BENETTON TREVISO-OPEL FRANCOFORTE 105-56
BENETTON: Nicola 14 (1/2, 4/5), Edney 9 (4/5, 0/3), Langdon 16 (1/4, 4/5), Pittis 4 (1/2), Marconato 13 (3/5, 1/1), Bulleri 7 (0/1, 1/2), Loncar 6 (3/6), Stojic 13 (5/7, 0/1), Nemeth 3 (0/1, 1/2), Markoishvili 6 (0/1, 2/4), Sereni 1, Garbajosa 13 (3/4, 2/3). All. Messina.
OPEL: Miller 23 (5/12, 4/10), Kasun 2 (1/3, 0/1), Nurberger ne, Garrett 6 (1/6, 1/3), Hennen ne, Matinen 8 (4/5, 0/3), Papic 2 (1/2), Maras 6 (3/7), Fehse ne, Badiane 2 (1/5). All. Herbert.
ARBITRI: Chiari, D'Este, Anesin.
NOTE: spett. 2936. Tiri liberi: Benetton 18/24, Opel 3/6; tiri da due: Benetton 21/39, Opel 16/41; tiri da tre: Benetton 15/26, Opel 5/17. Rimbalzi: Benetton 44, Opel 31. 5 falli: Maras e Papic. Parziali: 31-16, 61-25, 85-41.
Impressionante. Una Benetton con il sacro fuoco dentro, che non si stanca mai di aggredire, soffocare, piantare gli artigli nella carne degli avversari. Okay, l'Opel ieri andava a due cilindri, mancava di tre giocatori importanti, tra cui Fehse, che è lì in prestito, ma aveva pur sempre perso a Trieste solo all'ultimo tiro. Quello che va sottolineato è che la mano di Messina (lui però si schermisce, sorridendo) si vede già. La difesa è uno spettacolo per intenditori: raddoppi, aiuti, vanno tutti a rimbalzo, sopra di 40 c'era ancora voglia di sprigionare intensità. E chiaramente con una difesa del genere l'attacco è quasi tutto un contropiede. Ecco la vera novità di quest'anno, la differenza con il passato: a settembre c'è una difesa come quella ammirata nei playoff. Che possa tenere un'intera stagione si vedrà, intanto è importante che la mentalità «messiniana» sia sempre più capita e recepita, il resto verrà da sé.
Raccontare qualcosa di interessante sulla gara di ieri è esercizio quanto mai difficile, tanto è stato un monologo biancoverde. C'è Stojic in quintetto con Nicola (Garbajosa ha bisogno di reintegrarsi con calma) ed è SuperMario l'altro particolare degno di nota: Nachbar era leggiadro, Stojic è un diesel. Due spalle così, gambe solide, zero timore di entrare sottocanestro. Sa che questo deve essere il suo anno, ce la sta mettendo tutta. Marcellino apre il fuoco con due bombe di fila (la prima con dedica alla curva sud), poi ne mette una pure Langdon e sembra già di vedere il tirassegno made in D'Antoni. 13-4 al 2'30" e Nicola prende cinque rimbalzi nel primo quarto (potenza degli insegnamenti di Ettore?...), l'Opel fa la figura degli sparring partner che giocano contro gli Harlem, proprio non la vede mai (94-3 la valutazione a metà gara), viene travolto sistematicamente, nel secondo periodo ci impiega 6' prima di trovare il canestro. +40 al 16', Marconato da tre per il 61-25, dopo nemmeno 28' è 81-32. Per la cronaca: i 100 punti sono di Markoishvikli, il +52 (39') di Sereni. La gente si è divertita ed è tornata a casa soddisfatta, da domenica contro l'Avellino si fa sul serio.
Silvano Focarelli
BENETTON: Nicola 14 (1/2, 4/5), Edney 9 (4/5, 0/3), Langdon 16 (1/4, 4/5), Pittis 4 (1/2), Marconato 13 (3/5, 1/1), Bulleri 7 (0/1, 1/2), Loncar 6 (3/6), Stojic 13 (5/7, 0/1), Nemeth 3 (0/1, 1/2), Markoishvili 6 (0/1, 2/4), Sereni 1, Garbajosa 13 (3/4, 2/3). All. Messina.
OPEL: Miller 23 (5/12, 4/10), Kasun 2 (1/3, 0/1), Nurberger ne, Garrett 6 (1/6, 1/3), Hennen ne, Matinen 8 (4/5, 0/3), Papic 2 (1/2), Maras 6 (3/7), Fehse ne, Badiane 2 (1/5). All. Herbert.
ARBITRI: Chiari, D'Este, Anesin.
NOTE: spett. 2936. Tiri liberi: Benetton 18/24, Opel 3/6; tiri da due: Benetton 21/39, Opel 16/41; tiri da tre: Benetton 15/26, Opel 5/17. Rimbalzi: Benetton 44, Opel 31. 5 falli: Maras e Papic. Parziali: 31-16, 61-25, 85-41.
Impressionante. Una Benetton con il sacro fuoco dentro, che non si stanca mai di aggredire, soffocare, piantare gli artigli nella carne degli avversari. Okay, l'Opel ieri andava a due cilindri, mancava di tre giocatori importanti, tra cui Fehse, che è lì in prestito, ma aveva pur sempre perso a Trieste solo all'ultimo tiro. Quello che va sottolineato è che la mano di Messina (lui però si schermisce, sorridendo) si vede già. La difesa è uno spettacolo per intenditori: raddoppi, aiuti, vanno tutti a rimbalzo, sopra di 40 c'era ancora voglia di sprigionare intensità. E chiaramente con una difesa del genere l'attacco è quasi tutto un contropiede. Ecco la vera novità di quest'anno, la differenza con il passato: a settembre c'è una difesa come quella ammirata nei playoff. Che possa tenere un'intera stagione si vedrà, intanto è importante che la mentalità «messiniana» sia sempre più capita e recepita, il resto verrà da sé.
Raccontare qualcosa di interessante sulla gara di ieri è esercizio quanto mai difficile, tanto è stato un monologo biancoverde. C'è Stojic in quintetto con Nicola (Garbajosa ha bisogno di reintegrarsi con calma) ed è SuperMario l'altro particolare degno di nota: Nachbar era leggiadro, Stojic è un diesel. Due spalle così, gambe solide, zero timore di entrare sottocanestro. Sa che questo deve essere il suo anno, ce la sta mettendo tutta. Marcellino apre il fuoco con due bombe di fila (la prima con dedica alla curva sud), poi ne mette una pure Langdon e sembra già di vedere il tirassegno made in D'Antoni. 13-4 al 2'30" e Nicola prende cinque rimbalzi nel primo quarto (potenza degli insegnamenti di Ettore?...), l'Opel fa la figura degli sparring partner che giocano contro gli Harlem, proprio non la vede mai (94-3 la valutazione a metà gara), viene travolto sistematicamente, nel secondo periodo ci impiega 6' prima di trovare il canestro. +40 al 16', Marconato da tre per il 61-25, dopo nemmeno 28' è 81-32. Per la cronaca: i 100 punti sono di Markoishvikli, il +52 (39') di Sereni. La gente si è divertita ed è tornata a casa soddisfatta, da domenica contro l'Avellino si fa sul serio.
Silvano Focarelli