LIVORNO. Viaggia a piccoli passi la telenovela Meneghin. Il giocatore sembra sempre più vicino a Varese, ma l'ufficialità dell'accordo ancora manca. In lizza, come avevamo ribadito anche ieri, sono rimaste solo Metis e Mabo, con i lombardi di gran lunga favoriti. Nella serata di ieri infatti Milano ha ufficializzato la chiamata (in prova) di Richie Frahm, uscito da Gonzaga University con 17 punti e il 42 per cento dall'arco, risultando il miglior tiratore di ogni tempo del suo college e il quarto della West Coast Conference.
Numeri messi insieme l'anno scorso a Phoenix, con la maglia degli Eclipse, Aba, dove aveva 12 punti di media a gara. Frahm rimarrà in prova all'ombra della Madonnina fino al 23 settembre. É la conferma delle intenzioni dell'Olimpia di non puntare a Meneghin per sostituire l'infortunato Marlon Garnett, ma ad una guardia americana (anche a patto di spendere il quarto visto extracomunitario) che avrebbe costi finanziari minori e più facilità di integrarsi in un roster in cui già spicca Sconochini. É la conferma che qualche nome tra quelli dei club tirati in ballo nella corsa al Menego, probabilmente è stato messo lì ad arte, per destare ulteriore interesse intorno al giocatore e magari gonfiarne l'ingaggio. É la conferma, soprattutto, che in corsa ci sono solo Varese e Livorno. Per gli amaranto la fiammella ormai è molto flebile. Le fonti ufficiali non parlano. Toni Bulgheroni non risponde al cellulare, Meneghin da tempo tiene inserita la segreteria telefonica. L'unico che parla è Massimo Faraoni, ma per ribadire che «l'offerta di Livorno è sempre valida» e che «la Mabo rimane in attesa di poter incontrare il giocatore, un prospetto di livello europeo, ma non parteciperà ad aste». «Lo abbiamo confermato anche stamani (ieri mattina, ndr) a Bulgheroni», dice il giemme livornese.
E allora non resta che vivere di supposizioni. A quanto pare l'offerta di Varese sarebbe ben inferiore rispetto a quella amaranto e uno dei due motivi per cui l'affare per adesso non è stato concluso è proprio questo. L'altro sarebbe una sorta di spaccatura che si starebbe creando all'interno della Metis tra il presidente Castiglioni e il giemme Rusconi. I rapporti tra il Dodo e il Menego infatti non sarebbero idilliaci. Soprattutto Rusconi sarebbe orientato a seguire una nuova politica societaria incentrata sui giovani, che un ritorno come quello di Meneghin farebbe saltare in aria. Castiglioni però ha voluto aprire e condurre in prima persona la trattativa, bypassando sopra i suoi più stretti collaboratori che non avrebbero gradito. Davanti a tutto questo ci sarebbe la volontà del giocatore che è molto legato alla sua città, in cui è cresciuto anche cestisticamente, e che sarebbe disposto a rinunciare ad una parte del suo ingaggio pur di rimanere a Varese, dove vive la madre e dove abitano gli amici più cari. É soprattutto per questo che la Metis sembra avvantaggiata.
Come detto l'offerta di Livorno, dal punto di vista economico, ma anche tecnico e umano, è sicuramente stimolante. Come ha sottolineato più di una volta Faraoni però «sarà fondamentale capire le intenzioni del giocatore». E le intenzioni del Menego ad oggi sono quelle di tornare a Varese. E allora perchè resterebbe in piedi questa piccola fiammella per la società di via Pera? Perchè è l'unica alternativa vera alla Metis e se in casa lombarda i problemi sopra detti (soprattutto per quanto riguarda i rapporti interni) dovessero risultare alla fine troppo gravi, Castiglioni potrebbe decidere di non farne di nulla e Meneghin si troverebbe davanti solo la strada per Livorno. Non resta che attendere.
Roseto croato. Dopo l'infortunio occorso a Rodney Monroe, l'Euro Roseto si è prontamente tuffata sul mercato definendo l'ingaggio di Josip Sesar, guardia croata di 24 anni di 197 cm., proveniente dal Cibona Zagabria. L'anno scorso, tra campionato ed Eurolega aveva 16 punti di media.
Giulio Corsi
Numeri messi insieme l'anno scorso a Phoenix, con la maglia degli Eclipse, Aba, dove aveva 12 punti di media a gara. Frahm rimarrà in prova all'ombra della Madonnina fino al 23 settembre. É la conferma delle intenzioni dell'Olimpia di non puntare a Meneghin per sostituire l'infortunato Marlon Garnett, ma ad una guardia americana (anche a patto di spendere il quarto visto extracomunitario) che avrebbe costi finanziari minori e più facilità di integrarsi in un roster in cui già spicca Sconochini. É la conferma che qualche nome tra quelli dei club tirati in ballo nella corsa al Menego, probabilmente è stato messo lì ad arte, per destare ulteriore interesse intorno al giocatore e magari gonfiarne l'ingaggio. É la conferma, soprattutto, che in corsa ci sono solo Varese e Livorno. Per gli amaranto la fiammella ormai è molto flebile. Le fonti ufficiali non parlano. Toni Bulgheroni non risponde al cellulare, Meneghin da tempo tiene inserita la segreteria telefonica. L'unico che parla è Massimo Faraoni, ma per ribadire che «l'offerta di Livorno è sempre valida» e che «la Mabo rimane in attesa di poter incontrare il giocatore, un prospetto di livello europeo, ma non parteciperà ad aste». «Lo abbiamo confermato anche stamani (ieri mattina, ndr) a Bulgheroni», dice il giemme livornese.
E allora non resta che vivere di supposizioni. A quanto pare l'offerta di Varese sarebbe ben inferiore rispetto a quella amaranto e uno dei due motivi per cui l'affare per adesso non è stato concluso è proprio questo. L'altro sarebbe una sorta di spaccatura che si starebbe creando all'interno della Metis tra il presidente Castiglioni e il giemme Rusconi. I rapporti tra il Dodo e il Menego infatti non sarebbero idilliaci. Soprattutto Rusconi sarebbe orientato a seguire una nuova politica societaria incentrata sui giovani, che un ritorno come quello di Meneghin farebbe saltare in aria. Castiglioni però ha voluto aprire e condurre in prima persona la trattativa, bypassando sopra i suoi più stretti collaboratori che non avrebbero gradito. Davanti a tutto questo ci sarebbe la volontà del giocatore che è molto legato alla sua città, in cui è cresciuto anche cestisticamente, e che sarebbe disposto a rinunciare ad una parte del suo ingaggio pur di rimanere a Varese, dove vive la madre e dove abitano gli amici più cari. É soprattutto per questo che la Metis sembra avvantaggiata.
Come detto l'offerta di Livorno, dal punto di vista economico, ma anche tecnico e umano, è sicuramente stimolante. Come ha sottolineato più di una volta Faraoni però «sarà fondamentale capire le intenzioni del giocatore». E le intenzioni del Menego ad oggi sono quelle di tornare a Varese. E allora perchè resterebbe in piedi questa piccola fiammella per la società di via Pera? Perchè è l'unica alternativa vera alla Metis e se in casa lombarda i problemi sopra detti (soprattutto per quanto riguarda i rapporti interni) dovessero risultare alla fine troppo gravi, Castiglioni potrebbe decidere di non farne di nulla e Meneghin si troverebbe davanti solo la strada per Livorno. Non resta che attendere.
Roseto croato. Dopo l'infortunio occorso a Rodney Monroe, l'Euro Roseto si è prontamente tuffata sul mercato definendo l'ingaggio di Josip Sesar, guardia croata di 24 anni di 197 cm., proveniente dal Cibona Zagabria. L'anno scorso, tra campionato ed Eurolega aveva 16 punti di media.
Giulio Corsi
