Sarà pure un'amichevole estiva con una coppa in palio (come si ostinano a definirla coloro che non vi partecipano), però si tratta dell'avvenimento che apre ufficialmente la stagione, con un suo albo d'oro. E poi due motivi su tutti: Charlie Bell è il primo giocatore in assoluto ad arrivare in Italia, vincere uno scudetto e poi cambiare maglia (e stasera sarà l'ex di lusso in campo), senza parlare, poi, di Messina.
Ettore cercherà di far perdere la società alla quale ha dedicato 20 anni della sua ancor giovane età. A questo punto si potrà ben comprendere che di significati questa Supercoppa ne ha. Partiamo subito da quello principale: coach, via il dente, via il dolore, non si dice così? «Per ora queste ore di vigilia le sto vivendo abbastanza bene - fa Messina, apparentemente tranquillo - di sicuro per me non è una gara come le altre, ma aggiungo che a questo punto mi sembra giusto guardare avanti: quella è un'esperienza già finita, sono estremamente contento di essere alla Benetton, mi trovo bene sia con la squadra che con la società e mi piacerebbe avere un bel futuro anche a Treviso, come è stato in passato a Bologna».
Cominciare con un successo potrebbe facilitarti le cose.
«Infatti, anche se so bene che i momenti davvero importanti arriveranno più avanti. Però la Supercoppa consente alle squadre rinnovate, come noi e la Virtus, di prendere quella fiducia per continuare a lavorare con impegno, un po' quello che è successo l'anno scorso alla Benetton. Di conseguenza, dico che a vincere ci teniamo tutti. Spero vivamente che, con l'impegno di ognuno, potremo vivere una bella stagione».
La Virtus sembra travagliata da mille problemi e infortuni.
«Io credo che in questo ci sia parecchia pretattica, alla fine i giocatori sono arrivati, e, sul perimetro, hanno una batteria impressionante per statura e potenziale perché, a parte Bell, sono tutti sopra i due metri. Non dobbiamo farci distrarre dal loro precampionato, anche Bologna ha molti buoni giocatori ed è competitiva: vedo una partita equilibrata».
A Novara hai visto funzionare bene la difesa.
«Sì, tenuto conto del valore dell'avversario: naturalmente il rientro di Garbajosa è fondamentale per l'intensità difensiva, oltre che per mantenere versatilità in attacco».
Messina ha un problema: tra Edney, Langdon, Stojic - che non ha ancora il passaporto tedesco, si spera di farcela per l'inizio di campionato - Nemeth e Loncar gli cresce un extracomunitario. I primi tre non sono in discussione, quindi il ballottaggio era tra gli ultimi due: in serata è stato deciso che starà fuori Loncar, anche se Nemeth è giù di morale perchè l'altra sera ha saputo della morte del nonno al quale era molto affezionato.
Inoltre Edney soffre per una botta a un ginocchio. Messina ha comunque deciso di rununciare a giocare con i quattro lunghi ed ha optato dunque per una squadra più piccola: nel caso che Edney non ce la facesse (ma dovrebbe esserci), Nemeth giocherebbe in quintetto.
Ettore cercherà di far perdere la società alla quale ha dedicato 20 anni della sua ancor giovane età. A questo punto si potrà ben comprendere che di significati questa Supercoppa ne ha. Partiamo subito da quello principale: coach, via il dente, via il dolore, non si dice così? «Per ora queste ore di vigilia le sto vivendo abbastanza bene - fa Messina, apparentemente tranquillo - di sicuro per me non è una gara come le altre, ma aggiungo che a questo punto mi sembra giusto guardare avanti: quella è un'esperienza già finita, sono estremamente contento di essere alla Benetton, mi trovo bene sia con la squadra che con la società e mi piacerebbe avere un bel futuro anche a Treviso, come è stato in passato a Bologna».
Cominciare con un successo potrebbe facilitarti le cose.
«Infatti, anche se so bene che i momenti davvero importanti arriveranno più avanti. Però la Supercoppa consente alle squadre rinnovate, come noi e la Virtus, di prendere quella fiducia per continuare a lavorare con impegno, un po' quello che è successo l'anno scorso alla Benetton. Di conseguenza, dico che a vincere ci teniamo tutti. Spero vivamente che, con l'impegno di ognuno, potremo vivere una bella stagione».
La Virtus sembra travagliata da mille problemi e infortuni.
«Io credo che in questo ci sia parecchia pretattica, alla fine i giocatori sono arrivati, e, sul perimetro, hanno una batteria impressionante per statura e potenziale perché, a parte Bell, sono tutti sopra i due metri. Non dobbiamo farci distrarre dal loro precampionato, anche Bologna ha molti buoni giocatori ed è competitiva: vedo una partita equilibrata».
A Novara hai visto funzionare bene la difesa.
«Sì, tenuto conto del valore dell'avversario: naturalmente il rientro di Garbajosa è fondamentale per l'intensità difensiva, oltre che per mantenere versatilità in attacco».
Messina ha un problema: tra Edney, Langdon, Stojic - che non ha ancora il passaporto tedesco, si spera di farcela per l'inizio di campionato - Nemeth e Loncar gli cresce un extracomunitario. I primi tre non sono in discussione, quindi il ballottaggio era tra gli ultimi due: in serata è stato deciso che starà fuori Loncar, anche se Nemeth è giù di morale perchè l'altra sera ha saputo della morte del nonno al quale era molto affezionato.
Inoltre Edney soffre per una botta a un ginocchio. Messina ha comunque deciso di rununciare a giocare con i quattro lunghi ed ha optato dunque per una squadra più piccola: nel caso che Edney non ce la facesse (ma dovrebbe esserci), Nemeth giocherebbe in quintetto.