Pavia-Viola 62-74
PAVIA: Di Trani, Brantley 11, Romboli 2, Randazzo, Scrocco 4, Cooper 16, Bellina 3, Watson 15, Grobberio 3, Cristelli 8.
VIOLA RC: Mazzarino 16, Ivory 13, Cittadini 2, Lestini, Mazzella, Eze 3, Williams 16, Lamma 4, Anspach, Dasic, Rombaldoni 6, Tomidy 17. ARBITRI: Capurro, Crescenzi e Paternicò.
CAPO D'ORLANDO – Confermando le previsioni della vigilia la Viola, pur priva dell'infortunato Eubanks, conquista la finale del «Memorial Meluccio Carone» imponendosi sul volitivo Pavia al termine di una partita gradevole, infiorata da interessanti spunti tecnici, anche se il ritmo ovviamente non è stato sostenuto. Dopo aver arrancato nel primo tempo (34-48), la formazione lombarda è rientrata prepotentemente in partita nel terzo quarto, approfittando dell'avvicendamento nelle file reggine di Williams e delle triple di Brantley, riducendo lo scarto a -7 (64-57). Nella frazione decisiva è la sagra degli errori da tutte le posizioni, tanto che in 5' la Viola realizza appena 2 punti contro uno solo dell'avversario. Non c'è il brillante finale dei lombardi, anche se la Viola ripropone il suo miglior quintetto e amministra senza patemi il successo. Nei primi tre quarti la differenza in campo la fanno le individualità. Sul fronte reggino con uno straripante Williams al tiro perimetrale e al presidio dell'area colorata (a seguito dell'uscita di Cittadini per tre falli, dopo 4', sul punteggio di 9-10 per Pavia), a supporto di Tomidy che ha mostrato anche una buona mano, senza dimenticare Rombaldoni in cabina regia e lo sgusciante Mazzarino, sempre bravi a prepararsi il tiro dagli angoli. A rompere l'equilibrio è Tomidy a metà del primo quarto (19-12 al 6'), con la Viola che lentamente prende il largo chiudendo il primo quarto a + 8 (29-17). Nel secondo quarto il coach della Viola, Lardo, schiera il solito quintetto (Rombaldoni, Mazzarino, Williams, Eze e Tomidy), che mantiene il pieno controllo della gara, andando a canestro al termine di azioni fluide, mentre soffre parecchio sotto le plance dove Brantley e Watson rendono la vita difficile a Tomidy. A fine gara il coach della gara Lardo così commenta la prestazione della sua squadra: «Continua il processo di miglioramento del gruppo. Ho provato soluzioni tattiche alternative con l'impiego di Williams da ala piccola, sfruttando l'assenza di Eubanks. Mi aspetto nei prossimi incontri una maggiore intensità difensiva e più lucidità nelle scelte». Unica nota negativa: la prima semifinale ha preso il via in forte ritardo e il derby Orlandina-Messina si è così concluso a tarda notte.
Walter Mangano
PAVIA: Di Trani, Brantley 11, Romboli 2, Randazzo, Scrocco 4, Cooper 16, Bellina 3, Watson 15, Grobberio 3, Cristelli 8.
VIOLA RC: Mazzarino 16, Ivory 13, Cittadini 2, Lestini, Mazzella, Eze 3, Williams 16, Lamma 4, Anspach, Dasic, Rombaldoni 6, Tomidy 17. ARBITRI: Capurro, Crescenzi e Paternicò.
CAPO D'ORLANDO – Confermando le previsioni della vigilia la Viola, pur priva dell'infortunato Eubanks, conquista la finale del «Memorial Meluccio Carone» imponendosi sul volitivo Pavia al termine di una partita gradevole, infiorata da interessanti spunti tecnici, anche se il ritmo ovviamente non è stato sostenuto. Dopo aver arrancato nel primo tempo (34-48), la formazione lombarda è rientrata prepotentemente in partita nel terzo quarto, approfittando dell'avvicendamento nelle file reggine di Williams e delle triple di Brantley, riducendo lo scarto a -7 (64-57). Nella frazione decisiva è la sagra degli errori da tutte le posizioni, tanto che in 5' la Viola realizza appena 2 punti contro uno solo dell'avversario. Non c'è il brillante finale dei lombardi, anche se la Viola ripropone il suo miglior quintetto e amministra senza patemi il successo. Nei primi tre quarti la differenza in campo la fanno le individualità. Sul fronte reggino con uno straripante Williams al tiro perimetrale e al presidio dell'area colorata (a seguito dell'uscita di Cittadini per tre falli, dopo 4', sul punteggio di 9-10 per Pavia), a supporto di Tomidy che ha mostrato anche una buona mano, senza dimenticare Rombaldoni in cabina regia e lo sgusciante Mazzarino, sempre bravi a prepararsi il tiro dagli angoli. A rompere l'equilibrio è Tomidy a metà del primo quarto (19-12 al 6'), con la Viola che lentamente prende il largo chiudendo il primo quarto a + 8 (29-17). Nel secondo quarto il coach della Viola, Lardo, schiera il solito quintetto (Rombaldoni, Mazzarino, Williams, Eze e Tomidy), che mantiene il pieno controllo della gara, andando a canestro al termine di azioni fluide, mentre soffre parecchio sotto le plance dove Brantley e Watson rendono la vita difficile a Tomidy. A fine gara il coach della gara Lardo così commenta la prestazione della sua squadra: «Continua il processo di miglioramento del gruppo. Ho provato soluzioni tattiche alternative con l'impiego di Williams da ala piccola, sfruttando l'assenza di Eubanks. Mi aspetto nei prossimi incontri una maggiore intensità difensiva e più lucidità nelle scelte». Unica nota negativa: la prima semifinale ha preso il via in forte ritardo e il derby Orlandina-Messina si è così concluso a tarda notte.
Walter Mangano