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Crespi si proietta sul campionato

Il coach della Scavolini: «Esaltante l’anticipo tv contro Siena»

PESARO -A pochi giorni dall’inizio del campionato, l’allenatore biancorosso Crespi traccia un bilancio di queste settimane di preparazione.
Coach Crespi, sabato sera - nella finalina del quadrangolare di Senigallia - la risposta dei suoi è stata decisamente migliore...
«Con Jesi abbiamo fatto una figuraccia, con Fabriano sicuramente no e la risultanza emotiva è stata positiva. Il mio primo obiettivo è la continuità nella fame e nell’aggressività e - quando riusciamo in ciò - si vede anche nelle collaborazioni, che sono discrete. L’aspetto più difficile, adesso, è quello mentale».
A posteriori (con il calendario delle amichevoli completamente esaurito), come giudica il precampionato della Scavolini?
«Sufficiente, ma mi aspettavo di dare un voto più alto. Speriamo che le difficoltà incontrate ci rendano coscienti che, solo essendo una Pesaro da battaglia, potremo competere al livello che sognamo».
Le prime uscite hanno evidenziato qualche problemino nel reparto lunghi, che sembra meno pronto e affidabile del pacchetto esterni. Il tutto comunque è da verificare a partire da sabato (la società poi continua a dire che - prima di vedere la nuova squadra al meglio, occorrerà attendere un mesetto).
«Ogni tanto i lunghi si sono trovati a dover controllare un territorio troppo grande, però la responsabilità difensiva è sempre corale e colpe e meriti vanno condivisi tra tutti i componenti della squadra. McGhee sta migliorando in questo fondamentale, quindi: sfruttiamolo in attacco e aiutiamolo in difesa».
Proprio “Ace" è apparso ispirato fronte a canestro, ma non ci sarebbe più bisogno di lui anche spalle a canestro?
«No, non direi. A Senigallia si è mosso molto bene dentro l’area - prosegue Marco Crespi - Anzi, mi piacerebbe che si prendesse due tiri in più da fuori, da dove può aprire il campo».
Il vostro esordio in campionato sarà un anticipo. La Lega ha scelto Pesaro-Siena come gara da trasmettere in diretta televisiva sabato 21 (ore 17,10. Dalle 18 su Rai 3). C’è di che rallegrarsi...
«Le risposte avute dalla città e - in questo caso - dalla Lega sono bellissime. Lo dico con il cuore in mano: sono eccitato dall’idea di giocare davanti alle telecamere Rai e sono orgoglioso di questo momento. L’altra notte invece non sono riuscito a chiudere occhio, perchè vedere la mia squadra - di cui mi sento il primo responsabile - fare una figuraccia (il riferimento è alla semifinale con la Sicc, a Senigallia -ndr), mi fa soffrire. Ben venga la gara in televisione, è compito di tutti noi trasmettere questa eccitazione ai giocatori, perchè è una cosa che vale più di mille discorsi tecnici».
Seguendo le amichevoli delle altre e orientandosi anche in base a quanto visto Genova (la SuperCoppa è andata agli uomini di Messina, che hanno b attuto nettamente la Virtus Bologna), ciò che che emerge è che il nostro campionato pare ancora indecifrabile...
«Vero e tra l’altro negli ultimi giorni si sono aggiunti altri arrivi. La Benetton è la squadra campione d’Italia, ha quasi lo stesso nucleo dell’anno scorso, con un allenatore diverso ma ugualmente vincente ed è la favorita al titolo. Siena e le due bolognesi le sono molto vicine, ma finora l’unica certezza l’ha data proprio Treviso».
Camilla Cataldo
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