In un'Air Avellino totalmente rinnovata, almeno per quanto riguarda il roster, la continuità è rappresentata da una dirigenza che, seppur diversa rispetto agli scorsi anni, annovera ancora nelle sue file alcuni "storici" rappresentanti. Come, per esempio, lo stesso presidente. Proprio quel Generoso Benigni che, ormai da anni, annuncia l’intenzione di defilarsi al più presto, senza (fortunatamente) mantanere mai la promessa. Sarà che Benigni è forse troppo affezionato a questa squadra. O forse si tratta di mera scaramanzia, considerando che, da quando è lui il massimo dirigente biancoverde, la Scandone è sempre riuscita a raggiungere i propri obiettivi nonostante le mille difficoltà economiche. L'avvocato, però, preferisce tagliar corto: «Ho sempre detto che resterò presidente - spiega - fino a quando non riscontrerò una certa tranquillità economica. E poi sono convinto che ogni esperienza, prima o poi, debba avere una fine. Io spero che nel mio caso arrivi presto qualcuno a sostituirmi, ma solo perché le mie dimissioni avranno il significato della raggiunta tranquillità societaria».
Sono già quattro anni che Benigni lavora per traghettare la Scandone Avellino verso lidi più sicuri, ma un presidente non può riuscirci certo da solo. Nel caso del sodalizio biancoverde, poi, un ruolo importante l'ha sempre giocato il pubblico del Paladelmauro. I tifosi irpini, però, dopo la grande mobilitazione dello scorso maggio, sembrano essersi un po’ fermati, sottoscrivendo finora poco più di 700 abbonamenti (ma con una linea di tendenza incoraggiante, rappresentata dagli oltre 70 tagliandi sottoscritti nelle ultime ore). «Capisco che, per molti - commenta Benigni -, soprattutto di questi tempi, sottoscrivere un abbonamento possa equivalere ad un sacrificio. Chi lo può fare, però, non si lasci pregare, perché questa squadra ha bisogno dell'affetto del pubblico. Il sostegno dei tifosi ci è indispensabile. Con un buon incitamento, da parte del pubblico, la squadra potrà sempre giocare in condizioni ambientali favorevoli. E poi, grazie ai tifosi, anche la società potrà sopravvivere. Il pubblico avellinese, per noi, è sempre stato il vero secondo sponsor. Il mio appello, dunque, è rivolto a tutti coloro che amano il basket, perché in pochi giorni è impensabile tentare di convincere chi il basket non lo segue mai. Questo momento è molto importante per noi. Venite a seguire l'Air perché avere una squadra che porta in tutta Italia il nome della propria città credo sia una cosa eccezionale. È un sogno che va conservato e consegnato anche alle future generazioni".
Raffaele Giusto
Sono già quattro anni che Benigni lavora per traghettare la Scandone Avellino verso lidi più sicuri, ma un presidente non può riuscirci certo da solo. Nel caso del sodalizio biancoverde, poi, un ruolo importante l'ha sempre giocato il pubblico del Paladelmauro. I tifosi irpini, però, dopo la grande mobilitazione dello scorso maggio, sembrano essersi un po’ fermati, sottoscrivendo finora poco più di 700 abbonamenti (ma con una linea di tendenza incoraggiante, rappresentata dagli oltre 70 tagliandi sottoscritti nelle ultime ore). «Capisco che, per molti - commenta Benigni -, soprattutto di questi tempi, sottoscrivere un abbonamento possa equivalere ad un sacrificio. Chi lo può fare, però, non si lasci pregare, perché questa squadra ha bisogno dell'affetto del pubblico. Il sostegno dei tifosi ci è indispensabile. Con un buon incitamento, da parte del pubblico, la squadra potrà sempre giocare in condizioni ambientali favorevoli. E poi, grazie ai tifosi, anche la società potrà sopravvivere. Il pubblico avellinese, per noi, è sempre stato il vero secondo sponsor. Il mio appello, dunque, è rivolto a tutti coloro che amano il basket, perché in pochi giorni è impensabile tentare di convincere chi il basket non lo segue mai. Questo momento è molto importante per noi. Venite a seguire l'Air perché avere una squadra che porta in tutta Italia il nome della propria città credo sia una cosa eccezionale. È un sogno che va conservato e consegnato anche alle future generazioni".
Raffaele Giusto
