Gambe pesanti per la Skipper nella finale del torneo delle Rose.
La Fortitudo cede alla Virtus Roma, 95-77 (18-22; 46-43; 69-53 i parziali), in modo netto, anche perché la squadra, in mattinata, si allena come di consueto. E il lavoro svolto in palestra, per recuperare Scepanovic, rientrato dalla Jugoslavia, si paga in partita. Roma vive sugli estri del suo quintetto: 25 punti per Myers, 28 per Jenkins, 15 per Righetti e 16 per Tusek. A completare l'opera, poi, ci pensano Zanelli (2), Bonora (1) e Monti (8).
La Skipper, che non ha contributo offensivo da Fultz e Galanda, resiste per i primi due quarti, grazie alle prestazioni di Scepanovic (14) e Delfino (17). Tra gli altri 4 punti per Basile, 15 per Skelin, 2 per Mancinelli, 10 per Pozzecco, 10 per Kovacic e 5 per Van den Spiegel. Dopo Roseto si ricomincia in palestra: l'obiettivo è inserire Barton per l'esordio in campionato, domenica a Trieste.
a. gal.
La Fortitudo cede alla Virtus Roma, 95-77 (18-22; 46-43; 69-53 i parziali), in modo netto, anche perché la squadra, in mattinata, si allena come di consueto. E il lavoro svolto in palestra, per recuperare Scepanovic, rientrato dalla Jugoslavia, si paga in partita. Roma vive sugli estri del suo quintetto: 25 punti per Myers, 28 per Jenkins, 15 per Righetti e 16 per Tusek. A completare l'opera, poi, ci pensano Zanelli (2), Bonora (1) e Monti (8).
La Skipper, che non ha contributo offensivo da Fultz e Galanda, resiste per i primi due quarti, grazie alle prestazioni di Scepanovic (14) e Delfino (17). Tra gli altri 4 punti per Basile, 15 per Skelin, 2 per Mancinelli, 10 per Pozzecco, 10 per Kovacic e 5 per Van den Spiegel. Dopo Roseto si ricomincia in palestra: l'obiettivo è inserire Barton per l'esordio in campionato, domenica a Trieste.
a. gal.
Fonte: Il Resto del Carlino