VARESE e Milano facevano sempre paura: adesso sono due gradini da saltare, come gli altri. E se non fosse per il momento così, Skipper e Kinder questa sera (20.30, la Virtus su RaiSportSat) sarebbero pronosticate a una passeggiata.
Ma quattro gare nei prossimi otto giorni e gli alti e bassi recenti portano a un solo imperativo: incamerare punti.
Dopo il rinforzino di Faenza, la Skipper deve continuare la cura ricostituente, dovendosi privare però di Pilutti, che adesso starà ai box per 15 giorni. Aveva tenuto duro aspettando il rientro di Basile e adesso che il play è tornato lui deve sistemarsi il ginocchio dolorante. In dubbio invece Meneghin, che ieri si è presentato al PalaDozza sfebbrato, ma bianco come un cencio, debilitato. Stamattina verrà presa una decisione intorno a un suo eventuale schieramento: questa è una delle gare più sentite in assoluto da Andrea. Il gioco con Imola non c´è stato, ma la voglia di rimettere la testa fuori dall´acqua sì: Savic non è sereno, però cerca di indicare la strada. «In Eurolega il miracolo lo vedo difficilissimo, in campionato invece siamo in vantaggio di due punti e la Benetton dovrà venire a Bologna. Potremo giocare bene o male, ma almeno siamo usciti da quel letargo tremendo che ci ha visto partire sempre e comunque da -20. In un mese contiamo di tornare al ritmo ideale per metterci alle spalle il momento. L´atteggiamento deve cambiare. Anche di queste cose ho parlato con Seragnoli dopo la sconfitta con la Virtus: il patron ha incontrato tutta la squadra».
Con Varese è spesso stata una sfida tosta, a volte davvero esaltante, ma stavolta bisognerà andare al sodo. Non ci sarà il Poz, uno che ha sempre fatto spettacolo e speso buone partite e la squadra viaggia da tempo nel limbo, durante una stagione abbastanza insipida. Ma il pensiero ai play-off ce lo fa ancora e ha in Paolo Conti, promessa per un decennio, forse l´uomo più pericoloso: se la vedrà molte volte con Fucka.
La Kinder è partita questa mattina per Milano, dove affronterà un´Adecco in chiaro affanno e con una prevedibile voglia di allontanare Imola. L´unico in dubbio Marko Jaric, «stampato» da una botta del solito Nicola al bicipite femorale: dovrebbe esserci. La sconfitta con la Benetton dopo le cavalcate vincenti ha lasciato strascichi? Ginobili, quello del gol mancato, è l´uomo giusto per dirlo. «Di errori ne abbiamo fatti, ma l´atteggiamento non è stato quello di Pesaro o Fabriano. Abbiamo perso una chance ottima per correre alla caccia del vertice assoluto: ora anche il secondo posto è lontano. Peccato, ma non c´è scritto da nessuna parte che se non si arriva nelle prime due è impossibile vincere lo scudetto». E il passi c´era? «Potevano fischiarlo o no. Vedendo l´azione a velocità regolare sembra di no, alla moviola invece sì. Ma conta poco». L´Adecco di Bullock sembra leggerina. «Per noi quest´anno, e i fatti sono lì a dimostrarlo, nessuna trasferta è comoda. E magari Bullock potrebbe farne anche 30: ma conteranno poco se saremo in grado di bloccare gli altri quattro che giocano con lui».
Francesco Forni
Ma quattro gare nei prossimi otto giorni e gli alti e bassi recenti portano a un solo imperativo: incamerare punti.
Dopo il rinforzino di Faenza, la Skipper deve continuare la cura ricostituente, dovendosi privare però di Pilutti, che adesso starà ai box per 15 giorni. Aveva tenuto duro aspettando il rientro di Basile e adesso che il play è tornato lui deve sistemarsi il ginocchio dolorante. In dubbio invece Meneghin, che ieri si è presentato al PalaDozza sfebbrato, ma bianco come un cencio, debilitato. Stamattina verrà presa una decisione intorno a un suo eventuale schieramento: questa è una delle gare più sentite in assoluto da Andrea. Il gioco con Imola non c´è stato, ma la voglia di rimettere la testa fuori dall´acqua sì: Savic non è sereno, però cerca di indicare la strada. «In Eurolega il miracolo lo vedo difficilissimo, in campionato invece siamo in vantaggio di due punti e la Benetton dovrà venire a Bologna. Potremo giocare bene o male, ma almeno siamo usciti da quel letargo tremendo che ci ha visto partire sempre e comunque da -20. In un mese contiamo di tornare al ritmo ideale per metterci alle spalle il momento. L´atteggiamento deve cambiare. Anche di queste cose ho parlato con Seragnoli dopo la sconfitta con la Virtus: il patron ha incontrato tutta la squadra».
Con Varese è spesso stata una sfida tosta, a volte davvero esaltante, ma stavolta bisognerà andare al sodo. Non ci sarà il Poz, uno che ha sempre fatto spettacolo e speso buone partite e la squadra viaggia da tempo nel limbo, durante una stagione abbastanza insipida. Ma il pensiero ai play-off ce lo fa ancora e ha in Paolo Conti, promessa per un decennio, forse l´uomo più pericoloso: se la vedrà molte volte con Fucka.
La Kinder è partita questa mattina per Milano, dove affronterà un´Adecco in chiaro affanno e con una prevedibile voglia di allontanare Imola. L´unico in dubbio Marko Jaric, «stampato» da una botta del solito Nicola al bicipite femorale: dovrebbe esserci. La sconfitta con la Benetton dopo le cavalcate vincenti ha lasciato strascichi? Ginobili, quello del gol mancato, è l´uomo giusto per dirlo. «Di errori ne abbiamo fatti, ma l´atteggiamento non è stato quello di Pesaro o Fabriano. Abbiamo perso una chance ottima per correre alla caccia del vertice assoluto: ora anche il secondo posto è lontano. Peccato, ma non c´è scritto da nessuna parte che se non si arriva nelle prime due è impossibile vincere lo scudetto». E il passi c´era? «Potevano fischiarlo o no. Vedendo l´azione a velocità regolare sembra di no, alla moviola invece sì. Ma conta poco». L´Adecco di Bullock sembra leggerina. «Per noi quest´anno, e i fatti sono lì a dimostrarlo, nessuna trasferta è comoda. E magari Bullock potrebbe farne anche 30: ma conteranno poco se saremo in grado di bloccare gli altri quattro che giocano con lui».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica