GENOVA - Solo 12 mesi fa Ettore Messina arrivava a Genova per la Final Four di SuperCoppa fresco dei tre titoli conquistati con la Virtus Bologna. In 12 mesi tanta acqua è passata sotto i ponti, ed ora Ettore Messina guida la Benetton campione d'Italia. Vederlo avversario della Virtus, unico club che abbia mai allenato da head coach, sarà quantomeno insolito e chissà se domani l'ex cittì della nazionale sbaglierà panchina..."Non credo...ormai non è più il momento di parlare della Virtus e di ciò che è successo. I fatti sono accaduti a giugno, ho lasciato per una serie di ragioni che mi hanno spinto a rassegnare le dimissioni. Ormai però è acqua passata, ed è giusto che ora si parli di questa Benetton, di questo gruppo e della stagione che viene".
Non c'è tempo adesso, o forse non c'è spazio, per i ricordi, ed allora meglio guardare il presente. Presente che si chiama Supercoppa, primo trofeo della stagione. La Benetton ci arriva con un Jorge Garbajosa in più nel motore; lo spagnolo, reduce dall'esperienza ai mondiali di Indianapolis (quinto posto ottenuto con la nazionale iberica battendo gli Stati Uniti nella finale di consolazione) è rientrato alla base.
"E' dimagrito" scherza Messina parlando di lui; aldilà di Garbajosa, tanti sono i volti nuovi di questa Treviso, a partire da Trajan Langdon, prodotto dell'università di Duke reduce da una esperienza in NBA con Cleveland: "E' il classico prodotto di Duke - lo presenta Messina - una persona seria capace di integrarsi in un sistema di squadra. D'altra parte, penso che a Duke il sistema mostri la sua perfetta sublimazione. Ha sviluppato grandi doti di tiro, ma è un ragazzo che capisce il gioco, e sa rendersi utile in ogni zona del campo". Volto "quasi" nuovo il Mario Stojic che fece bella mostra di sè proprio qui a Genova lo scorso anno: "Mario è un ragazzo di grande talento, fece benissimo nella scorsa edizione della Supercoppa. Poi l'esplosione di Nachbar ed i mille acciacchi che ha avuto la scorsa stagione ne hanno limitato l'apporto".
Treviso favorita per la vittoria del trofeo Sportweek, dicono gli addetti ai lavori, ma Messina non vuole sentirne parlare: "Si sta sottovalutando la Virtus - dice il coach trevigiano - E' una squadra piena di buoni giocatori, hanno un roster molto lungo, e possono mettere giocatori di notevole stazza in campo. In più è una squadra maltrattata da più parti, credo fortemente che scenderanno in campo carichi di rabbia agonistica. Come sempre, poi, la squadra favorita in queste situazioni ha tutto da perdere. Noi abbiamo fatto un buon precampionato, lavorando seriamente e duramente, ed ora cerchiamo di cominciare a mettere a frutto il nostro lavoro".
Non c'è tempo adesso, o forse non c'è spazio, per i ricordi, ed allora meglio guardare il presente. Presente che si chiama Supercoppa, primo trofeo della stagione. La Benetton ci arriva con un Jorge Garbajosa in più nel motore; lo spagnolo, reduce dall'esperienza ai mondiali di Indianapolis (quinto posto ottenuto con la nazionale iberica battendo gli Stati Uniti nella finale di consolazione) è rientrato alla base.
"E' dimagrito" scherza Messina parlando di lui; aldilà di Garbajosa, tanti sono i volti nuovi di questa Treviso, a partire da Trajan Langdon, prodotto dell'università di Duke reduce da una esperienza in NBA con Cleveland: "E' il classico prodotto di Duke - lo presenta Messina - una persona seria capace di integrarsi in un sistema di squadra. D'altra parte, penso che a Duke il sistema mostri la sua perfetta sublimazione. Ha sviluppato grandi doti di tiro, ma è un ragazzo che capisce il gioco, e sa rendersi utile in ogni zona del campo". Volto "quasi" nuovo il Mario Stojic che fece bella mostra di sè proprio qui a Genova lo scorso anno: "Mario è un ragazzo di grande talento, fece benissimo nella scorsa edizione della Supercoppa. Poi l'esplosione di Nachbar ed i mille acciacchi che ha avuto la scorsa stagione ne hanno limitato l'apporto".
Treviso favorita per la vittoria del trofeo Sportweek, dicono gli addetti ai lavori, ma Messina non vuole sentirne parlare: "Si sta sottovalutando la Virtus - dice il coach trevigiano - E' una squadra piena di buoni giocatori, hanno un roster molto lungo, e possono mettere giocatori di notevole stazza in campo. In più è una squadra maltrattata da più parti, credo fortemente che scenderanno in campo carichi di rabbia agonistica. Come sempre, poi, la squadra favorita in queste situazioni ha tutto da perdere. Noi abbiamo fatto un buon precampionato, lavorando seriamente e duramente, ed ora cerchiamo di cominciare a mettere a frutto il nostro lavoro".