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Mens Sana prepotente con l’Aek

Prima apparizione casalinga per l’armata di Ataman, che ha margini di miglioramento

Montepaschi-Aek 84-78 (24-12; 45-29; 55-62)
MONTEPASCHI MENS SANA SIENA: Zukauskas 10, Turkcan 14, Berti ne, Vukcevic 12, Marcaccini, Ford 11, Nobile ne, Scarone 8, Chiacig 25, Maggioli 4. Allenatore: Ataman
AEK ATENE: Blakney 8, Moschovitis, Zisis 9, Tapoutos 4, Rillie 8, Chatzis 8, Kikilias 6, Paschalis, Betts 10, Kakiouzis 23, Bourousis, Antic 2. Allenatore: Bourousis
ARBITRI: Seghetti, Corrias e Duranti
NOTE - Usciti per 5 falli Ford e Chiacig. Tiri da 2: Mens Sana 23/34, Aek 20/38; tiri da 3: Mens Sana 9/22, Aek 10/22; tiri liberi: Mens Sana 11/18, Aek 8/12; rimbalzi: Mens Sana 30, Aek 32
SIENA - La Mens Sana si presenta bene. Dopo le gite in Valtellina, a Urbino e a Vicenza, finalmente la truppa di Ataman si fa vedere dalle parti di viale Sclavo quasi al completo e fa il surf fra onde di entusiasmo e applausi. Mancava Stefanov, Ford non è in forma perfetta, Turkcan ha la zampata del leone ma non è del tutto dentro i meccanismi. Eppure la Montepaschi regala spettacolo puro, sbaglia ma sa correggersi, è più forte di tre arbitri che ancora devono trovare i giusti meccanismi per capire come non pestarsi i piedi e alla fine fa quadrare i conti contro un’avversaria, l’Aek Atene, che disputerà la prossima Euroleague.
Siena gioca come il gatto con il topo: spaventa i gialli di Greci, si allontana, poi si addormenta e permette loro di rimontare e sorpassare. Dopo averli illusi di poter tagliare il traguardo in testa, però, alza la testa e imprime lo strappo decisivo che li lascia a bocca asciutta. Una mentalità vincente, che offre diritto di cittadinanza ai sogni più proibiti, che neanche l’oracolo Ataman osa nominare.
Per la prima stagionale al “Città di Siena” non sono mancate le novità, dalle elegantissime maglie nere con bordi biancoverdi che ricordano tanto quelle della migliore 3A Antonini di “Ercolino” Bucci all’unico striscione che occupava la curva: “Per un gesto di fedeltà due anni senza libertà. Ora basta!”, per solidarietà verso i tifosi diffidati dopo i “non incidenti” di Treviso. Il tifo, però, non è mancato mai, anche senza vessilli.
Venendo alla cronaca, Ataman, privo di Stefanov, tiene gli attesi Ford e Turkcan in panchina e apre con Scarone, Vukcevic, Zukauskas, Maggioli e Chiacig. I gialli dell’Aek rispondono con Rillie, Zisis, Kakiouzis, Antic e Betts e imprimono un’accelerata inziale che lascia di stucco la Montepaschi. Chiacig si carica sulle spalle il lavoro offensivo, ma al 4’ il tebellone è già sul 4-10. German Scarone, dopo aver studiato il legno e i canestri, scopre la via per fare male dalla lunga e nedia distanza (11-12 al 6’), il pubblico si riscalda e il coach decide di lanciare nella mischia anche Ford e Turkcan, che si presenta subito con la tripla del sorpasso (14-12). L’americano ci mette un po’ di più a carburare, ma a 45” dalla prima sirena è incontenibile (19-12). L’Aek si innervosisce, scivola in infrazioni banali e lascia che la frazione incoroni lo stesso Ford, che mette la parola fine con una bomba da standing ovation (24-12) che corona un parziale di 13-0 in 4 minuti.
Il secondo quarto riannoda il discorso appena interrotto, con Chiacig e Ford ad allungare il divario (30-16 al 3’) e gli ateniesi alla ricerca di sbocchi. Tapoutos e Chatzis sembrano trovare buone soluzioni (30-23), Ford lancia segnali di stanchezza e passa il testimone a Scarone. La mossa permette a Vukcevic di spostarsi in guardia e l’ex Real Madrid ringrazia con 5 punti consecutivi che aprono la strada a un altro break biancoverde: Zukauskas gonfia la retina dalla linea dei 6 metri e 25, Turkcan svetta al rimbalzo con prepotenza, Maggioli alza la febbre di una curva spoglia di striscioni, ma non di voglia di cantare e applaudire (40-23 all’8’). L’ex Pesaro non si fa pregare neanche sotto la plancia difensiva e le contendenti vanno al riposo sul 45-29.
Nella ripresa l’Aek rovescia in campo tutta la sua voglia di non gettare la spugna e, approfittando di una flessione della Montepaschi, si fa prendere per mano da Betts e risale la china (47-40 al 4’). Vukcevic lotta come un gladiatore, sbaglia, recupera subito lui il rimbalzo e segna, ma un paio di pause difensive di Scarone lasciano avvicinare ulteriormente i gialli (49-44). Ataman cala gli assi Ford e Turkcan ma il livello non si alza mentre gli ateniesi sfoderano una mira lucida dalla lunga distanza e completano la rimonta al 9’ (54-54). Sotto una pioggia di sviste arbitrali in successione che innervosiscono gli spalti, arrivano il sorpasso e l’allungo (55-62).
Siamo giunti all’ultima frazione. Turkcan riporta Siena in linea di galleggiamento (59-62 al 3’), Atene tenta la fuga ma Chiacig, grazie anche a una buona intesa con Scarone, le fa sentire il fiato sul collo (66-67 al 5’). Il gaucho è ispirato, buca il canestro con una tripla salutare, poi ci pensa una galoppata inarrestabile di Turkcan a pareggiare i conti (71-71 al 7’). Le cattive notizie arrivano dall’uscita per falli di Ford che, pur in ritardo di preparazione, ha dimostrato di sapere bene cosa significa ”arresto e tiro”. Pur con addosso la patina della stanchezza, si rivede la Montepaschi dei primi due quarti, aggressiva e agonisticamente cattiva. Zukauskas non si tira indietro al rimbalzo, Vukcevic è una furia, Chiacig l’uomo da cercare in attacco. A 37” dalla fine il tabellone dice 79-78, ma Turkcan infila una tripla siderale e il Palasclavo balza in piedi. Il sigillo è di Zukauskas (84-787, poi si alza la prima Verbena della stagione.
Marco De Candia
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