non per una stagione sola...».
La richiesta iniziale si aggirerebbe intorno ai 400mila euro netti a stagione (alla società costerebbe quindi il doppio...), e Varese avrebbe offerto molto meno della metà, sia pure con qualche incentivo legato al rendimento. La sensibilità, e il portafoglio, di Gianfranco Castiglioni hanno però sbloccato la situazione e, infatti, l'acquisto di Meneghin ha registrato l'intervento personale del proprietario, extra budget. La Metis sulla carta è ora una squadra al completo, rinforzata dall'arrivo del capitano in cerca di riscatto: le ultime due stagioni alla Fortitudo sono state impalpabili, ma un esterno di due metri, capace di fare tutto, sicuramente farà comodo a Gregor Beugnot.
Milano, invece, si era già chiamata fuori dall'asta lombarda: l'infortunio a Marlon Garnett è maledettamente complicato e ha tempi lunghi secondo lo staff medico dell'Olimpia, per cui il giocatore potrebbe tornare negli Stati Uniti, per un consulto con professionisti di sua fiducia. Intanto Tony Bulgheroni, l'amico-agente che si è preso in carico il problema di trovare la squadra giusta per Meneghin, si è dichiarato felice per l'esito della trattativa. «Ci siamo venuti incontro, domani (oggi per chi legge, ndr) dovremmo definire i dettagli del contratto - dice Bulgheroni, che ha annullato l'appuntamento di ieri sera a Omegna con i dirigenti di Livorno -. La cosa più importante è quella di aver rispettato il desiderio di Andrea di tornare a giocare a Varese. La situazione ideale per tutti».
Roberto Pacchetti
La richiesta iniziale si aggirerebbe intorno ai 400mila euro netti a stagione (alla società costerebbe quindi il doppio...), e Varese avrebbe offerto molto meno della metà, sia pure con qualche incentivo legato al rendimento. La sensibilità, e il portafoglio, di Gianfranco Castiglioni hanno però sbloccato la situazione e, infatti, l'acquisto di Meneghin ha registrato l'intervento personale del proprietario, extra budget. La Metis sulla carta è ora una squadra al completo, rinforzata dall'arrivo del capitano in cerca di riscatto: le ultime due stagioni alla Fortitudo sono state impalpabili, ma un esterno di due metri, capace di fare tutto, sicuramente farà comodo a Gregor Beugnot.
Milano, invece, si era già chiamata fuori dall'asta lombarda: l'infortunio a Marlon Garnett è maledettamente complicato e ha tempi lunghi secondo lo staff medico dell'Olimpia, per cui il giocatore potrebbe tornare negli Stati Uniti, per un consulto con professionisti di sua fiducia. Intanto Tony Bulgheroni, l'amico-agente che si è preso in carico il problema di trovare la squadra giusta per Meneghin, si è dichiarato felice per l'esito della trattativa. «Ci siamo venuti incontro, domani (oggi per chi legge, ndr) dovremmo definire i dettagli del contratto - dice Bulgheroni, che ha annullato l'appuntamento di ieri sera a Omegna con i dirigenti di Livorno -. La cosa più importante è quella di aver rispettato il desiderio di Andrea di tornare a giocare a Varese. La situazione ideale per tutti».
Roberto Pacchetti