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Mabo, un'altra cavalcata

Contro Milano la conferma del gruppo amaranto

LONATO (Brescia). Vai Mabo, vai col vento in poppa verso l'inizio di un campionato che potrà regalarti gioie che non avevi mai provato. Ad una settimana dalla prima palla a due, Livorno viaggia alla velocità di un pendolino. Ieri sera la formazione di Banchi ha strapazzato anche l'Olimpia Milano della rinascita, quella di Corbelli e Gino Natali, che non aveva Sconochini, ma ha spedito in quintetto gente di nome Duane Simpkins in cabina di pilotaggio, Warren Kidd, il gorilla che aveva fatto felice Roma e proprio le scarpette rosse a metà degli anni Novanta, e poi Martin Rancik, che qualche mese fa, in quello spareggio maledetto al PalaVobis, aveva massacrato gli amaranto.
79-67 per la Mabo, racconta alla fine il tabellone. E a guardar bene non dice neanche tutta la verità, perchè Livorno pur senza Santarossa (tenuto precauzionalmente a riposo per un fastidio al gomito) ha condotto dall'inizio alla fine, arrivando a toccare le 18 lunghezze di vantaggio, davanti ad una squadra che giocava, non scherzava. Si dirà che è precampionato, ma adesso che le vittorie sono 7 su 9, che la lista delle squadre rimandate a casa col capo chino e le pive nel sacco contiene nomi del calibro di Fortitudo, Roma, Milano o Varese, adesso che la Mabo raccoglie elogi da ogni dove («ho visto davvero una squadra in salute - ci diceva ieri pomeriggio a Genova Atripaldi, giemme di Biella - per me saranno la rivelazione dell'anno»), beh, adesso non si può più far finta di niente. É il segnale che questa squadra sta già bene ed è pronta per il debutto del 22 settembre. Che guarda un po' gli scherzi del destino sarà proprio contro la Snaidero Udine, che stasera (ore 19) sarà l'avversaria degli amaranto nella finale di questo torneo di Lonato. Gli arancioni di Frates hanno battuto con facilità Varese, aggiudicandosi il diritto di mettere in scena questo antipasto di regular season.
La sfida con Milano ha detto ancora una volta che Livorno sta bene, con quasi tutte le sue pedine. Elliott si è rivestito da trascinatore, con 22 punti e cifre da fuciliere scelto, 5/6 da due, 3/6 dall'arco. Mutavdzic continua a convincere. Davanti stavolta aveva gorilla Kidd, ma l'orso bianco non si è intimorito e ha scritto 14. «Una sicurezza», dice Walter De Raffaele, sotto le plance garantisce sostanza, presenza, un mulo che non si fa spostare. Se riuscirà a limitarsi nei falli potrà davvero essere l'uomo in più. E poi Sambugaro, che sta raccogliendo i frutti del lavoro portato avanti la scorsa primavera e la buona condizione fisica che l'anno scorso non aveva. 14 punti per l'angelo tedesco, con 4/7 da tre. Una nota anche per Bertocci, faccia da duro quando Banchi lo ha spedito dentro. Da rivedere invece un Parente che sta riprendendo confidenza col parquet.
Il tabellino della Mabo. Mc Leod 13, Sambugaro 14, Cotani 2, Mutavdzic 14, Elliott 22, Bertocci 2, Garri 9, Parente 3.
Giulio Corsi
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