FORTITUDO al PalaDozza, Virtus al PalaMalaguti: ognuna a casa sua per la prima cittadina. I bianconeri per il primo Trofeo Carisbo (riservato ad abbonati e invitati) saranno sul parquet alle 20.15 e avranno di fronte l´Olympiakos per un match di presentazione indubbiamente prestigioso (presentato da Guido Bagatta, fu l´anno del Grande Slam, ma anche dell´addio di Danilovic) dopo la sberla rimediata dalla Benetton, che di certo non ha infervorato il tifo virtussino.
Per parziale consolazione, ieri all´impianto di Casalecchio c´era finalmente Avleev, atteso da Tanjevic come la manna. Ruslan ha confermato che gli andrà benone giocare dove gli ha chiesto il coach. «Ala grande o ala piccola non fa molta differenza. Posso stare vicino a canestro, l´ho già fatto». Avrà un numero impegnativo, su consiglio di Dado Lombardi: il 6 di Manu Ginobili. Al palazzo è passato anche il presidente Madrigali, però senza proferire verbo, ma è chiaro che tutti attendessero nuove su Rigaudeau, anche se il responso ufficiale ci dovrebbe essere solo oggi. Il ginocchio destro del francese era ancora troppo gonfio per una valutazione definitiva, ma il dottor Lelli si è detto, pur moderatamente «ottimista». Il francese è andato a farsi visitare in patria, forse da Saillant, il chirurgo di Ronaldo. L´allarme è tutt´altro che rientrato, ma è chiaro che un recupero rapido non farebbe andare la Virtus sul mercato, che però tiene naturalmente gli occhi aperti. Attruia è a posto, ma non sarebbe sufficiente a tenere l´onda a una squadra che per mille motivi (e sfortune) dritta non riesce ad andare: quindi un elemento di spessore ed esperienza, come i già nominati Naumoski, Allen, Woorlidge, Jofresa. Anche a gettone. Ma ieri è rispuntato il nome di Del Negro (già sondato un mese fa) chiamato dalla Virtus nella notte. Questione di ore: se Rigaudeau dovrà stare out per molto, il nuovo sarà preso in pochi giorni, anche perché i bianconeri col tempo per ora hanno solo grandi debiti.
Rispetto a quelli di Genova quindi Antoine in meno, ma oltre ad Avleev anche Gagneur in più (in zona si era visto solo a Porretta, quasi un mese fa), mentre per un altro teorico regista bianconero, Morlende, ci sono ancora dei dubbi se si andrà a operarlo in artroscopia, oppure se basterà una terapia. Un´altra emergenza da sistemare.
La Skipper invece sarà di scena al PalaDozza alle 20.30, «ospite» della Bignami Progresso Castelmaggiore (biglietti interi 10 euro, ridotti 5), per una serata dedicata all´Aisa, associazione che si dedica della ricerca sull´atassia, e che rappresenta anche la presentazione delle due squadre alla città. Non solo basket, anche il Bologna è vicino all´Aisa: ieri alla presentazione dell´evento in rappresentanza del Bologna c´erano anche Francesco Guidolin e Renato Olive. La Fossa dei Leoni, che sarà presente in massa a questa vernice, ha deciso di donare all´associazione 500 euro dalla cassa comune.
La prima di Pozzecco a Piazza Azzarita è un´opportunità stuzzicante, però non ci sarà, unico forfait, l´ultimo sbarcato, Lubos Barton, che è partito stamattina per Praga con lo scopo di ritirare il visto e documenti utili. Poco male: l´ala ceca sarà visionabile, dal vivo, tra una settimana.
Intanto però prosegue la ricerca dell´ultimo pezzo, alla Fortitudo manca ancora un lungo che completi il reparto: l´alona col tiro dal fuori e mobile. «Abbiamo un budget dal quale non sforeremo - dice Savic - possiamo aspettare anche un mese e mezzo. Non è che siamo drammaticamente scoperti di lunghi. Col tempo potrebbe venire fuori anche qualche nome interessante: ma dovranno accettare le nostre offerte». Trattandosi di un elemento di «raccordo», non un primo violino, la Skipper difficilmente spenderà più di 200.000 dollari.
Francesco Forni
Per parziale consolazione, ieri all´impianto di Casalecchio c´era finalmente Avleev, atteso da Tanjevic come la manna. Ruslan ha confermato che gli andrà benone giocare dove gli ha chiesto il coach. «Ala grande o ala piccola non fa molta differenza. Posso stare vicino a canestro, l´ho già fatto». Avrà un numero impegnativo, su consiglio di Dado Lombardi: il 6 di Manu Ginobili. Al palazzo è passato anche il presidente Madrigali, però senza proferire verbo, ma è chiaro che tutti attendessero nuove su Rigaudeau, anche se il responso ufficiale ci dovrebbe essere solo oggi. Il ginocchio destro del francese era ancora troppo gonfio per una valutazione definitiva, ma il dottor Lelli si è detto, pur moderatamente «ottimista». Il francese è andato a farsi visitare in patria, forse da Saillant, il chirurgo di Ronaldo. L´allarme è tutt´altro che rientrato, ma è chiaro che un recupero rapido non farebbe andare la Virtus sul mercato, che però tiene naturalmente gli occhi aperti. Attruia è a posto, ma non sarebbe sufficiente a tenere l´onda a una squadra che per mille motivi (e sfortune) dritta non riesce ad andare: quindi un elemento di spessore ed esperienza, come i già nominati Naumoski, Allen, Woorlidge, Jofresa. Anche a gettone. Ma ieri è rispuntato il nome di Del Negro (già sondato un mese fa) chiamato dalla Virtus nella notte. Questione di ore: se Rigaudeau dovrà stare out per molto, il nuovo sarà preso in pochi giorni, anche perché i bianconeri col tempo per ora hanno solo grandi debiti.
Rispetto a quelli di Genova quindi Antoine in meno, ma oltre ad Avleev anche Gagneur in più (in zona si era visto solo a Porretta, quasi un mese fa), mentre per un altro teorico regista bianconero, Morlende, ci sono ancora dei dubbi se si andrà a operarlo in artroscopia, oppure se basterà una terapia. Un´altra emergenza da sistemare.
La Skipper invece sarà di scena al PalaDozza alle 20.30, «ospite» della Bignami Progresso Castelmaggiore (biglietti interi 10 euro, ridotti 5), per una serata dedicata all´Aisa, associazione che si dedica della ricerca sull´atassia, e che rappresenta anche la presentazione delle due squadre alla città. Non solo basket, anche il Bologna è vicino all´Aisa: ieri alla presentazione dell´evento in rappresentanza del Bologna c´erano anche Francesco Guidolin e Renato Olive. La Fossa dei Leoni, che sarà presente in massa a questa vernice, ha deciso di donare all´associazione 500 euro dalla cassa comune.
La prima di Pozzecco a Piazza Azzarita è un´opportunità stuzzicante, però non ci sarà, unico forfait, l´ultimo sbarcato, Lubos Barton, che è partito stamattina per Praga con lo scopo di ritirare il visto e documenti utili. Poco male: l´ala ceca sarà visionabile, dal vivo, tra una settimana.
Intanto però prosegue la ricerca dell´ultimo pezzo, alla Fortitudo manca ancora un lungo che completi il reparto: l´alona col tiro dal fuori e mobile. «Abbiamo un budget dal quale non sforeremo - dice Savic - possiamo aspettare anche un mese e mezzo. Non è che siamo drammaticamente scoperti di lunghi. Col tempo potrebbe venire fuori anche qualche nome interessante: ma dovranno accettare le nostre offerte». Trattandosi di un elemento di «raccordo», non un primo violino, la Skipper difficilmente spenderà più di 200.000 dollari.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica