SIENA — «E' inutile nasconderci dietro un dito: siamo proprio nei guai». Sentire Ataman utilizzare queste parole a due soli giorni di distanza dall'inizio del campionato fa un certo effetto. Ma il coach ha ragione: l'ipocrisia, a questo punto non serve a niente.
«L'infortunio di Stefanov è arrivato come un fulmine a ciel sereno — confessa il coach turco — e crea un'ulteriore difficoltà. Fortunatamente, durante il torneo, abbiamo provato molte soluzioni».
Già, la tre giorni al Palasport di viale Sclavo sarebbe dovuta servire per evidenziare, e quindi correggere, i problemi della Montepaschi.
Problema numero uno: la cabina di regia. Ataman ha schierato nel ruolo di play, oltre ovviamente a Scarone, anche Ford, Vukcevic e Berti. Adesso c'è da scegliere chi affiancare a German durante l'assenza di Stefanov. Anche perchè una rotazione a quattro è davvero impensabile.
«Probabilmente il più adatto sarebbe Ford ma non mi sembra proprio il caso di affidargli anche il compito di portare avanti il pallone. Già ha i suoi problemi... Berti ha dimostrato di essere un buon prospetto per il futuro ma deve ancora giocare negli juniores... Credo quindi che toccherà a Vukcevic dare una mano a Scarone».
Problema numero due: la tenuta fisica.
«Nelle prime due partite — spiega Ataman — siamo riusciti a giocare anche piuttosto bene, forse non con tanta organizzazione, ma con la voglia, la qualità ed il dinamismo che sono caratteristiche della squadra. Ma l'ultimo giorno quando ci sono mancate queste peculiarità, la stanchezza si è fatta sentire fin troppo evidentemente. La squadra fisicamente non è ancora pronta. L'unica cosa che mi consola è che le partite di campionato fanno storia a se. Sono gare singole in cui la ricerca del risultato fa spesso dimenticare la stanchezza».
Problema numero tre: l'inserimento di Mirsad Turkcan. Ok, è arrivato da poco. Ma da un giocatore di questa classe e qualità non era lecito aspettarsi qualcosa di più?
«Non è che Mirsad non conosca gli schemi—- ribatte il coach — è che semplicemente non ha avuto la possibilità di provarli. E' arrivato venerdì sera e domenica è sceso in campo. Praticamente non ha mai fatto allenamenti tattici».
Problema numero quattro (ma questo non dipende dalla Mens Sana): tra due giorni inizia la stagione...
«Forse è questo il problema maggiore. E non possiamo neppure pensare che avremo tempo di recuperare perchè alla fine potremmo pagare eventuali sconfitte. Il calendario è difficilissimo, soprattutto in trasferta (Scavolini, Cantù, Fortitudo, Maccabi Tel Aviv) ma noi dobbiamo iniziare a vincere. Come? Con la classe e con il cuore».
Federico Cappelli
«L'infortunio di Stefanov è arrivato come un fulmine a ciel sereno — confessa il coach turco — e crea un'ulteriore difficoltà. Fortunatamente, durante il torneo, abbiamo provato molte soluzioni».
Già, la tre giorni al Palasport di viale Sclavo sarebbe dovuta servire per evidenziare, e quindi correggere, i problemi della Montepaschi.
Problema numero uno: la cabina di regia. Ataman ha schierato nel ruolo di play, oltre ovviamente a Scarone, anche Ford, Vukcevic e Berti. Adesso c'è da scegliere chi affiancare a German durante l'assenza di Stefanov. Anche perchè una rotazione a quattro è davvero impensabile.
«Probabilmente il più adatto sarebbe Ford ma non mi sembra proprio il caso di affidargli anche il compito di portare avanti il pallone. Già ha i suoi problemi... Berti ha dimostrato di essere un buon prospetto per il futuro ma deve ancora giocare negli juniores... Credo quindi che toccherà a Vukcevic dare una mano a Scarone».
Problema numero due: la tenuta fisica.
«Nelle prime due partite — spiega Ataman — siamo riusciti a giocare anche piuttosto bene, forse non con tanta organizzazione, ma con la voglia, la qualità ed il dinamismo che sono caratteristiche della squadra. Ma l'ultimo giorno quando ci sono mancate queste peculiarità, la stanchezza si è fatta sentire fin troppo evidentemente. La squadra fisicamente non è ancora pronta. L'unica cosa che mi consola è che le partite di campionato fanno storia a se. Sono gare singole in cui la ricerca del risultato fa spesso dimenticare la stanchezza».
Problema numero tre: l'inserimento di Mirsad Turkcan. Ok, è arrivato da poco. Ma da un giocatore di questa classe e qualità non era lecito aspettarsi qualcosa di più?
«Non è che Mirsad non conosca gli schemi—- ribatte il coach — è che semplicemente non ha avuto la possibilità di provarli. E' arrivato venerdì sera e domenica è sceso in campo. Praticamente non ha mai fatto allenamenti tattici».
Problema numero quattro (ma questo non dipende dalla Mens Sana): tra due giorni inizia la stagione...
«Forse è questo il problema maggiore. E non possiamo neppure pensare che avremo tempo di recuperare perchè alla fine potremmo pagare eventuali sconfitte. Il calendario è difficilissimo, soprattutto in trasferta (Scavolini, Cantù, Fortitudo, Maccabi Tel Aviv) ma noi dobbiamo iniziare a vincere. Come? Con la classe e con il cuore».
Federico Cappelli