GENOVA. A differenza del calcio, l'81º campionato di basket di serie A partirà senza ritardi. Ieri, nello splendido scenario del Salone del Maggior Consiglio - lo stesso che ha ospitato i capi di Stato del G8 - del palazzo Ducale di Genova - è stato tagliato idealmente il classico nastro.
E, per la vernice di un campionato che, seppur condizionato dalla vicenda degli extracomunitari, che ha costretto molte società a rifare i roster in corsa, si annuncia ancora più avvincente di quello conclusosi a giugno con il trionfo della Benetton, si è mobilitato un autentico «parterre de roi».
Sul tavolo dell'organizzazione, erano seduti, infatti, oltre ai presidenti di Lega e Federazione, Enrico Prandi e Fausto Maifredi, anche quelli del Coni, Gianni Petrucci e dell'Uleb (la federazione internazionale), lo spagnolo Edoardo Portela, giunto in Liguria per testimoniare la sua volontà di riappacificazione, dopo una lunga guerra, con la Fiba (l'altra federazione europea). La principale novità tecnica, illustrata dal presidente Prandi, è quella del triplo arbitraggio. Una svolta applaudita anche dal presidente della Federazione. «Riteniamo che si tratterà sicuramente di un'opzione determinante», ha detto Maifredi, «per migliorare il livello di questo sport. La novità più importante sarà, però, che anche le società saranno coinvolte nel giudizio dei direttori di gara e il loro parere varrà nella misura del 30 per cento». Il campionato, dunque, parte sabato prossimo alle 17.10 con l'anticipo Scavolini-Montepaschi, questo per garantire la visione in diretta su Rai Tre del terzo e quarto periodo. Quello dell'anticipo al sabato sarà una costante di tutto il torneo; viene abolito, invece, il posticipo domenicale alle 20.30. «Abbiamo puntato tutto sulla visione in chiaro», ha detto poi in conferenza stampa Prandi, «rinunciando anche a parecchi soldi per accontentare i tifosi e gli sponsor, lamentatisi, nelle stagioni precedenti, dello scarso audience della pallacanestro sui canali satellitari. L'accordo con Rai Sport deve essere ancora ratificato, ma si lavora sulla base di un contratto biennale da 350.000 a 400.000 euro a stagione con la possibilità d'includere bonus in caso d'incrementi dello share».
L'altra «chicca» è che il campionato avrà una sorta di «tutto il basket minuto per minuto» che partirà, già da domenica prossima, sul circuito Italia 7 Gold con collegamenti, intanto, da tutti i parquet del Nord dalle 19.20. Per chiudere il cerchio, non si possono dimenticare le visioni su Tele + in diretta di due partite alla settimana dell'Eurolega, con in lizza le due bolognesi, Treviso e Siena.
Il campionato, per il terzo anno consecutivo, sarà ancora targato Foxy (Industrie Cartarie Tronchetti) che garantirà, per questa stagione e quella successiva, un milione e 700 euro, non male per un periodo di vacche magre come questo e nel quale sei società, fra cui gli ex campioni d'Italia della Virtus Bologna, sono ancora alla ricerca di uno sponsor.
La chiusura - accorata - spetta al presidente del Coni, Gianni Petrucci, da sempre un grande innamorato di questo sport: «Possiamo fare tutti i discorsi di questo mondo», ha scandito il presidente del Coni, «ma, se la nazionale di Recalcati non si qualificherà per Olimpiadi di Atene 2004, tutti i buoni propositi, enunciati oggi da tutti noi, sono destinati inevitabilmente a fallire».
Davide Vetrella
E, per la vernice di un campionato che, seppur condizionato dalla vicenda degli extracomunitari, che ha costretto molte società a rifare i roster in corsa, si annuncia ancora più avvincente di quello conclusosi a giugno con il trionfo della Benetton, si è mobilitato un autentico «parterre de roi».
Sul tavolo dell'organizzazione, erano seduti, infatti, oltre ai presidenti di Lega e Federazione, Enrico Prandi e Fausto Maifredi, anche quelli del Coni, Gianni Petrucci e dell'Uleb (la federazione internazionale), lo spagnolo Edoardo Portela, giunto in Liguria per testimoniare la sua volontà di riappacificazione, dopo una lunga guerra, con la Fiba (l'altra federazione europea). La principale novità tecnica, illustrata dal presidente Prandi, è quella del triplo arbitraggio. Una svolta applaudita anche dal presidente della Federazione. «Riteniamo che si tratterà sicuramente di un'opzione determinante», ha detto Maifredi, «per migliorare il livello di questo sport. La novità più importante sarà, però, che anche le società saranno coinvolte nel giudizio dei direttori di gara e il loro parere varrà nella misura del 30 per cento». Il campionato, dunque, parte sabato prossimo alle 17.10 con l'anticipo Scavolini-Montepaschi, questo per garantire la visione in diretta su Rai Tre del terzo e quarto periodo. Quello dell'anticipo al sabato sarà una costante di tutto il torneo; viene abolito, invece, il posticipo domenicale alle 20.30. «Abbiamo puntato tutto sulla visione in chiaro», ha detto poi in conferenza stampa Prandi, «rinunciando anche a parecchi soldi per accontentare i tifosi e gli sponsor, lamentatisi, nelle stagioni precedenti, dello scarso audience della pallacanestro sui canali satellitari. L'accordo con Rai Sport deve essere ancora ratificato, ma si lavora sulla base di un contratto biennale da 350.000 a 400.000 euro a stagione con la possibilità d'includere bonus in caso d'incrementi dello share».
L'altra «chicca» è che il campionato avrà una sorta di «tutto il basket minuto per minuto» che partirà, già da domenica prossima, sul circuito Italia 7 Gold con collegamenti, intanto, da tutti i parquet del Nord dalle 19.20. Per chiudere il cerchio, non si possono dimenticare le visioni su Tele + in diretta di due partite alla settimana dell'Eurolega, con in lizza le due bolognesi, Treviso e Siena.
Il campionato, per il terzo anno consecutivo, sarà ancora targato Foxy (Industrie Cartarie Tronchetti) che garantirà, per questa stagione e quella successiva, un milione e 700 euro, non male per un periodo di vacche magre come questo e nel quale sei società, fra cui gli ex campioni d'Italia della Virtus Bologna, sono ancora alla ricerca di uno sponsor.
La chiusura - accorata - spetta al presidente del Coni, Gianni Petrucci, da sempre un grande innamorato di questo sport: «Possiamo fare tutti i discorsi di questo mondo», ha scandito il presidente del Coni, «ma, se la nazionale di Recalcati non si qualificherà per Olimpiadi di Atene 2004, tutti i buoni propositi, enunciati oggi da tutti noi, sono destinati inevitabilmente a fallire».
Davide Vetrella