ROSETO. Quarantotto ore sono poche, ma sono state sufficienti al patron dell'Euro Roseto basket, Enzo Amadio, per mettere a segno quattro acquisti capaci di cambiare radicalmente il volto della squadra che domenica farà il suo esordio casalingo nel campionato di A1 maschile contro Milano e, soprattutto, di restituire fiducia ed entusiasmo al popolo rosetano. Dopo Miroslav Radosevic, Benjamin Davis e Federico Pieri - i cui ingaggi erano stati annunciati dalla società nella giornata di mercoledì - ieri si è levato il sipario sull'acquisto forse più importante fin qui messo a segno dalla triade Amadio-Bianchini-Cosmelli: Marko Milic. Un acquisto che rende ancora più competitivo l'Euro Roseto. Sloveno, 25 anni, un fisico roccioso (198 cm. per 102 kg.) nobilitato da muscoli straordinariamente elastici, Milic è un giocatore che se avesse nel suo repertorio anche il tiro da fuori giocherebbe nella NBA.
Ciò nonostante nella NBA ci ha giocato (a Phoenix prima e a Philadelphia poi) nella stagione 97/98, quando aveva appena 20 anni e alle spalle un paio di stagioni da protagonista nell'Olimpia Ljubljana, e ancora nel '99 in pieno lockout ancora nei Suns, con un breve intermezzo in Turchia al Fenerbahce Istanbul (7 partite alla media di 13,1 punti). Dopo un'altra stagione a casa sua nell'Olimpia, nella stagione 2000/01 Milic viene chiamato al Real Madrid da Sergio Scariolo, e conferma i suoi progressi facendo registrare cifre interessanti (8,5 punti/partita in campionato e 9,4 in Eurolega). Il resto è storia recente con l'approdo, nella passata stagione, alla Skipper Bologna in cui, tuttavia, ha probabilmente rappresentato il giocatore giusto nel posto sbagliato, almeno in quel frangente. Così dopo una stagione altalenante (10,1 punti/partita in campionato con il 58,6% da 2 e 9,3 in Eurolega), Milic si ritrova sul mercato conteso tra Spagna e Grecia. Decisivo è stato l'interessamento del Roseto, probabilmente anche per il fatto che il giocatore vuole dimostrare il suo effettivo valore in Italia: «Sono felicissimo di aver portato a Roseto un giocatore che non solo io ritengo super, ma che ha un nutrito e referenziato numero di estimatori», ha detto raggiante il presidente Enzo Amadio.
Più esplicito è stato il commento del vice, Valerio Bianchini: «E' giusto entusiasmarsi per l'ingaggio di un giocatore come Milic perché si tratta di un atleta dal talento fisico straordinario, devastante in campo aperto, con una tecnica nell'uno contro uno fantastica e che ha nel tiro da fuori l'unico limite. Credo che Milic abbia ancora ampi margini di miglioramento e che Roseto possa essere una tappa decisiva per la sua consacrazione».
E Milic, che impressione ha ricavato dal suo primo allenamento rosetano? «Ricordavo l'entusiasmo di Roseto», ha detto visibilmente soddisfatto mentre il coach Melillo cercava di strapparlo ai giornalisti per "iniziarlo" alla sua cura, «e sono felice di averlo ritrovato oggi alla presentazione (sugli spalti c'erano circa 400 tifosi, ndc). Ho una gran voglia di iniziare questa nuova avventura. Se mi considero un buon difensore? Certo, ma spero che non mi abbiano preso solo per quello».
Per la gara contro Milano il coach Melillo potrà fare affidamento sul nuovo acquisto così come di Pieri, mentre Radosevic e Davis arriveranno questa mattina a Roma e la loro presenza in campo dipenderà dal fatto se si riuscirà o meno a tesserarli entro le ore 12: «Sono molto soddisfatto del gran lavoro fatto dal nostro presidente», ha detto Melillo, «ora cercheremo di recuperare il tempo perduto non certo per colpe nostre».
Giorgio Pomponi
Ciò nonostante nella NBA ci ha giocato (a Phoenix prima e a Philadelphia poi) nella stagione 97/98, quando aveva appena 20 anni e alle spalle un paio di stagioni da protagonista nell'Olimpia Ljubljana, e ancora nel '99 in pieno lockout ancora nei Suns, con un breve intermezzo in Turchia al Fenerbahce Istanbul (7 partite alla media di 13,1 punti). Dopo un'altra stagione a casa sua nell'Olimpia, nella stagione 2000/01 Milic viene chiamato al Real Madrid da Sergio Scariolo, e conferma i suoi progressi facendo registrare cifre interessanti (8,5 punti/partita in campionato e 9,4 in Eurolega). Il resto è storia recente con l'approdo, nella passata stagione, alla Skipper Bologna in cui, tuttavia, ha probabilmente rappresentato il giocatore giusto nel posto sbagliato, almeno in quel frangente. Così dopo una stagione altalenante (10,1 punti/partita in campionato con il 58,6% da 2 e 9,3 in Eurolega), Milic si ritrova sul mercato conteso tra Spagna e Grecia. Decisivo è stato l'interessamento del Roseto, probabilmente anche per il fatto che il giocatore vuole dimostrare il suo effettivo valore in Italia: «Sono felicissimo di aver portato a Roseto un giocatore che non solo io ritengo super, ma che ha un nutrito e referenziato numero di estimatori», ha detto raggiante il presidente Enzo Amadio.
Più esplicito è stato il commento del vice, Valerio Bianchini: «E' giusto entusiasmarsi per l'ingaggio di un giocatore come Milic perché si tratta di un atleta dal talento fisico straordinario, devastante in campo aperto, con una tecnica nell'uno contro uno fantastica e che ha nel tiro da fuori l'unico limite. Credo che Milic abbia ancora ampi margini di miglioramento e che Roseto possa essere una tappa decisiva per la sua consacrazione».
E Milic, che impressione ha ricavato dal suo primo allenamento rosetano? «Ricordavo l'entusiasmo di Roseto», ha detto visibilmente soddisfatto mentre il coach Melillo cercava di strapparlo ai giornalisti per "iniziarlo" alla sua cura, «e sono felice di averlo ritrovato oggi alla presentazione (sugli spalti c'erano circa 400 tifosi, ndc). Ho una gran voglia di iniziare questa nuova avventura. Se mi considero un buon difensore? Certo, ma spero che non mi abbiano preso solo per quello».
Per la gara contro Milano il coach Melillo potrà fare affidamento sul nuovo acquisto così come di Pieri, mentre Radosevic e Davis arriveranno questa mattina a Roma e la loro presenza in campo dipenderà dal fatto se si riuscirà o meno a tesserarli entro le ore 12: «Sono molto soddisfatto del gran lavoro fatto dal nostro presidente», ha detto Melillo, «ora cercheremo di recuperare il tempo perduto non certo per colpe nostre».
Giorgio Pomponi