LA VIRTUS ieri s´è riposata, dopo la batosta in Supercoppa: 28 punti di scarto non s´erano mai visti, nelle sue finali, superando anche i 20 (78-58) del ´97. Sempre, curiosamente, fra Benetton e Kinder: Messina allora li prese, stavolta li ha dati. Non resta che aspettare domenica, quando al PalaMalaguti ci sarà la Viola, per la prima di campionato: non è la Benetton, ma una Virtus così monca deve temere tutti.
Aspettando a metà settimana l´ultimo pezzo, Avleev, che dovrebbe essere l´anello di congiunzione offensivo fra esterni e lunghi, in casa bianconera si bada soprattutto a formare un organico, che già doveva assorbire tutti i trapianti e ora deve pagare le botte di malasorte. Saranno da aspettare un pezzo Smodis, Beard, Morlende e Gagneur; e, tanto per non perdere il passo, sabato si sono ammaccati i due registi. E´ andata meglio ad Attruia, che se l´è cavata con un grosso ematoma alla caviglia sinistra e verrà testato sul parquet già in giornata, avendolo quasi certamente domenica. Più delicata la situazione di Rigaudeau, che dopo la visita del professor Lelli verrà oggi sottoposto a una risonanza magnetica al ginocchio destro. L´infortunio ha subito destato preoccupazione, perché Antoine, caduto dopo un´azione in difesa, si è rialzato, ma l´articolazione ha ceduto, facendolo di nuovo accasciare sul parquet. Non è stato un bel vedere, ma solo dall´esame odierno si potrà capire qual è il danno vero, e se sarà roba di settimane o di mesi. Che debutti coi reggini si può già escludere.
Intanto la Supercoppa ha lasciato il segno. E´ palese che Bell da solo non salva niente: dopo i 15 punti nei primi 20´ (6/9), ne ha messi 6 (2/11) nella ripresa: non sarebbe stato sufficiente per rimanere in scia in un match a 70 punti, figurarsi con Treviso a 100. Dappertutto s´è imbarcata acqua: il 41% al tiro, le 25 perse, i 19 liberi tirati contro i 32 avversari, i 2 assist a 15. La Benetton è stata semplicemente troppa, la Virtus deve ancora farsi e s´è visto. Non è un´ultima spiaggia, ma di roba da rattoppare in fretta ce n´è tanta.
Francesco Forni
Aspettando a metà settimana l´ultimo pezzo, Avleev, che dovrebbe essere l´anello di congiunzione offensivo fra esterni e lunghi, in casa bianconera si bada soprattutto a formare un organico, che già doveva assorbire tutti i trapianti e ora deve pagare le botte di malasorte. Saranno da aspettare un pezzo Smodis, Beard, Morlende e Gagneur; e, tanto per non perdere il passo, sabato si sono ammaccati i due registi. E´ andata meglio ad Attruia, che se l´è cavata con un grosso ematoma alla caviglia sinistra e verrà testato sul parquet già in giornata, avendolo quasi certamente domenica. Più delicata la situazione di Rigaudeau, che dopo la visita del professor Lelli verrà oggi sottoposto a una risonanza magnetica al ginocchio destro. L´infortunio ha subito destato preoccupazione, perché Antoine, caduto dopo un´azione in difesa, si è rialzato, ma l´articolazione ha ceduto, facendolo di nuovo accasciare sul parquet. Non è stato un bel vedere, ma solo dall´esame odierno si potrà capire qual è il danno vero, e se sarà roba di settimane o di mesi. Che debutti coi reggini si può già escludere.
Intanto la Supercoppa ha lasciato il segno. E´ palese che Bell da solo non salva niente: dopo i 15 punti nei primi 20´ (6/9), ne ha messi 6 (2/11) nella ripresa: non sarebbe stato sufficiente per rimanere in scia in un match a 70 punti, figurarsi con Treviso a 100. Dappertutto s´è imbarcata acqua: il 41% al tiro, le 25 perse, i 19 liberi tirati contro i 32 avversari, i 2 assist a 15. La Benetton è stata semplicemente troppa, la Virtus deve ancora farsi e s´è visto. Non è un´ultima spiaggia, ma di roba da rattoppare in fretta ce n´è tanta.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica