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Crespi: «Ci siamo avviliti subito»

PESARO — A furia di parlare di emozioni, la giovane Scavolini c'è rimasta invischiata: troppo carichi i biancorossi, tanto da restare bloccati. Aggiungiamoci l'inesperienza di quattro di loro, alla prima partita fuori dagli Stati Uniti, e si ha la fotografia dell'ansia che ha strangolato i biancorossi all'impatto col campionato, al cospetto della squadra che vuole detronizzare la Benetton.
«Ci abbiamo messo 15 minuti prima di capire che potevamo giocare questa partita — dice Crespi un po' sconsolato —. Ero curioso di vedere che impatto avremmo avuto a livello emotivo e devo ammettere che ci siamo bloccati. Anche perchè all'inizio la squadra non ha trovato punti di riferimento e dall'altra parte Siena schiera giocatori che possono portarti a spasso per il campo. Il Montepaschi gioca già come una grande squadra, con cinismo, mentre noi, anche sul bel recupero, ci siamo incartati due volte in contropiede in sovrannumero quando eravamo arrivati a meno quattro».
Volevate correre e Siena non ve l'ha permesso: cosa non è funzionato? «Si corre quando la difesa è aggressiva, invece ci siamo talmente avviliti sui primi attacchi falliti da perdere mordente nella nostra metà campo: un errore imperdonabile che ha determinato il primo break di Siena. Guardate le statistiche: -8 dopo cinque minuti, ma è lo stesso scarto della fine. Vuol dire che potevamo giocarla questa partita: loro in area non ti fanno entrare, per questo il tiro da tre era importante per aprire la difesa toscana. Peccato, ne abbiamo costruiti 25, di cui almeno 20 con la visuale libera, poi però bisogna metterli».
Qualcuno ha deluso, qualcuno no... «Non mi piace fare le pagelle dei singoli — avverte il coach — diciamo che a me piacciono i giocatori che non rinunciano a essere protagonisti nonostante gli errori. Per questo apprezzo Pecile per come si è battuto e dentro la partita alla fine sono riusciti ad entrarci anche Lacey e Albano. Tutta gente, comunque, che conosceva già il nostro campionato. Forse ho sbagliato a dimenticarmi di Malaventura, non se lo meritava».
Se Crespi sospira, Ataman gongola.
«Difficilmente le prime partite sono spettacolari, le squadre non sono ancora pronte e mancano i collegamenti offensivi. Per questo sono molto soddisfatto dell'atteggiamento difensivo. So cosa pensavano molti di noi: chissà se tutte queste stelle difenderanno... invece hanno dimostrato che ne hanno voglia eccome».
Il dominio sotto canestro è stato spaventoso. Se l'aspettava?
«Ne ero sicuro. Avevamo già Chiacig, il miglior rimbalzista del campionato; gli abbiamo messo vicino Turckan, il miglior rimbalzista dell'Eurolega. Questo è il nostro punto di forza per arrivare agli obiettivi prefissati».
Elisabetta Ferri
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