VIRTUS – OLYMPIAKOS 63-67
Virtus: Attruia 4, Bell 12, Avleev 9, Andersen 12, Frosini 14, Belinelli 5, Gagneur 3, Bowdler 1, Miralles, Brkic 3. Ne: Sekularac.
Olympiakos: Harissis 4, Markovic 7, Mrsic 6, Johnson 14, Amanatidis 5, Boudouris 2, De Miguel 10, Nikagbatse 10, Giannouzakos 9. Ne: Mantzanas.
Arbitri: Facchini, Filippini e Sardella.
Note: liberi: Bo 13/26, Ol 14/25. Da due: Bo 19/41, Ol 22/46. Da tre: Bo 4/18, Ol 3/12. Rimbalzi: Bo 44, Ol 40.
Parziali: 5´ 6-7, 10´ 15-15, 15´ 18-20, 20´ 29-25, 25´ 38-29, 30´ 48-46, 35´ 54-56, 40´ 63-67.
Sarà stata anche un´amichevole, ma le indicazioni per Tanjevic non possono di certo essere rosee. Sconfitta a parte, l´ennesima, a 4 giorni dal campionato, servirà del tempo a questa Virtus, apparsa confusionaria e in ritardo di condizione, minata dalle assenze e non certo assistita da grandi umori. Già nel riscaldamento, una piccola contrattura alla gamba destra toglie alla platea il gusto di vedere la prima uscita casalinga di Sekularac. Non c´è Mladen, quindi, ma c´è Avleev, in quintetto con Attruia, che rileva Rigaudeau. E nell´ecatombe, almeno uno spiraglio di luce viene da Villa Toniolo. Il controllo effettuato sul capitano dal dottor Monti ha escluso lesioni ai legamenti del ginocchio destro: due settimane di stop dovrebbero bastare.
La partita. Il russo neo-arrivato segna il primo cesto dopo 5´: gioca da ala piccola, come da verbo Tanjevic, ma l´esperimento è ancora embrionale. E´ tutto l´attacco Virtus a far fatica: Andersen è impreciso sotto i tabelloni, Bell tira molto, ma poco ci prende. Anche l´impatto di Bowdler non è dei migliori: 3 falli in un amen, che richiamano dentro un ottimo Frosini (9 rimbalzi). Di contro, l´approssimativa condizione dell´Olympiakos (in Eurolega, nello stesso girone della Virtus) non contribuisce ad elevare il tasso della serata: gli unici a colpire duro sono Amanatidis e Mrsic. I primi 20´ non rimangono quindi scolpiti nella storia: i giochi farraginosi da entrambe le parti, ma soprattutto le percentuali da austerity (34% Bologna, 32% Pireo) la dicono tutta. Nel terzo quarto la Virtus vola anche a +10, con una bella spinta dei giovani Belinelli e Brkic; ma pure l´Olympiakos ritrova ritmo, e con Johnson prima e Nikagbatse poi, riprende la V in un amen. Nel quarto, i rossi spingono fino al massimo vantaggio (+8 a 2´). La Virtus torna sotto nel finale, ma Belinelli sbaglia a 6´´ il tiro del possibile overtime.
Marco Martelli
Virtus: Attruia 4, Bell 12, Avleev 9, Andersen 12, Frosini 14, Belinelli 5, Gagneur 3, Bowdler 1, Miralles, Brkic 3. Ne: Sekularac.
Olympiakos: Harissis 4, Markovic 7, Mrsic 6, Johnson 14, Amanatidis 5, Boudouris 2, De Miguel 10, Nikagbatse 10, Giannouzakos 9. Ne: Mantzanas.
Arbitri: Facchini, Filippini e Sardella.
Note: liberi: Bo 13/26, Ol 14/25. Da due: Bo 19/41, Ol 22/46. Da tre: Bo 4/18, Ol 3/12. Rimbalzi: Bo 44, Ol 40.
Parziali: 5´ 6-7, 10´ 15-15, 15´ 18-20, 20´ 29-25, 25´ 38-29, 30´ 48-46, 35´ 54-56, 40´ 63-67.
Sarà stata anche un´amichevole, ma le indicazioni per Tanjevic non possono di certo essere rosee. Sconfitta a parte, l´ennesima, a 4 giorni dal campionato, servirà del tempo a questa Virtus, apparsa confusionaria e in ritardo di condizione, minata dalle assenze e non certo assistita da grandi umori. Già nel riscaldamento, una piccola contrattura alla gamba destra toglie alla platea il gusto di vedere la prima uscita casalinga di Sekularac. Non c´è Mladen, quindi, ma c´è Avleev, in quintetto con Attruia, che rileva Rigaudeau. E nell´ecatombe, almeno uno spiraglio di luce viene da Villa Toniolo. Il controllo effettuato sul capitano dal dottor Monti ha escluso lesioni ai legamenti del ginocchio destro: due settimane di stop dovrebbero bastare.
La partita. Il russo neo-arrivato segna il primo cesto dopo 5´: gioca da ala piccola, come da verbo Tanjevic, ma l´esperimento è ancora embrionale. E´ tutto l´attacco Virtus a far fatica: Andersen è impreciso sotto i tabelloni, Bell tira molto, ma poco ci prende. Anche l´impatto di Bowdler non è dei migliori: 3 falli in un amen, che richiamano dentro un ottimo Frosini (9 rimbalzi). Di contro, l´approssimativa condizione dell´Olympiakos (in Eurolega, nello stesso girone della Virtus) non contribuisce ad elevare il tasso della serata: gli unici a colpire duro sono Amanatidis e Mrsic. I primi 20´ non rimangono quindi scolpiti nella storia: i giochi farraginosi da entrambe le parti, ma soprattutto le percentuali da austerity (34% Bologna, 32% Pireo) la dicono tutta. Nel terzo quarto la Virtus vola anche a +10, con una bella spinta dei giovani Belinelli e Brkic; ma pure l´Olympiakos ritrova ritmo, e con Johnson prima e Nikagbatse poi, riprende la V in un amen. Nel quarto, i rossi spingono fino al massimo vantaggio (+8 a 2´). La Virtus torna sotto nel finale, ma Belinelli sbaglia a 6´´ il tiro del possibile overtime.
Marco Martelli
Fonte: La Repubblica