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Olimpia: Garnett rimane a piedi, ecco Frahm

MILANO — Era necessario correre subito ai ripari. E così è stato. Il piede di Marlon Garnett continua a creare problemi al giocatore e a non convincere lo staff medico dell'Olimpia.
Ecco allora la chiamata per il possibile sostituto. Il prescelto è Richie Frahm, guardia possente classe 1977, dotato di un eccellente tiro ma certamente meno esplosivo e talentuoso del giocatore che dovrà sostuire. Il venticinquenne dell'Oregon, atteso per oggi o al massimo domani, sarà solamente in prova. Entro il 23 settembre la decisione per un eventuale conferma. Dipenderà da lui, ma molto anche dalle condizioni di Garnett: il piede gli fa molto male e non è chiaro quando e come potrà guarire. Possibile vederlo nei prossimi giorni alla Malpensa per imbarcarsi su un volo destinazione Usa dove si sottoporrà ad ulteriori visite. I pochi allenamenti svolti dal giorno del suo arrivo - un paio - e le tante ore passate in tribuna a guardare i compagni, lasciano qualche dubbio sulle sue condizioni al momento della firma. Solo pochi mesi fa, nella Liga spagnola, Garnett correva e saltava come un grillo. Poi, arrivato a Milano, ecco lo stop. Il malanno è di quelli rognosi ma l'Olimpia ha deciso di aspettare e sperare. Impossibile pensare oggi a un taglio, troppo oneroso in termini di budget, e soprattutto alla rinuncia incondizionata a quello che doveva essere il faro della squadra.
Quindi ecco Richie Frahm, uscito da un college dal nome lombardo - Gonzaga - nel maggio del 2000. All'Università sbagliava solo un tiro da tre punti su due tentati, una precisione mai vista da quelle parti. Dimenticato dagli scout dell'Nba dopo aver giocato alla Rocky Mountain Summer League, si è rifatto con tre chiamate da Kansas City, Sioux Falls e Las Vegas, tutte squadre delle leghe professionistiche minori. Alla fine, ha firmato e giocato per i Phoenix Eclipse della Aba dove viaggiava a 12 punti di media. La scorsa stagione ha provato l'esaltante emozione di giocare nelle Filippine e in estate ha impressionato, per la solita precisione, alla Summer League di Salt Lake City. Rispetto a Garnett può giocare meglio vicino a canestro, dove sfutta il fisico possente. Da decifrare, invece, la sua attitudine al gioco veloce e alle penetrazioni, quello che piace a coach Caja.
Maurizio Trezzi
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