GENOVA - Con parte della squadra ancora in rodaggio, Bogdan Tanjevic si prepara allo scontro con la Benetton. La Virtus Bologna è arrivata a Genova nel primo pomeriggio. Check in in albergo e poi subito al PalaFiera per l'allenamento. I vice campioni d'Europa sono arrivati nel capoluogo ligure direttamente da Messina, dove nei giorni scorsai avevano disputato (e vinto in finale su Messina) il torneo dello Stretto Coppa Lo Forte.
"Abbiamo ancora qualche incertezza - ha detto Tanjevic - nei giorni scorsi siamo riusciti a fare un po' di lavoro con qualche uomo in più, anche se globalmente è chiaro che siamo ancora in ritardo. Sekularac è con noi soltanto da tre giorni, e Cal Bowdler è arrivato soltanto ieri l'altro. Non è una situazione propriamente ideale, ma ci siamo e giochiamo. Il nostro obiettivo deve essere progredire, continuare ad assemblarci, imparare a giocare assieme. Ancora ci manca Avleev, ed alcuni uomini non sono al massimo, come Rigaudeau, la cui condizione comunque migliora".
Il successo al torneo di Messina parla di una Virtus con qualche freccia in più rispetto al quadrangolare di Rimini (dove meno di mezza squadra arrivò terza perdendo la prima gara contro la Bipop Reggio Emilia), ma il lavoro, secondo Tanjevic, darà i suoi frutti a più lungo termine.
"Non possiamo parlare di progressi ancora - continua il tecnico virtussino - non si può dire che abbiamo fatto meglio a Messina rispetto a Rimini, però abbiamo qualche uomo in più a disposizione. Ho già sperimentato Sekularac qualche minuto da playmaker a Messina, e continueremo a farlo. Per ora ci ha dato qualche minuto da point guard, anche se come tutti sanno il mio concetto di playmaker è decisamente estensivo".
Genova per Tanjevic, tra ricordi di oltre 20 anni fa, ed un presente che si chiama Virtus: "una città come Genova merita il basket di vertice, e portare la pallacanestro qui mi sembra una eccellente idea. So che in Liguria ci sono moltissimi giovani che praticano la pallacanestro, e mi piacerebbe vedere una piazza così vivere di basket. Auspico che qualcuno decida di investire ed allestire una squadra competitiva. E' la prima volta che vengo al PalaFiera, ma legati a questo posto ho tanti ricordi. Nel 1977, con il Bosna Sarajevo, perdemmo la semifinale di coppa Korac contro la Fortitudo. Vincemmo di 12 l'andata, ma a Bologna perdemmo di 13 e la finale con la Jugoplastika la giocarono loro. Fu un vero peccato, perché sentivo che quella squadra era pronta per vincere quel trofeo".
"Abbiamo ancora qualche incertezza - ha detto Tanjevic - nei giorni scorsi siamo riusciti a fare un po' di lavoro con qualche uomo in più, anche se globalmente è chiaro che siamo ancora in ritardo. Sekularac è con noi soltanto da tre giorni, e Cal Bowdler è arrivato soltanto ieri l'altro. Non è una situazione propriamente ideale, ma ci siamo e giochiamo. Il nostro obiettivo deve essere progredire, continuare ad assemblarci, imparare a giocare assieme. Ancora ci manca Avleev, ed alcuni uomini non sono al massimo, come Rigaudeau, la cui condizione comunque migliora".
Il successo al torneo di Messina parla di una Virtus con qualche freccia in più rispetto al quadrangolare di Rimini (dove meno di mezza squadra arrivò terza perdendo la prima gara contro la Bipop Reggio Emilia), ma il lavoro, secondo Tanjevic, darà i suoi frutti a più lungo termine.
"Non possiamo parlare di progressi ancora - continua il tecnico virtussino - non si può dire che abbiamo fatto meglio a Messina rispetto a Rimini, però abbiamo qualche uomo in più a disposizione. Ho già sperimentato Sekularac qualche minuto da playmaker a Messina, e continueremo a farlo. Per ora ci ha dato qualche minuto da point guard, anche se come tutti sanno il mio concetto di playmaker è decisamente estensivo".
Genova per Tanjevic, tra ricordi di oltre 20 anni fa, ed un presente che si chiama Virtus: "una città come Genova merita il basket di vertice, e portare la pallacanestro qui mi sembra una eccellente idea. So che in Liguria ci sono moltissimi giovani che praticano la pallacanestro, e mi piacerebbe vedere una piazza così vivere di basket. Auspico che qualcuno decida di investire ed allestire una squadra competitiva. E' la prima volta che vengo al PalaFiera, ma legati a questo posto ho tanti ricordi. Nel 1977, con il Bosna Sarajevo, perdemmo la semifinale di coppa Korac contro la Fortitudo. Vincemmo di 12 l'andata, ma a Bologna perdemmo di 13 e la finale con la Jugoplastika la giocarono loro. Fu un vero peccato, perché sentivo che quella squadra era pronta per vincere quel trofeo".
