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Tiro Libero di Tonino Zorzi

Domenica riparte il basket con Treviso sempre più in pole position

Il campionato del mondo ha dimostrato quello che andiamo predicando da un pezzo (nel deserto?): non si vince solo per i nomi, non si vince solo per una sigla, anche se prestigiosa quale la Nba! Lo hanno dimostrato i "plavi" che vengono ora solo da Belgrado, ma che hanno sempre le palle, pardon le stimmate, di quando tutti loro erano plavi! Per me non è il massimo della libidine, tifavo per l'Argentina, per i miei ex Montecchia, Palladino ed anche Sconochini, giovane talentuoso appena arrivato da junior a Reggio Calabria, ma anche per Ginobili, Oberto e Scola. Per Wolkowinsky no, perché rifiutò l'anno scorso di venire nel mio team (non porgo mai l'altra guancia e mi scuso).
Come sapete il campionato ha perso molti buoni giocatori: un po' nella Nba (Ginobili, Jaric e Nachbar su tutti), un po' in Spagna (Fucka, Montecchia, Abbio) ma altri sono venuti, qualcuno è tornato (vedi Santiago a Roma), qualcuno è rimasto e parlo solo dei migliori (vedi Bell passato da Treviso a Bologna), poi una gran sequela di nomi nuovi con le stellette maggiori per quelli (combinazione!) di matrice slava.
Non va dimenticata la questione dei quattro visti per gli extra-comunitari da giocarseli come al Monopoli: chi li tiene nascosti, chi di riserva, chi li ha usati tutti e spera solo nello stellone, o meglio, in qualche allargamento, in qualche ricorso al Tar, ecc. ecc.
Se debbo dire una cosa che mi ha fatto piacere, è che i nostri migliori coaches non se ne sono andati all'estero: vedi Messina approdato a Treviso ed anche Tanjevic ritornato in quell'Italia che gli ha fatto sempre, suscitando anche invidia, ponti, case, palestre, meritate sì, ma sempre d'oro.
Sulla carta una bomba tecnica credo l'ha fatta Cantù andando a prendere per colmare il suo quintetto, o per farlo partire dalla panchina, Phil Jones, neozelandese che ha giocato in Finlandia, uno dei bomber dei Mondiali, così come lo è stato il portoricano Ayuso, già a Montegranaro nella formazione retrocessa dalla A2 in B.
Quindi penso l'Oregon ancora nelle prime quattro, così come la Skipper che ha perso sì Fucka e Meneghin, ma non passa giorno che Savic, nuovo general manager esecutivo, non metta sotto contratto qualche nuovo giocatore. Ed allora la Virtus che fa? Deve rispondere e Lombardi con l'approvazione di Tanjevic ne prende un altro che, sulla carta, è sempre più alto e più grosso. Tutto al contrario della Benetton che, per il credo di Messina, ha tutti gli uomini al posto giusto, con Pittis e il suo permesso di spaziare (o si dice volare?). In loro vedo la squadra più forte, più equilibrata, più messiniana nel vero senso della parola, vincente, della stagione. Che non vuol dire vincere subito, ma soprattutto esser pronti per farlo alla fine.
Molte altre squadre, con la sola eccezione forse ora di Fabriano, possono correre per un buon piazzamento, ma preferisco parlarne almeno dopo la prima. Per adesso apprezzo gli sforzi di Roma, Marcaccini glieli ha un po' bloccati, ma vedo Siena, con una campagna acquisti eccezionale e la continua ricerca di nuovi giocatori da metter vicino ai formidabili già nel roster, tentare, al grido di «oggi o mai più!», di cambiare le gerarchie attuali.
Fonte: Il Gazzettino
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