FABRIANO — Non la Kinder, non la Scavolini, non il calendario dai ritmi impossibili con quattro partite in otto giorni anche nella settimana pasquale (scelta, detto per inciso, difficile da concepire…) poteva fermare questo Fabriano Banca Marche delle meraviglie. Solo la malasorte ha deciso metterci lo zampino e frenare gli entusiasmi di tutto l'ambiente biancazzurro, galvanizzato per il periodo d'oro (quattro vittorie nelle ultime cinque partite) di una squadra ormai capace di qualsiasi impresa. Ma proprio perché Lasi è costretto a contare i feriti e a proporre una truppa più che mai rabberciata, stasera (PalaIndesit ore 20,30, arbitri Borroni e Tullio) il match con il fanalino di coda Fillattice Imola diventa tutt'altro che una formaluità.
Fuori due. Chandler Thompson giocherà, Bonsignori e Washington, a meno di clamorosi colpi di scena, no. Il primo ha dovuto lavorare a scartamento ridotto nelle sedute di Pasquetta, ma alla fine timbrerà ugualmente il cartellino, malgrado il risentimento alla schiena che lo ha costretto a chiudere a metà partita la trionfale «passerella» del derby con i pesaresi. Fuori, invece, Bonsignori, la cui caviglia potrebbe costringerlo a saltare anche la partita di giovedì a Cantù e Washington (guaio muscolare alla coscia), per il quale si attende con ansia la diagnosi definitiva sui tempi di recupero (si spera non superiori ai dieci giorni), dopo l'ecografia a cui si è sottoposto ieri mattina. Si torna a vociferare di una possibile riapertura del mercato per un rinforzo in tempi stettissimi sotto canestro, anche se il presidente Claudio Biondi morde il freno e conferma la sua preferenza per lo «status quo», per non rischiare di intaccare gli eccellenti equilibri di squadra.
Pivot bonsai. «Non piangiamoci addosso e rimbocchiamoci le maniche», è, invece, il messaggio di decisa risposta alla jella spedito da coach Maurizio Lasi. «Dispiace a tutti questa condizione di emergenza in un periodo di grande forma della squadra, però dovremo fare il modo di 'adeguarci'. Sì, avremo in organico… pivot bonsai, perché oltre a Meeks e Semprini, là sotto le alternativa sono rappresentate da Ferroni e l'acciaccato Chandler Thompson di fronte a rivali temibili quali Gray e Harper Williams, già molto vivaci all'andata. Sarà proprio dura contro un avversario che ha grande bisogno di punti e che lotta sempre con assoluto ardore come avvenuto sabato nella sconfitta in volata con la capolista Skipper. Ecco perché siamo tutti convinti che servirà un'altra prestazione di notevole livello per centrare due punti preziosi in prospettiva play-off».
Riecco «Lasallino». «Tutti conosciamo il valore di La Salle, ma certo è che stavolta ci avrebbe fatto più comodo con… una trentina di centimetri in più, visti i problemi sotto canestro». Coach Lasi accoglie con una battuta il ritorno tra i dieci dell'altro Thompson, che un mese dopo la distorsione al ginocchio, è pronto a riassaggiare il campo. Ci sarà probabilmente bisogno anche di lui per rivaleggiare contro un backcourt imolese divenuto particolarmente temibile da quando è stato inserito l'australiano Heal (tiratore mortifero) e il play Respert si è messo alle spalle l'infortunio, rientrando nei ranghi della formazione dell'ex jesino Mazzon.
Alessandro Di Marco
Fuori due. Chandler Thompson giocherà, Bonsignori e Washington, a meno di clamorosi colpi di scena, no. Il primo ha dovuto lavorare a scartamento ridotto nelle sedute di Pasquetta, ma alla fine timbrerà ugualmente il cartellino, malgrado il risentimento alla schiena che lo ha costretto a chiudere a metà partita la trionfale «passerella» del derby con i pesaresi. Fuori, invece, Bonsignori, la cui caviglia potrebbe costringerlo a saltare anche la partita di giovedì a Cantù e Washington (guaio muscolare alla coscia), per il quale si attende con ansia la diagnosi definitiva sui tempi di recupero (si spera non superiori ai dieci giorni), dopo l'ecografia a cui si è sottoposto ieri mattina. Si torna a vociferare di una possibile riapertura del mercato per un rinforzo in tempi stettissimi sotto canestro, anche se il presidente Claudio Biondi morde il freno e conferma la sua preferenza per lo «status quo», per non rischiare di intaccare gli eccellenti equilibri di squadra.
Pivot bonsai. «Non piangiamoci addosso e rimbocchiamoci le maniche», è, invece, il messaggio di decisa risposta alla jella spedito da coach Maurizio Lasi. «Dispiace a tutti questa condizione di emergenza in un periodo di grande forma della squadra, però dovremo fare il modo di 'adeguarci'. Sì, avremo in organico… pivot bonsai, perché oltre a Meeks e Semprini, là sotto le alternativa sono rappresentate da Ferroni e l'acciaccato Chandler Thompson di fronte a rivali temibili quali Gray e Harper Williams, già molto vivaci all'andata. Sarà proprio dura contro un avversario che ha grande bisogno di punti e che lotta sempre con assoluto ardore come avvenuto sabato nella sconfitta in volata con la capolista Skipper. Ecco perché siamo tutti convinti che servirà un'altra prestazione di notevole livello per centrare due punti preziosi in prospettiva play-off».
Riecco «Lasallino». «Tutti conosciamo il valore di La Salle, ma certo è che stavolta ci avrebbe fatto più comodo con… una trentina di centimetri in più, visti i problemi sotto canestro». Coach Lasi accoglie con una battuta il ritorno tra i dieci dell'altro Thompson, che un mese dopo la distorsione al ginocchio, è pronto a riassaggiare il campo. Ci sarà probabilmente bisogno anche di lui per rivaleggiare contro un backcourt imolese divenuto particolarmente temibile da quando è stato inserito l'australiano Heal (tiratore mortifero) e il play Respert si è messo alle spalle l'infortunio, rientrando nei ranghi della formazione dell'ex jesino Mazzon.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino