È un'Air tutta nuova quella che oggi scenderà in campo al Palaverde di Treviso con dieci giocatori che per la prima volta indosseranno la casacca biancoverde. Partiamo dal veterano e capitano della squadra, Larry Middleton. A 37 anni ha ancora lo spirito del ragazzino: è sempre il primo ad arrivare in palestra, dà consigli ai compagni, si impegna sempre al massimo. Doorebbe partire dalla panchina, come sesto uomo di lusso, per offrire il suo contributo di punti e di esperienza. Bravissimo al tiro in uscita dai blocchi, potrà rappresentare l'uomo in più per Markovski.
In cabina di regia ci sarà Ivan Corrales, play spagnolo di 28 anni, giocatore veloce, rapido di mani e di piedi, capace di mettere la palla dove vuole. Quando si sarà integrato totalmente nel gruppo, i suoi passaggi si tramuteranno in altrettanti canestri. Una delle sorprese di questo campionato, potrebbe essere Tony Giovacchini, italo-americano con bisnonni di Lucca. Nella fase di preparazione il play uscito dalla Stanford University è stato fra i più concreti. Ambidestro (tira con la sinistra, ma palleggia con la destra), è veloce, ed è dotato di buon tiro. La sua massima dedizione potrà farlo diventare presto uno dei protagonisti dell'Air. Nel ruolo di guardia, ma potrebbe giocare anche da play o da ala piccola, c'è David Vanterpool. Grazie ad un buon fisico, l'ex-Washington è in grado di difendere molto forte e di essere presente anche a rimbalzo. Tecnicamente è fra i più dotati, e sono deliziosi i suoi movimenti d'attacco. Sarà la stella dell'AIR. Bryan Bracey dovrebbe essere il cecchino della Scandone, in quanto ha un tiro naturale molto preciso. Nel precampionato non sempre ha reso al massimo, ma bisognerà vederlo all'opera nelle gare che contano. Sotto i tabelloni ci sono i due ”gemelli” (sono nati entrambi il 13 agosto del 1975) Ante Grgurevic e Dusan Jelic (Koutsopoulos è invece il suo cognome greco con il quale è stato tesserato). Il primo è soprannominato il Barkley della Croazia, per esaltare le sue grandi doti fisiche che, nonostante non raggiunga i due metri, gli consentono di prendere molti rimbalzi. Il secondo, invece, è stato in passato paragonato a Divac per la sua tecnica, in parte ancora inespressa. Micidiale al tiro in post basso, presente a rimbalzo. Una mano gliela darà anche il tedesco Alexander Kuehl, il cui compito sarà quello di dare minuti di qualità quando Jelic dovrà riposarsi. Todor Gecevski potrà invece rappresentare un'importante arma tattica, essendo un ”quattro” piuttosto atipico, dotato di un ottimo tiro dalla distanza. C'è poi Massimo La Torre, che entrerà nelle rotazioni dei lunghi e che metterà la sua esperienza al servizio della squadra, nella quale sono stati ”promossi” i giovanissimi Costantino Urciuoli, Francesco Silvestri e Maurizio Ferrara. Per loro sarà un'eperienza utile per il futuro.
In cabina di regia ci sarà Ivan Corrales, play spagnolo di 28 anni, giocatore veloce, rapido di mani e di piedi, capace di mettere la palla dove vuole. Quando si sarà integrato totalmente nel gruppo, i suoi passaggi si tramuteranno in altrettanti canestri. Una delle sorprese di questo campionato, potrebbe essere Tony Giovacchini, italo-americano con bisnonni di Lucca. Nella fase di preparazione il play uscito dalla Stanford University è stato fra i più concreti. Ambidestro (tira con la sinistra, ma palleggia con la destra), è veloce, ed è dotato di buon tiro. La sua massima dedizione potrà farlo diventare presto uno dei protagonisti dell'Air. Nel ruolo di guardia, ma potrebbe giocare anche da play o da ala piccola, c'è David Vanterpool. Grazie ad un buon fisico, l'ex-Washington è in grado di difendere molto forte e di essere presente anche a rimbalzo. Tecnicamente è fra i più dotati, e sono deliziosi i suoi movimenti d'attacco. Sarà la stella dell'AIR. Bryan Bracey dovrebbe essere il cecchino della Scandone, in quanto ha un tiro naturale molto preciso. Nel precampionato non sempre ha reso al massimo, ma bisognerà vederlo all'opera nelle gare che contano. Sotto i tabelloni ci sono i due ”gemelli” (sono nati entrambi il 13 agosto del 1975) Ante Grgurevic e Dusan Jelic (Koutsopoulos è invece il suo cognome greco con il quale è stato tesserato). Il primo è soprannominato il Barkley della Croazia, per esaltare le sue grandi doti fisiche che, nonostante non raggiunga i due metri, gli consentono di prendere molti rimbalzi. Il secondo, invece, è stato in passato paragonato a Divac per la sua tecnica, in parte ancora inespressa. Micidiale al tiro in post basso, presente a rimbalzo. Una mano gliela darà anche il tedesco Alexander Kuehl, il cui compito sarà quello di dare minuti di qualità quando Jelic dovrà riposarsi. Todor Gecevski potrà invece rappresentare un'importante arma tattica, essendo un ”quattro” piuttosto atipico, dotato di un ottimo tiro dalla distanza. C'è poi Massimo La Torre, che entrerà nelle rotazioni dei lunghi e che metterà la sua esperienza al servizio della squadra, nella quale sono stati ”promossi” i giovanissimi Costantino Urciuoli, Francesco Silvestri e Maurizio Ferrara. Per loro sarà un'eperienza utile per il futuro.
