La Müller paga una serata complessivamente negativa al tiro e la superiorità fisico-atletica della De Vizia sotto canestro, dove è difficilissimo per i nostri andare. Lotta sino all’ultimo, risale da uno svantaggio in doppia cifra, mette paura ad Avellino sino all’ultimo minuto, ma non dà mai l’impressione di poter superare un’avversaria tonica e concentrata. Tra l’altro, c’è ancora differenza tra il gioco della Müller quando in campo ci sono i "vecchi" e quando ci sono Burrough e Higgs non ancora perfettamente inseriti (80-67).
Buon avvio della Müller che difende a zona nei primi minuti della partita ottenendo buoni risultati. La De Vizia fa molta fatica a fare canestro ed i gialloblù con cinque punti consecutivi di Carroll allungano sul 4-9. La difesa della Müller continua ad essere tosta, anche quando passa a uomo, ma in attacco il gioco perde fluidità, mentre cresce sensibilmente la difesa della De Vizia che eleva un muro nell’area. Il parziale per Avellino è di 8-0, arrotondato poi a 16-4, che porta i biancoverdi sul 20-13 al 9’. Nel finale di frazione, la Müller recupera palloni e nel punteggio (20-17).
La Müller resta incollata in apertura della seconda frazione con l’unica tripla di Higgs, al suo primo tiro (24-22), ma poi ricade nel vizio delle palle perse. Ne butta via diverse, in modo banale, per un pizzico di fretta che è, soprattutto, nei due nuovi americani, non ancora ben inseriti nei giochi d’attacco. Avellino risponde sotto canestro dove Grant infila sei punti e porta i suoi al vantaggio di 7 punti (31-24) al 18’. La Müller continua a sciupare. In un contropiede, Rombaldoni va a cercare un improbabile alley-oop che Carroll mette sul ferro, poi Burrough si lascia sfuggire un’altra palla e la tripla di Carraretto all’ultimo secondo del tempo finisce sul ferro (33-28).
All’intervallo, i dati dicono che la differenza sta in una migliore precisione al tiro della De Vizia: 50 per cento contro 40, nonostante Avellino abbia infilato solo una tripla su dieci tentativi, e nelle palle perse: Verona ne conta ben 15 (cinque di Burrough e tre di Higgs), Avellino 11.
La Müller non riesce a cambiare marcia nel secondo tempo. Fa una grande fatica a fare canestro: non trova gli spazi per concludere dall’esterno e sotto canestro subisce la fisicità e tonicità degli avversari. Un doppio palleggio di Rombaldoni, uno 0-4 diviso tra Camata e Burrough, un fallo di Camata in attacco, un intervento tardivo di Romba che dà tre tiri liberi a Stevenson favoriscono l’allungo della De Vizia che va a bersaglio con Grant (dal perimetro e da sotto) sale sino a "più 13" (45-32 al 25’), con un parzialone interrotto da Rombaldoni, ma allungato poi da Geno Carlisle che trova la retina anche da fuori: 50-36 al 27’. Nella Müller va a canestro il solo Burrough, poi una tripla di Higgs rinnova le speranze e nel finale della frazione, i gialloblù rosicchiano qualcosa (57-46).
La Müller lotta su ogni palla, ma lo fa anche la De Vizia che è fisicamente più forte. Un 5-0 firmato da Carroll (tripla) e Ivory riporta Verona a "meno 8". In campo ci sono i "vecchi". Alberti infila il 61-55 a meno 5’30". Ma Pritchett non sbaglia un colpo. Romba non dà seguito a una bomba di Ivory (66-60 a meno 3’30" e Avellino si esalta in contropiede con il rimbalzo difensivo. Ivory ci riporta a "meno 5" con un gioco da tre punti (68-63) a meno 1’30", che poi fa "passi" sotto canestro a 1’03" sul 71-65. Pritchett castiga.
Renzo Puliero
Buon avvio della Müller che difende a zona nei primi minuti della partita ottenendo buoni risultati. La De Vizia fa molta fatica a fare canestro ed i gialloblù con cinque punti consecutivi di Carroll allungano sul 4-9. La difesa della Müller continua ad essere tosta, anche quando passa a uomo, ma in attacco il gioco perde fluidità, mentre cresce sensibilmente la difesa della De Vizia che eleva un muro nell’area. Il parziale per Avellino è di 8-0, arrotondato poi a 16-4, che porta i biancoverdi sul 20-13 al 9’. Nel finale di frazione, la Müller recupera palloni e nel punteggio (20-17).
La Müller resta incollata in apertura della seconda frazione con l’unica tripla di Higgs, al suo primo tiro (24-22), ma poi ricade nel vizio delle palle perse. Ne butta via diverse, in modo banale, per un pizzico di fretta che è, soprattutto, nei due nuovi americani, non ancora ben inseriti nei giochi d’attacco. Avellino risponde sotto canestro dove Grant infila sei punti e porta i suoi al vantaggio di 7 punti (31-24) al 18’. La Müller continua a sciupare. In un contropiede, Rombaldoni va a cercare un improbabile alley-oop che Carroll mette sul ferro, poi Burrough si lascia sfuggire un’altra palla e la tripla di Carraretto all’ultimo secondo del tempo finisce sul ferro (33-28).
All’intervallo, i dati dicono che la differenza sta in una migliore precisione al tiro della De Vizia: 50 per cento contro 40, nonostante Avellino abbia infilato solo una tripla su dieci tentativi, e nelle palle perse: Verona ne conta ben 15 (cinque di Burrough e tre di Higgs), Avellino 11.
La Müller non riesce a cambiare marcia nel secondo tempo. Fa una grande fatica a fare canestro: non trova gli spazi per concludere dall’esterno e sotto canestro subisce la fisicità e tonicità degli avversari. Un doppio palleggio di Rombaldoni, uno 0-4 diviso tra Camata e Burrough, un fallo di Camata in attacco, un intervento tardivo di Romba che dà tre tiri liberi a Stevenson favoriscono l’allungo della De Vizia che va a bersaglio con Grant (dal perimetro e da sotto) sale sino a "più 13" (45-32 al 25’), con un parzialone interrotto da Rombaldoni, ma allungato poi da Geno Carlisle che trova la retina anche da fuori: 50-36 al 27’. Nella Müller va a canestro il solo Burrough, poi una tripla di Higgs rinnova le speranze e nel finale della frazione, i gialloblù rosicchiano qualcosa (57-46).
La Müller lotta su ogni palla, ma lo fa anche la De Vizia che è fisicamente più forte. Un 5-0 firmato da Carroll (tripla) e Ivory riporta Verona a "meno 8". In campo ci sono i "vecchi". Alberti infila il 61-55 a meno 5’30". Ma Pritchett non sbaglia un colpo. Romba non dà seguito a una bomba di Ivory (66-60 a meno 3’30" e Avellino si esalta in contropiede con il rimbalzo difensivo. Ivory ci riporta a "meno 5" con un gioco da tre punti (68-63) a meno 1’30", che poi fa "passi" sotto canestro a 1’03" sul 71-65. Pritchett castiga.
Renzo Puliero