Dopo quattro mesi passati a far da “apprendista stregone”, Gregor Beugnot sta per iniziare la sua seconda stagione in serie A e, ormai a buon diritto, può sedersi al tavolo del campionato con tutti gli altri “maghi”. Le domande che abbiamo preparato servono ad inquadrare il “Beugnot pensiero” al vigilia del torneo nazionale numero 81.
-Che effetti avranno, a suo giudizio, le nuove norme che regolamentano l’afflusso di giocatori stranieri e lo sbandierato ridimensionamento operato dalle bolognesi ?
-Mi sembra che il nuovo regolamento abbia spinto tutte le squadre verso scelte più oculate e attente. Con le scelte dei giocatori stranieri adesso non si può più scherzare e, per fortuna, per effetto del norma, non vedremo più il via-vai della passata stagione. In merito al ridimensionamento del budget, se veramente c’è stato e se veramente verrà portato avanti con coerenza, dico che, in ogni caso, per almeno dieci club di serie A, la quota da raggiungere resta troppo elevata. Insomma, le due bolognesi, ma anche Treviso e Siena, viaggiano su cifre nemmeno immaginabili per le altre. Tuttavia, mi pare di poter dire che la sensazione di “poter partecipare” ha reso il campionato italiano più equilibrato e competitivo. Il livello medio si è alzato e in giro vedo formazioni con meno stelle, ma meglio assemblate e più pronte a dare battaglia. La distanza dal vertice, rispetto agli scorsi, si è un po’ ridotta, ma anche perché il vertice è sceso di un gradino, uno solo però, verso il basso.
-A bocce ancora ferme, dove si sente di collacare la sua Metis, senza Pozzecco e con un Meneghin in più ?
-Il nostro obiettivo sono i playoff e, in tutta sincerità mi sento di collocare la squadra ampiamente dentro questo traguardo. Il gruppo però ha le potenzialità per fare buone cose ed è chiaro che il dodicesimo posto, anch’esso garanzia di playoff, ai miei occhi non verrebbe considerato un buon risultato. Penso che una posizione tra il sesto e l’ottavo potrebbe essere una “misura” buona per la mia squadra. Lavoriamo per quello…
Dal mio punto di vista ritengo che questione Poz-Menego vada posta in termini differenti. Rispondo dicendo che Pozzecco e Meneghin sono entrambi grandi giocatori, ma con caratteristiche estremamente diverse. Non è quindi possibile fare paragoni, ma spero che Andrea possa essere utile alla Metis tanto quanto Gianmarco. Anzi, di più.
- Quali formazioni e quali giocatori hanno destato la sua attenzione nella fase precampionato ? Quale potrebbe essere la squadra sorpresa ?
In prestagione ho visto poche squadre, impossibile dare un giudizio in merito. Per quanto riguarda la squadra sorpresa spero proprio possa essere la Metis.
- A chi va assegnata la “pole position” ?
Sicuramente a Treviso, ma Siena è lì, a pochissimi centimetri.
Massimo Turconi
-Che effetti avranno, a suo giudizio, le nuove norme che regolamentano l’afflusso di giocatori stranieri e lo sbandierato ridimensionamento operato dalle bolognesi ?
-Mi sembra che il nuovo regolamento abbia spinto tutte le squadre verso scelte più oculate e attente. Con le scelte dei giocatori stranieri adesso non si può più scherzare e, per fortuna, per effetto del norma, non vedremo più il via-vai della passata stagione. In merito al ridimensionamento del budget, se veramente c’è stato e se veramente verrà portato avanti con coerenza, dico che, in ogni caso, per almeno dieci club di serie A, la quota da raggiungere resta troppo elevata. Insomma, le due bolognesi, ma anche Treviso e Siena, viaggiano su cifre nemmeno immaginabili per le altre. Tuttavia, mi pare di poter dire che la sensazione di “poter partecipare” ha reso il campionato italiano più equilibrato e competitivo. Il livello medio si è alzato e in giro vedo formazioni con meno stelle, ma meglio assemblate e più pronte a dare battaglia. La distanza dal vertice, rispetto agli scorsi, si è un po’ ridotta, ma anche perché il vertice è sceso di un gradino, uno solo però, verso il basso.
-A bocce ancora ferme, dove si sente di collacare la sua Metis, senza Pozzecco e con un Meneghin in più ?
-Il nostro obiettivo sono i playoff e, in tutta sincerità mi sento di collocare la squadra ampiamente dentro questo traguardo. Il gruppo però ha le potenzialità per fare buone cose ed è chiaro che il dodicesimo posto, anch’esso garanzia di playoff, ai miei occhi non verrebbe considerato un buon risultato. Penso che una posizione tra il sesto e l’ottavo potrebbe essere una “misura” buona per la mia squadra. Lavoriamo per quello…
Dal mio punto di vista ritengo che questione Poz-Menego vada posta in termini differenti. Rispondo dicendo che Pozzecco e Meneghin sono entrambi grandi giocatori, ma con caratteristiche estremamente diverse. Non è quindi possibile fare paragoni, ma spero che Andrea possa essere utile alla Metis tanto quanto Gianmarco. Anzi, di più.
- Quali formazioni e quali giocatori hanno destato la sua attenzione nella fase precampionato ? Quale potrebbe essere la squadra sorpresa ?
In prestagione ho visto poche squadre, impossibile dare un giudizio in merito. Per quanto riguarda la squadra sorpresa spero proprio possa essere la Metis.
- A chi va assegnata la “pole position” ?
Sicuramente a Treviso, ma Siena è lì, a pochissimi centimetri.
Massimo Turconi