EURO ROSETO-ANKARA 74-65
EURO ROSETO: Callahan, Maresca 5, Ruggiero 7, Rannikko 16, Fajardo 17, Sartori 7, Moltedo 5, Meek 8, Pieri 9, Van Elswik n.e., Zappacosta n.e. Coach: Melillo.
TURK TELEKOM ANKARA: Carr 5, Ekim 2, Yarangume 13, Akin 8, Rogers 10, Fenice 2, Jurkovic 10, Ellis 14, Ercan n.e., Actinmakas n.e., Akpinar n.e. Coach: Sunter.
ARBITRI: Grossi di Roma; Giansanti di Roma e Sabetta di Termoli.
NOTE: Parziali: 12-13; 35-37; 50-56.
ROSETO. Vince al secondo tentativo l'Euro Roseto nel torneo internazionale "Lido delle Rose".
Dopo la sconfitta "beffa" (tripla di Pieri sul ferro all'ultimo secondo) contro Roma, la squadra di Melillo soffre ed è costretta a inseguire per lunghi tratti la modesta formazione turca del Telekom Ankara ma, grazie a un parziale di 12-0 (firmato da Rannikko, Fajardo e Pieri) negli ultimi due minuti e mezzo di partita, riesce a capovolgere il risultato fino al 74-65 finale.
Una vittoria nel segno del pubblico, non particolarmente folto nonostante il debutto casalingo nel torneo più amato dai rosetani, che ha impiegato 36' per scaldarsi e lo ha fatto quando finalmente ha letto negli occhi di Fajardo e compagni il fuoco sacro della vittoria.
E' stata un'affermazione che acquista, inoltre, un valore maggiore in quanto conquistata nel segno e nel ricordo di Giovanni Giunco, per tutti "il presidente", alla cui memoria è stato intitolato il torneo.
Un grande applauso ha accompagnato la premiazione del miglior arbitro giovane abruzzese (l'aquilano Cardilli), del miglior allenatore del settore giovanile (Renato Castorina) e del giornalista che più di ogni altro ha contribuito a divulgare la pallacanestro in Italia (rosa d'oro assegnata in "contumacia" al telecronista Rai, Franco Lauro), effettuata nell'intervallo della partita dalla compagna di Giunco, Minette.
E chissà che non sia stato proprio il ricordo di Giovanni Giunco a dare un senso vero a una partita che, per nei primi 20', aveva regalato solo sbadigli e un punteggio addirittura da minibasket nel primo quarto (12-13), senza nemmeno la scusante che si trattava di basket... d'agosto.
Con il campionato alle porte, in tribuna c'era chi si preoccupava per il week end successivo, quello che vedrà l'Euro di fronte all'Adecco Milano, una preoccupazione solo in parte fugata dalla vittoria finale che fa morale in quanto tale.
Dopo l'annuncio di Josip Sesar, che potrebbe mettersi a disposizione di Melillo già da domani, e quello ormai certo dell'ala Lubos Barton, la sensazione è che manchi un play maker per completare il roster e poter puntare senza indugi agli obiettivi ambiziosi fissati dalla società. In altre parole, quell'Attruia a lungo inseguito e poi accasatosi alla Virtus Bologna quando sembrava vicino alla firma.
Giorgio Pomponi
EURO ROSETO: Callahan, Maresca 5, Ruggiero 7, Rannikko 16, Fajardo 17, Sartori 7, Moltedo 5, Meek 8, Pieri 9, Van Elswik n.e., Zappacosta n.e. Coach: Melillo.
TURK TELEKOM ANKARA: Carr 5, Ekim 2, Yarangume 13, Akin 8, Rogers 10, Fenice 2, Jurkovic 10, Ellis 14, Ercan n.e., Actinmakas n.e., Akpinar n.e. Coach: Sunter.
ARBITRI: Grossi di Roma; Giansanti di Roma e Sabetta di Termoli.
NOTE: Parziali: 12-13; 35-37; 50-56.
ROSETO. Vince al secondo tentativo l'Euro Roseto nel torneo internazionale "Lido delle Rose".
Dopo la sconfitta "beffa" (tripla di Pieri sul ferro all'ultimo secondo) contro Roma, la squadra di Melillo soffre ed è costretta a inseguire per lunghi tratti la modesta formazione turca del Telekom Ankara ma, grazie a un parziale di 12-0 (firmato da Rannikko, Fajardo e Pieri) negli ultimi due minuti e mezzo di partita, riesce a capovolgere il risultato fino al 74-65 finale.
Una vittoria nel segno del pubblico, non particolarmente folto nonostante il debutto casalingo nel torneo più amato dai rosetani, che ha impiegato 36' per scaldarsi e lo ha fatto quando finalmente ha letto negli occhi di Fajardo e compagni il fuoco sacro della vittoria.
E' stata un'affermazione che acquista, inoltre, un valore maggiore in quanto conquistata nel segno e nel ricordo di Giovanni Giunco, per tutti "il presidente", alla cui memoria è stato intitolato il torneo.
Un grande applauso ha accompagnato la premiazione del miglior arbitro giovane abruzzese (l'aquilano Cardilli), del miglior allenatore del settore giovanile (Renato Castorina) e del giornalista che più di ogni altro ha contribuito a divulgare la pallacanestro in Italia (rosa d'oro assegnata in "contumacia" al telecronista Rai, Franco Lauro), effettuata nell'intervallo della partita dalla compagna di Giunco, Minette.
E chissà che non sia stato proprio il ricordo di Giovanni Giunco a dare un senso vero a una partita che, per nei primi 20', aveva regalato solo sbadigli e un punteggio addirittura da minibasket nel primo quarto (12-13), senza nemmeno la scusante che si trattava di basket... d'agosto.
Con il campionato alle porte, in tribuna c'era chi si preoccupava per il week end successivo, quello che vedrà l'Euro di fronte all'Adecco Milano, una preoccupazione solo in parte fugata dalla vittoria finale che fa morale in quanto tale.
Dopo l'annuncio di Josip Sesar, che potrebbe mettersi a disposizione di Melillo già da domani, e quello ormai certo dell'ala Lubos Barton, la sensazione è che manchi un play maker per completare il roster e poter puntare senza indugi agli obiettivi ambiziosi fissati dalla società. In altre parole, quell'Attruia a lungo inseguito e poi accasatosi alla Virtus Bologna quando sembrava vicino alla firma.
Giorgio Pomponi