TRIESTE - La Pallacanestro Trieste ritorna da Moncalieri con il terzo successo consecutivo del suo precampionato. Una striscia di sei vittorie sulle nuove partite fin qui disputate, impreziosita dall’88-82 rifilato alla collaudata Oregon Cantù di Stefano Sacripanti che ha regalato alla formazione di Pancotto il successo nella terza edizione del trofeo Snai.
«Una vittoria – commenta il tecnico triestino – alla quale bisogna dare il giusto peso. Siamo ancora nel precampionato e queste partite vanno inquadrate in un’ottica di avvicinamento al campionato. Certo, sono risultati che fanno piacere perché confermano come la squadra abbia compreso che le difficoltà alle quali andremo incontro dovranno essere il sale della nostra stagione. Ho scelto questo torneo, ho voluto avversarie di buon livello proprio per mettere la squadra di fronte ai problemi che abbiamo e che stiamo cercando di affrontare e superare. Contro un’avversaria forte e collaudata come Cantù il successo è stato il simbolo della capacità di soffrire di questo gruppo».
Buone indicazioni dall’attacco: quattro uomini in doppia cifra (Kelecevic, Erdmann, Maric e Sy), Podestà e Casoli a quota 9. Segno che le responsabilità offensive sono ben distribuite?
«È vero – conferma Pancotto –. In questa squadra non dovrà esserci un realizzatore principe. Poi è chiaro che in qualche partita Erdmann o Roberson potranno anche fare più di 20 punti ma questo non cambierà la sostanza del discorso. La nostra forza dovrà essere quella di poter contare su molti punti di riferimento offensivo».
Bene l’attacco, in crescita anche la difesa?
«Dobbiamo tener presente che Cantù ha giocato contro di noi dopo aver avuto un lasso di tempo superiore per recuperare dopo la gara di semifinale. Fatta questa premessa le cifre di sabato sera vanno un po’ interpretate. In linea assoluta ci sono stati segnali importanti anche considerando la forza di un’avversaria giunta in semifinale lo scorso anno e capace di mantenere pressoché immutata l’ossatura dello scorso campionato. Li abbiamo tenuti sotto gli 80 punti nei 40 minuti regolamentari, abbiamo fatto cose egregie recuperando palloni importanti nelle fasi decisive costringendo i nostri avversari a non tirare entro i 24 secondi consentiti».
E domani si torna in campo contro Francoforte...
«Un’amichevole utile – conclude Pancotto – per spezzare il ritmo degli allenamenti e finalizzare la preparazione in vista dell’esordio con la Skipper».
lo. ga.
«Una vittoria – commenta il tecnico triestino – alla quale bisogna dare il giusto peso. Siamo ancora nel precampionato e queste partite vanno inquadrate in un’ottica di avvicinamento al campionato. Certo, sono risultati che fanno piacere perché confermano come la squadra abbia compreso che le difficoltà alle quali andremo incontro dovranno essere il sale della nostra stagione. Ho scelto questo torneo, ho voluto avversarie di buon livello proprio per mettere la squadra di fronte ai problemi che abbiamo e che stiamo cercando di affrontare e superare. Contro un’avversaria forte e collaudata come Cantù il successo è stato il simbolo della capacità di soffrire di questo gruppo».
Buone indicazioni dall’attacco: quattro uomini in doppia cifra (Kelecevic, Erdmann, Maric e Sy), Podestà e Casoli a quota 9. Segno che le responsabilità offensive sono ben distribuite?
«È vero – conferma Pancotto –. In questa squadra non dovrà esserci un realizzatore principe. Poi è chiaro che in qualche partita Erdmann o Roberson potranno anche fare più di 20 punti ma questo non cambierà la sostanza del discorso. La nostra forza dovrà essere quella di poter contare su molti punti di riferimento offensivo».
Bene l’attacco, in crescita anche la difesa?
«Dobbiamo tener presente che Cantù ha giocato contro di noi dopo aver avuto un lasso di tempo superiore per recuperare dopo la gara di semifinale. Fatta questa premessa le cifre di sabato sera vanno un po’ interpretate. In linea assoluta ci sono stati segnali importanti anche considerando la forza di un’avversaria giunta in semifinale lo scorso anno e capace di mantenere pressoché immutata l’ossatura dello scorso campionato. Li abbiamo tenuti sotto gli 80 punti nei 40 minuti regolamentari, abbiamo fatto cose egregie recuperando palloni importanti nelle fasi decisive costringendo i nostri avversari a non tirare entro i 24 secondi consentiti».
E domani si torna in campo contro Francoforte...
«Un’amichevole utile – conclude Pancotto – per spezzare il ritmo degli allenamenti e finalizzare la preparazione in vista dell’esordio con la Skipper».
lo. ga.