ROSETO – Il Roseto Basket Town ha ingaggiato Marko Milic, roccioso esterno sloveno classe 1977, alto 198 cm, che lo scorso anno ha militato nella Skipper Bologna, giocando 20 minuti e segnando 9,4 punti di media e che, nelle passate stagioni, è stato anche in NBA (Philadelphia e Phoenix) e al Real Madrid. Con Milic, che fa seguito alla firma di Federico Pieri, finisce l’opera di “rifondazione” voluta da Enzo Amadio, che, in 48 ore, ha calato sul parquet un poker di nuovi acquisti (Radosevic, Davis, Pieri, Milic) per dare consistenza alle aspirazioni che rischiavano di naufragare ancor prima dell’inizio del campionato. L’Euro è stata quindi rifatta daccapo, per la gioia dei tifosi e per la tranquillità di Coach Phil Melillo, che adesso dovrà, in corsa, lavorare duro per dare un’identità alla sua nuova squadra, che aspetterà il rientro di Rodney Monroe senza troppi patemi d’animo. Milic è arrivato ieri in un palasport in fermento, visto che la voce di un importante nuovo arrivo era stata diffusa in città fin dalla mattinata. Quando l’addetto stampa della società, Franco Francia, ha presentato il giocatore, già in completo griffato Euro con la canottiera numero 11, applausi fragorosi e tanti sorrisi dei rosetani, quasi a sottolineare lo scampato pericolo di un campionato che si preannunciava, solo due giorni prima, pieno di fantasmi. Milic ha trotterellato un po’ per la gioia dei suoi nuovi tifosi, per poi concedersi ai microfoni dei mass media. Non sono un cannoniere – ha detto lo sloveno - ma un giocatore che difende duro e mette il suo atletismo al servizio della squadra. Venire a Roseto mi rende felice, anche perché ricordo lo splendido clima che ho trovato lo scorso anno, quando sono venuto con la Fortitudo a giocare. Conosco molti dei miei nuovi compagni di squadra e credo che lavoreremo bene insieme. Di Phil Melillo so che è un coach esigente e che lavora molto sulla difesa: vedremo di accontentarlo. Milic si presenta così, anche se per lui parlano le fragorose schiacciate e i canestri in avvicinamento, oltre che alla difesa durissima che può mettere in campo contro qualsiasi avversario. Figlio di un lanciatore del peso e di una discobola, l’esterno sloveno rappresenta l’addizionale atletica al “Roseto 2” voluto da Amadio per ben figurare sia in Campionato sia in Uleb Cup. Oggi, la squadra sulla quale si accinge a lavorare Phil Melillo prevede in cabina di regia Rannikko, Ruggiero e Pieri, utile anche in posizione di guardia, soprattutto in fase difensiva. Guardia titolare dovrebbe essere Radosevic, con Maresca cambio naturale e Moltedo e Milic a giocarsi il posto di ala piccola, sapendo che Moltedo può spendersi da guardia e che Milic può giocare addirittura nei tre ruoli esterni. Sotto le plance ci saranno Fajardo, Sartori (impiegabile anche come ala piccola), Callahan e il nuovo Davis. Si riparte
Luca Maggitti
Luca Maggitti
