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Trieste scopre la rivoluzionata Fortitudo

Basile: «Meno prevedibili, più pericolosi»

A Trieste senza Lubos Barton e Tomas Van den Spiegel. Ma se sul belga, reduce da un anno di inattività forzata, per l'infortunio patito all'inizio del campionato scorso, saranno determinanti le decisioni assunte dalla Skipper, per il ceco la situazione è più complessa. Lubos si trova nella sua città natale, a Ceskà Lìpa, a un'ora e mezza da Praga. Per ottenere il permesso di soggiorno (per “lavoro subordinato-sport”) Barton ha bisogno del visto che solo l'ambasciata italiana (di Praga) gli può rilasciare. La prima risposta ottenuta dal giocatore (pare ci sia un solo impiegato) è che per il visto occorrono tre mesi di tempo. Come dire che, in ottemperanza alle nuove disposizioni riproposte dal Coni, Lubos potrebbe giocare a Natale, quando metà campionato se ne sarà già andato. La seconda replica ha rimandato il giocatore a un colloquio fissato per il 2 ottobre. La terza (e speriamo definitiva) lascia ipotizzare che in settimana Lubos possa ottenere il visto per poi avere il permesso di soggiorno e mettersi a disposizione, finalmente, di Boniciolli. Con il “danno” di sole tre partite saltate (vedremo).
Intanto i vice campioni d'Italia della Skipper ripartono da Trieste (palla a due alle 18,15), la città di Boniciolli e Pozzecco. E proprio il Poz rende omaggio al suo capitano sottolineando come questa sia la Fortitudo di Basile (nella foto in azione durante l'amichevole col Bignami). Ma lui, capitan Basile, come la vede? Gianluca, come suo costume, sceglie il profilo basso, quasi anonimo.
«Progetti? Inutile farne adesso. Come parlare di finali o chissà che cosa. Le finali si giocano quando fa caldo, molto caldo. E noi stiamo per entrare in autunno. Arriverà freddo, molto freddo».
Gioca e scherza, Baso, che poi aggiunge: «Siamo cambiati – sottolinea – perché non abbiamo più i 20 punti a gara che ci assicurava Fucka. Ma siamo anche meno prevedibili, più pericolosi dall'arco e con maggiori soluzioni d'attacco».
Ma Baso è un play o una guardia? «Al ruolo di play, dopo quattro stagioni vissute in un certo modo – racconta – mi ero quasi affezionato. Ora sarò più guardia, ma potrò anche muovermi come play, quando il Poz sarà in panchina. E in ogni caso mi adatterò alle esigenze del gruppo. Una squadra, la nostra, dove tutti, per certi versi, possono penetrare e cercare soluzioni più facili. E poi Pozzecco spingerà il contropiede. E i punti ottenuti in velocità sono quelli che, alla fine, fanno la differenza».
Infine i tifosi. Sia la Fossa dei Leoni sia Bologna Biancoblù distribuiranno martedì gli abbonamenti a loro disposizione.
L'appuntamento con i ragazzi della Fossa è nella sede storica di via San Felice 103, dalle 19 alle 22. Il quartier generale di Bologna Biancoblù, per la distribuzione delle tessere, è fissato al bar Romagnoli dell'omonima via (a partire dalle 17).
Alessandro Gallo
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