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Madrigali, niente premio Fair Play secondo Messina

Tanjevic: "Siamo indietro, ma temo di più gli infortuni"

GENOVA - Ci arriva per primo, Messina, in sala stampa. Contento per la prestazione della Benetton e probabilmente sollevato, per essersi finalmente tolto il dente dell´incrocio con la sua ex squadra. «Ringrazio i miei ragazzi, specialmente quelli più anziani: hanno capito subito, durante la settimana, che per me non era una partita come le altre». Non dev´essere stata facile, la sua entrata sul parquet, salutata dal coro dei tifosi virtussini dietro la sua panchina. Poi s´è iniziato a giocare, che è sempre meglio. La partita secondo Ettore è andata così: «Combattuta fino a metà: noi eravamo contratti, ma poi ci siamo sciolti. Abbiamo incontrato una squadra non ancora amalgamata, ma i giocatori c´erano, eccome. E´ stata bella la nostra difesa, che ci ha permesso tanti canestri facili in transizione».
Benetton favorita per lo scudetto? «Sono i soliti discorsi, chi ha vinto parte favorito, ma intanto abbiamo iniziato bene». A Treviso non ci sono giocatori 'alla Messina´? «Un allenatore deve adattarsi ai giocatori che ha: per molti, anche Ginobili e Jaric non erano giocatori 'alla Messina´». In chiusura, le sue ultime parole sono per Marco Madrigali, che venerdì sera, durante l´incontro con i tifosi, aveva più volte citato il nome del coach per spiegare, anzi motivare, le schegge dell´ultima stagione: «Direi che anche per quest´anno il presidente Madrigali non vincerà di certo il premio Fair Play. Ma credo pure che non gli interessi nulla iscriversi al concorso».
E´ il turno di Tanjevic, che ha tanti motivi per essere pensieroso. «Abbiamo incontrato una squadra in eccellente forma, e noi non lo siamo. Abbiamo retto solo i primi due quarti, quando, più per generosità che per tecnica, ci siamo riportati a –4 concedendo comunque solo il 39% dal campo. Poi siamo rientrati in campo male, con poca fluidità e molta distrazione, concedendo canestri facili in contropiede, nati da nostre palle perse (25 in tutto, ndr)».
Ma ciò che preoccupa di più Boscia è il nuovo infortunato nel roster della Virtus: «Rigaudeau ha preso una botta sul ginocchio destro, e non sembra una cosa leggera: alla fine, Antoine era molto preoccupato. Spero che basti una settimana di riposo per farlo tornare con noi: è il nostro leader, non possiamo farne a meno». E anche Attruia è uscito malconcio: per lui, una botta alla caviglia sinistra, ma forse basterà qualche giorno di stop. In ogni caso, la cosa più evidente è stata la mancanza di condizione dei bianconeri: «Ho poco tempo per far giocare bene questa squadra e cercare di inserire i nuovi. Sekularac è in palese ritardo fisico: in difesa è stato insufficiente, in attacco troppo sulle gambe. Deve calarsi in una nuova realtà, che non è quella della prima stella. Inoltre dovremo inserire anche Avleev, e dare molto tempo a Smodis. Intanto, Bowdler qualcosa ha dato: 8 rimbalzi e 3 stoppate, complessivamente un buon contributo. C´è ancora molto da lavorare, ma lasciamo stare il gioco: adesso, la cosa che più mi preoccupa è l´infermeria».
Marco Martelli
Fonte: La Repubblica
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