GENOVA - Anche il presidente del CONI Gianni Petrucci non è voluto mancare al varo genovese della nuova stagione. Partendo da una battuta, in un momento non facile di tutto lo sport italiano, Petrucci ha portato il proprio saluto: "è come il primo giorno di scuola - ha detto l'ex presidente federale - con grandi propositi. E' comunque importante che il basket sia stato portato in una città come Genova, perchè uno sport diventa popolare se tocca anche i grandi centri. E' importante che ci siano le piccole belle realtà, anch'esse linfa del movimento, ma il basket non può prescindere dalle grandi città. Ho appena ricevuto una chiamata del sottosegretario Letta, che mi ha informato che martedì si riunirà una commissione per il calcio. Lo dico perché i problemi del calcio sono gli stessi del basket, ed in quel tavolo anche la pallacanestro italiana chiederà attenzione. Dico sin da ora, che se il calcio godrà di parte degli introiti delle scommesse, ovviamente anche il basket godrà dello stesso trattamento, ma voglio sottolineare che non è quella della concessione di tali introiti la strada che vogliamo perseguire. Quando si formerà la CONI SpA, andremo a vedere la situazione delle singole federazioni. Riguardo ai problemi legati all'eleggibilità dei giocatori, mi preme sottolineare come il basket di vertice abbia capito che non servono ricorsi al TAR per avere successo. Lo sport ha successo se si identifica con il vivaio nazionale, perché gli italiani non sono inferiori. E non vorrei più sentirmi dire che in Italia non ci sono giocatori. Ce ne saranno però sempre meno se si continua in questa direzione. Dobbiamo salvaguardare la nazionale italiana, che deve raggiungere grandi traguardi. Una volta raggiunti i traguardi, questo sport, forse davvero il più bello del mondo, andrà davvero in prima serata".