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Tanjevic: Treviso è più avanti, ma ce la giochiamo

E' una Virtus totalmente da scoprire: anche a Bologna non ne sanno molto. D'altra parte nuotare nell'incertezza è nell'ordine naturale delle cose, quando dall'anno scorso ne sono restati appena tre: Frosini, Andersen e Rigaudeau. Ma è anche una Virtus falcidiata dagli infortuni, senza sei giocatori (anche se alcuni dei quali sono stati rimpiazzati): i francesi Gagneur e Morlende, lo sloveno Smodis (convalescente dalla passata stagione), l'americano di Treviso Beard (il giorno dopo essere arrivato in prestito a Bologna s'è schiantato una caviglia, tornerà a gennaio) e l'altro sloveno Sani Becirovic, la cui stagione è finita (operazione chirurgica al ginocchio) ancora prima di cominciare, oltre al russo Avleev, una specie di oggetto misterioso. A parte Charlie Bell, da conoscere sono lo spagnolo Miralles, Bowdler, la vecchia conoscenza Attruia e soprattutto il giovane talento Sekularac, sul quale coach Boscia Tanjevic è pronto a scommettere. A qualcuno ha già ricordato Danilovic. L'ultimo test dei bianconeri, al torneo di Messina (vinto sui locali per 85-76), è stato abbastanza confortante, i vecchi draghi sono apparsi già in buona condizione: Frosini ne ha segnati 17, Rigaudeau ne ha aggiunti 15 e Andersen 14, 13 per Bell e 8 quelli di Sekularac. «Abbiamo ancora qualche incertezza - dice Tanjevic - nei giorni scorsi siamo riusciti a fare un po' di lavoro con qualche uomo in più, anche se globalmente è chiaro che siamo ancora in ritardo. Sekularac è con noi soltanto da tre giorni e Bowdler è arrivato soltanto ieri l'altro. Non è una situazione propriamente ideale, ma ci siamo e giochiamo. La Benetton è più avanti di noi con la condizione e, in più, ora si è aggiunto anche Garbajosa. Il nostro obiettivo dev'essere progredire e imparare a giocare assieme. Ancora ci manca Avleev, ed alcuni uomini non sono al massimo, ma la condizione comunque migliora». Ne consegue che, come dice Messina, per la Benetton non dovrebbe essere propriamente una passeggiata. Ovvio che da parte trevigiana gli occhi saranno puntati su Charlie Bell, che avrebbe anche potuto restare a Treviso se non avesse tentennato troppo: essendo anche un buon difensore è quanto mai probabile che Tanjevic lo spedisca sulle tracce di Trajan Langdon, e così potremo gustarci il duello più atteso, cioè tra colui che diede una grossa mano a Treviso a vincere lo scudetto e chi ne ha preso l'eredità.
si.fo.
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