FABRIANO — La Banca Marche stravince il derby 105-89, trascinata da un monumentale Monroe e da un collettivo tutto grinta e cuore. Una vera impresa, perchè compiuta senza Thompson e Bonsignori, infortunatisi nella prima parte di gara e non in grado di rientrare in campo nella ripresa, in più senza Washington nel finale. E’ solo il quarto derby su 12 che Fabriano riesce a vincere e il pubblico fabrianese esplode di gioia.
In avvio Lasi propone Gattoni in quintetto al posto di Mclinton, mentre Pillastrini schiera Gigena e Middleton esterni. Palla a due e subito si parte a ritmi indiavolati, tanto che al 3’ siamo già 12-12, con ben nove punti di Chandler Thompson per Fabriano. Anche l’attacco di Pesaro è assai efficace, ripartendo bene dopo i rimbalzi di un eccellente Blair. Ma anche la determinazione di Fabriano è notevole, con ottimi recuperi in difesa tradotti in rapide transizioni. Così si va al primo riposo con il vantaggio per la Bancamarche di 30-25 firmato da un paio di fiammate di Meeks e Thompson (autore di metà punti della sua squadra). In avvio di secondo quarto Pillastrini prova una zona 3-2 che dà i suoi frutti (32-32) almeno finchè Monroe e Mclinton non scaldano la mano dalla lunga distanza (40-32 al 14’, massimo vantaggio di Fabriano), costringendo Pesaro a ritornare a uomo. Poi per la Bancamarche sono Mclinton a Meeks a ferire in attacco, per un vantaggio identico di otto lunghezze al 18’ (50-42). Si torna negli spogliatoi sul 52-45. La Scavolini soffre soprattutto la buona marcatura di Gattoni e Mclinton su Booker, autore di appena tre punti all’intervallo. Inoltre le percentuali di Fabriano all’intervallo sono notevoli: 57% contro il 50 di Pesaro da due, 64% contro 44 da tre. Supremazia della Scavolini, invece, al rimbalzo (13-18).
Alla ripresa, invece, le polveri sono bagnate da entrambe le parti, tanto che il primo canestro arriva dopo due minuti ad opera di Monroe, con seguente tecnico a Pillastrini per proteste che porta Fabriano avanti 57-45. Da qui in poi per la Bancamarche arriva un diluvio di canestri. Un altro siluro di Rodney e un jump di Vetra danno a Fabriano il più 17 al 23’ (62-45). Break di 10-0 per la Banca Marche. Monroe è scatenato. Segna 13 punti in cinque minuti (67-51 al 25’). Due bombe, di cui una fatta dal centrocampo dall’ex Gattoni e un’altra tripla di Semprini portano il più 19 (76-57 al 28’). Pesaro è alle corde, non ne azzecca più una, mentre Fabriano non smette di spingere sull’acceleratore. In alcuni frangenti è formidabile la squadra di Lasi. La Scavolini resta in vita solo grazie ai rimbalzi in attacco, dove per un attimo Fabriano accusa qualche distrazione. Il terzo parziale si chiude 76-61, con qualche preoccupazione per la situazione falli dei lunghi fabrianesi: Meeks 4 e Washington 3, proprio lì dove comincia a farsi sentire il peso di Pesaro. Ma Fabriano non sente storie. Nell’ultimo parziale Pesaro si aggrappa alla grinta di Booker, arriva anche a meno 13, ma continua la serata di grazia di Monroe che ritrascina Fabriano a più 20 (86-66 al 33’). Scene di pazzia collettiva al Palaindesit. Vetra insacca da tre il più 24 (91-67 al 35’), massimo vantaggio della partita. A Pesaro resta qualche spicciolo di orgoglio con Gigena e DeMarco Johnson ma Beric è impresentabile in difesa su uno scatenato Monroe (101-80 al 38’). Finisce 105-89. «Non ci ferma più nessuno», esulta il presidente Biondi entrando in sala stampa. Adesso bisogna fare i conti con la schiena di Thompson, la caviglia di Bonsignori e i guai muscolari di Washington.
Ferruccio Cocco
In avvio Lasi propone Gattoni in quintetto al posto di Mclinton, mentre Pillastrini schiera Gigena e Middleton esterni. Palla a due e subito si parte a ritmi indiavolati, tanto che al 3’ siamo già 12-12, con ben nove punti di Chandler Thompson per Fabriano. Anche l’attacco di Pesaro è assai efficace, ripartendo bene dopo i rimbalzi di un eccellente Blair. Ma anche la determinazione di Fabriano è notevole, con ottimi recuperi in difesa tradotti in rapide transizioni. Così si va al primo riposo con il vantaggio per la Bancamarche di 30-25 firmato da un paio di fiammate di Meeks e Thompson (autore di metà punti della sua squadra). In avvio di secondo quarto Pillastrini prova una zona 3-2 che dà i suoi frutti (32-32) almeno finchè Monroe e Mclinton non scaldano la mano dalla lunga distanza (40-32 al 14’, massimo vantaggio di Fabriano), costringendo Pesaro a ritornare a uomo. Poi per la Bancamarche sono Mclinton a Meeks a ferire in attacco, per un vantaggio identico di otto lunghezze al 18’ (50-42). Si torna negli spogliatoi sul 52-45. La Scavolini soffre soprattutto la buona marcatura di Gattoni e Mclinton su Booker, autore di appena tre punti all’intervallo. Inoltre le percentuali di Fabriano all’intervallo sono notevoli: 57% contro il 50 di Pesaro da due, 64% contro 44 da tre. Supremazia della Scavolini, invece, al rimbalzo (13-18).
Alla ripresa, invece, le polveri sono bagnate da entrambe le parti, tanto che il primo canestro arriva dopo due minuti ad opera di Monroe, con seguente tecnico a Pillastrini per proteste che porta Fabriano avanti 57-45. Da qui in poi per la Bancamarche arriva un diluvio di canestri. Un altro siluro di Rodney e un jump di Vetra danno a Fabriano il più 17 al 23’ (62-45). Break di 10-0 per la Banca Marche. Monroe è scatenato. Segna 13 punti in cinque minuti (67-51 al 25’). Due bombe, di cui una fatta dal centrocampo dall’ex Gattoni e un’altra tripla di Semprini portano il più 19 (76-57 al 28’). Pesaro è alle corde, non ne azzecca più una, mentre Fabriano non smette di spingere sull’acceleratore. In alcuni frangenti è formidabile la squadra di Lasi. La Scavolini resta in vita solo grazie ai rimbalzi in attacco, dove per un attimo Fabriano accusa qualche distrazione. Il terzo parziale si chiude 76-61, con qualche preoccupazione per la situazione falli dei lunghi fabrianesi: Meeks 4 e Washington 3, proprio lì dove comincia a farsi sentire il peso di Pesaro. Ma Fabriano non sente storie. Nell’ultimo parziale Pesaro si aggrappa alla grinta di Booker, arriva anche a meno 13, ma continua la serata di grazia di Monroe che ritrascina Fabriano a più 20 (86-66 al 33’). Scene di pazzia collettiva al Palaindesit. Vetra insacca da tre il più 24 (91-67 al 35’), massimo vantaggio della partita. A Pesaro resta qualche spicciolo di orgoglio con Gigena e DeMarco Johnson ma Beric è impresentabile in difesa su uno scatenato Monroe (101-80 al 38’). Finisce 105-89. «Non ci ferma più nessuno», esulta il presidente Biondi entrando in sala stampa. Adesso bisogna fare i conti con la schiena di Thompson, la caviglia di Bonsignori e i guai muscolari di Washington.
Ferruccio Cocco