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Wurth, mancano gli uomini per vincere

Contro la Coop la squadra di Caja va ko

ROMA - Senza uomini, senza la forza per lottare ad armi pari con l’armata di Cesare Pancotto, a Trieste la Roma dei canestri si è fermata. Sempre ad inseguire, con i padroni di casa in netta superiorità mentre la Wurth ha avuto nulla dai suoi lunghi. Basti pensare che il miglior rimbalzista della squadra di Caja è stato Allen (con 6 rimbalzi) mentre i tre lunghi (Tonolli, Callahan e Masper) ne hanno tirati giù 8. Senza Handlogten e senza Carlton Myers, questa Virtus aveva già compiuto il miracolo di battere la Scavolini (che ieri ha perduto nettamente a Fabriano) si è mostrata fragilina. Andrare avanti così, senza prendere rinforzi, sperando nella provvidenza. Troppo poco in un torneo dove le regole permettono a tutti di cambiare continuamente le pedine per rinforzarsi. Non è stato sufficiente Allen 23 punti) e neppure Righetti (22) per domare Erdmann e Mazique: Trieste è stata superiore. In più, Roma ha dovuto schierare Marcaccini non al meglio, con la febbre. Adesso il team dell’ex Pancotto ha superato Roma in classifica. La Virtus, in ogni caso, farebbe bene a dare una bella occhiata al mercato per cercare un lungo che le servirà anche quando tornerà Handlogten.
Si ferma Roma, segna il passo anche la Kinder che in casa è stata battuta dalla Benetton mentre la Viola ha avuto ragione di Varese in una partita finita con un largo punteggio. Successo di non larga misura per la Skipper contro Imola che è sempre più ultima in classifica, preceduta a non troppa distanza da Milano..
Il campionato torna presto, martedì sera per un altro turno di un’autentica follia pensata dai dirigenti per punire e non esaltare questa disciplina.
Dall’altra parte del mondo, intanto, arriva un episodio da libro Cuore che vede protagonista un grande campione ammirato per tanto tempo sui nostrani parquet. Parliamo di Oscar Schmidt, magico eroe di Caserta e di Pavia, 44 anni che non dimostra. Ieri Oscar ha realizzato quello che lui ha definito «il record più bello»: ha giocato con il Flemengo insieme al figlio, il sedicenne Felipe, nato a Pavia. Oscar, che non smette di stupire dopo il primato assoluto di punti stabilito l’anno passato e strappado a Jabbar, non ha alcuna intenzione di smettere: ieri ha giocato quasi 39’ e ha realizzato altri 35 punti (5 per Felipe, una bomba e un tiro da 2 punti) per la sua straordinaria carriera. Padre e figlio, Oscar e Felipe proprio come Dino e Andrea Meneghin che, però, furono avversari e non compagni di squadra, il primo in campo con Trieste, il secondo con Varese. «Grazie a Dio - ha detto Oscar piangendo - per avermi dato questa soddisfazione. E’ l’emozione più grande della carriera».
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