GENOVA. «E' stata una partita combattuta per metà; nel secondo tempo la squadra è uscita alla grande, dimostrando quella fluidità che le è propria». Ettore Messina, che stasera, assieme a capitan Pittis e Marcelo Nicola, sarà ospite de «la Domenica Sportiva», in onda su Rai Due a partire dalle 22.45, non si scompone più di tanto per il successo ottenuto contro la «sua» Virtus.
«Il team manager Cirelli», scherza Ettorone, «mi ha detto che dovevo venire a Treviso per vincere una Supercoppa... Scherzi a parte, non sarà facile quest'anno abituarsi al ruolo di favoriti, lo si è visto nei primi due periodi quando Bologna, che dispone di giocatori di valore, seppure con scarso amalgama, ci ha messo in difficoltà. Nel secondo tempo, invece, la partita è girata: con numerose transizioni, una bella difesa e un attacco redditizio, siamo scappati».
Per il nuovo coach dei verdi non si è trattato di una settimana facile. «I vecchi del gruppo», confessa Messina, «mi hanno aiutato a stemperare la tensione, svanita solo quando è iniziata la gara». Rimpiange Bell? «Langdon ha disputato una gara normale, ma, per la nostra struttura di squadra, abbiamo più bisogno di un giocatore meno estemporaneo di Bell e Trajan fa al caso nostro. Come, del resto, lo sono Nemeth e Stojic, che hanno preso il posto di Chikalkin e Nachbar».
Bogdan Tanjevic è, come al solito, sincero fino in fondo. «Il risultato, in questo momento», fa il coach virtussino, «è la cosa che mi preoccupa meno. Spero solo che gli infortuni in cui sono incorsi Rigaudeau e Attruia non siano gravi. Tornando alla partita, abbiamo dimostrato poca fluidità di gioco, abbiamo perso troppi palloni, 25 sono una enormità. Se non ci saranno altre disgrazie, avrò bisogno ancora di un mese per portare la squadra ad un'organizzazione di gioco accettabile».
Davide Vetrella
«Il team manager Cirelli», scherza Ettorone, «mi ha detto che dovevo venire a Treviso per vincere una Supercoppa... Scherzi a parte, non sarà facile quest'anno abituarsi al ruolo di favoriti, lo si è visto nei primi due periodi quando Bologna, che dispone di giocatori di valore, seppure con scarso amalgama, ci ha messo in difficoltà. Nel secondo tempo, invece, la partita è girata: con numerose transizioni, una bella difesa e un attacco redditizio, siamo scappati».
Per il nuovo coach dei verdi non si è trattato di una settimana facile. «I vecchi del gruppo», confessa Messina, «mi hanno aiutato a stemperare la tensione, svanita solo quando è iniziata la gara». Rimpiange Bell? «Langdon ha disputato una gara normale, ma, per la nostra struttura di squadra, abbiamo più bisogno di un giocatore meno estemporaneo di Bell e Trajan fa al caso nostro. Come, del resto, lo sono Nemeth e Stojic, che hanno preso il posto di Chikalkin e Nachbar».
Bogdan Tanjevic è, come al solito, sincero fino in fondo. «Il risultato, in questo momento», fa il coach virtussino, «è la cosa che mi preoccupa meno. Spero solo che gli infortuni in cui sono incorsi Rigaudeau e Attruia non siano gravi. Tornando alla partita, abbiamo dimostrato poca fluidità di gioco, abbiamo perso troppi palloni, 25 sono una enormità. Se non ci saranno altre disgrazie, avrò bisogno ancora di un mese per portare la squadra ad un'organizzazione di gioco accettabile».
Davide Vetrella