Con l'ingaggio di Lubos Barton, tra serbi, croati, belgi e argentini (con passaporto italiano), la Skipper diventa una piccola multinazionale. Alla quale, per essere completa – riprendendo le parole di Savic (nella foto), pronunciate non più tardi di qualche giorno fa, prima della partenza della squadra per Roseto – manca un solo tassello.
Con Lubos (accordo annuale per il giovanotto che ha un passato Ncaa a Valparaiso), Zoran ha pescato il numero “tre” che cercava. Da individuare, ora, il numero “quattro” (per il momento viene utilizzato Tomas Van den Spiegel, che vanta altri due anni di contratto) che avrà il compito di dare fiato a Galanda che, dopo la partenza di Gregor Fucka, si gioca (Boniciolli dixit) la grossa chance di essere titolare del ruolo e non più, solo, il cambio tattico, seppur importante, da utilizzare in situazioni speciali. Una promozione, quella di Gek, che potrebbe anche servire all'ex allenatore della Fortitudo, Charlie Recalcati, in prospettiva nazionale.
E per completare l'opera, e finire la squadra, è facile ipotizzare che Savic setacci il mercato dei comunitari. E' vero che con Skelin, Scepanovic e Barton la Fortitudo ha “bruciato” solo tre dei quattro permessi di soggiorno a sua disposizione. Ma uno potrebbe essere tenuto di riserva, come probabilmente faranno altri club, per evitare sorprese spiacevoli. E perché, soprattutto, in questa stagione, non saranno ammessi né tagli né reintegri. I permessi erano quattro e tali resteranno. Con l'aggiunta, per chi già aveva extracomunitari in organico, di quelli già presenti. E con Kovacic, appunto, il totale sale a quattro: nel campionato italiano non potrebbero esserne utilizzati di più (diverso, invece, il discorso per l'Eurolega).
Chi sarà il prossimo acquisto della Fortitudo, che continua a dare fiducia ai giovani Fultz e Mancinelli? Dalla Grecia rimbalza il nome di Demos Dikoudis, ala di 25 anni alto 2,06, che avrebbe qualche problema contrattuale con i campioni dell'Aek Atene. Ma il giovanotto non è propriamente il tipo di giocatore che interessa a Savic e, forse, si tratta solo di una manovra per creare ulteriore interesse nei confronti di un elemento che ha comunque ottime credenziali.
Ma non è nemmeno detto che la Fortitudo debba presentarsi già completa all'esordio in campionato. In fondo la squadra ha già dimostrato di aver raggiunto una certa coesione. E questa settimana servirà per inserire con maggiore intensità Scepanovic, che è dovuto rientrare in patria per sistemare alcune questioni, e Delfino, che ha cominciato a giocare partite vere, con i compagni, da poco tempo.
Alessandro Gallo
Con Lubos (accordo annuale per il giovanotto che ha un passato Ncaa a Valparaiso), Zoran ha pescato il numero “tre” che cercava. Da individuare, ora, il numero “quattro” (per il momento viene utilizzato Tomas Van den Spiegel, che vanta altri due anni di contratto) che avrà il compito di dare fiato a Galanda che, dopo la partenza di Gregor Fucka, si gioca (Boniciolli dixit) la grossa chance di essere titolare del ruolo e non più, solo, il cambio tattico, seppur importante, da utilizzare in situazioni speciali. Una promozione, quella di Gek, che potrebbe anche servire all'ex allenatore della Fortitudo, Charlie Recalcati, in prospettiva nazionale.
E per completare l'opera, e finire la squadra, è facile ipotizzare che Savic setacci il mercato dei comunitari. E' vero che con Skelin, Scepanovic e Barton la Fortitudo ha “bruciato” solo tre dei quattro permessi di soggiorno a sua disposizione. Ma uno potrebbe essere tenuto di riserva, come probabilmente faranno altri club, per evitare sorprese spiacevoli. E perché, soprattutto, in questa stagione, non saranno ammessi né tagli né reintegri. I permessi erano quattro e tali resteranno. Con l'aggiunta, per chi già aveva extracomunitari in organico, di quelli già presenti. E con Kovacic, appunto, il totale sale a quattro: nel campionato italiano non potrebbero esserne utilizzati di più (diverso, invece, il discorso per l'Eurolega).
Chi sarà il prossimo acquisto della Fortitudo, che continua a dare fiducia ai giovani Fultz e Mancinelli? Dalla Grecia rimbalza il nome di Demos Dikoudis, ala di 25 anni alto 2,06, che avrebbe qualche problema contrattuale con i campioni dell'Aek Atene. Ma il giovanotto non è propriamente il tipo di giocatore che interessa a Savic e, forse, si tratta solo di una manovra per creare ulteriore interesse nei confronti di un elemento che ha comunque ottime credenziali.
Ma non è nemmeno detto che la Fortitudo debba presentarsi già completa all'esordio in campionato. In fondo la squadra ha già dimostrato di aver raggiunto una certa coesione. E questa settimana servirà per inserire con maggiore intensità Scepanovic, che è dovuto rientrare in patria per sistemare alcune questioni, e Delfino, che ha cominciato a giocare partite vere, con i compagni, da poco tempo.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino