Olimpia Milano batte Euro Roseto 82-69 (29-21, 45-41, 67-57).
EURO: Pieri 12, Callahan 13, Ruggiero, Rannikko 11, Fajardo 10, Milic 4, Sartori 6, Moltedo 13, Scapin n.e. Maresca n.e.
OLIMPIA: Ferroni, Coldebella 10, Sconochini 19, Alberti 2, Kidd 20, Rancik 18, Simpkins 4, Vannuzzo 9.
Arbitri: Grossi-Corrias-Duranti.
Note: tiri liberi: Roseto 13/21; Milano 9/16.
Tiri da 3 punti: Roseto 8/17; Milano 5/14.
Rimbalzi: Roseto 30, Milano 29.
Nessuno è uscito per 5 falli
È tornata l'Olimpia Milano. Dopo gli anni bui del recente passato la nuova realtà milanese allenata da Caja inaugura l'esordio di campionato con una netta e convincente vittoria a Roseto. Rimaneggiata (assenti Radosevic, Davis e Monroe) e con poche idee la squadra di Melillo è apparsa inconsistente sia in fase offensiva, con scarse percentuali al tiro (48% totale), che in difesa, dove i centimetri e la solidità di Rancik e Kidd e il talento di Sconochini, hanno imperversato per l'intero arco dei 40 minuti.
Milano in partenza prende subito il largo (18-9 al 6') con 10 punti consecutivi dell'argentino Sconochini. Sartori nel finale di primo quarto con due tripli consecutive e l'apporto 'operaiò di Callahan e Fajardo tenevano a galla l'Euro, fino al 41-45 di chiusura del secondo quarto, che però portava in dote una problematica situazione falli (3 falli Moltedo-Callahan e Sartori): Rannikko al pronti-via del terzo periodo con una bomba portava al -1 Roseto, ma da qui in poi la luce in casa abruzzese si spegneva.
Solo 28 punti nei due quarti finali, l'esiguo bottino realizzato dal quintetto rosetano, Milano con un Rancik super consolidava e aumentava il vantaggio fino al massimo scarto del 38' (64-80). Il campionato ritrova, finalmente, un'Olimpia con ambizioni. Per l'Euro l'inizio è tutto in salita, si aspettano assenti e nuovi per capire potenzialità e obiettivi.
EURO: Pieri 12, Callahan 13, Ruggiero, Rannikko 11, Fajardo 10, Milic 4, Sartori 6, Moltedo 13, Scapin n.e. Maresca n.e.
OLIMPIA: Ferroni, Coldebella 10, Sconochini 19, Alberti 2, Kidd 20, Rancik 18, Simpkins 4, Vannuzzo 9.
Arbitri: Grossi-Corrias-Duranti.
Note: tiri liberi: Roseto 13/21; Milano 9/16.
Tiri da 3 punti: Roseto 8/17; Milano 5/14.
Rimbalzi: Roseto 30, Milano 29.
Nessuno è uscito per 5 falli
È tornata l'Olimpia Milano. Dopo gli anni bui del recente passato la nuova realtà milanese allenata da Caja inaugura l'esordio di campionato con una netta e convincente vittoria a Roseto. Rimaneggiata (assenti Radosevic, Davis e Monroe) e con poche idee la squadra di Melillo è apparsa inconsistente sia in fase offensiva, con scarse percentuali al tiro (48% totale), che in difesa, dove i centimetri e la solidità di Rancik e Kidd e il talento di Sconochini, hanno imperversato per l'intero arco dei 40 minuti.
Milano in partenza prende subito il largo (18-9 al 6') con 10 punti consecutivi dell'argentino Sconochini. Sartori nel finale di primo quarto con due tripli consecutive e l'apporto 'operaiò di Callahan e Fajardo tenevano a galla l'Euro, fino al 41-45 di chiusura del secondo quarto, che però portava in dote una problematica situazione falli (3 falli Moltedo-Callahan e Sartori): Rannikko al pronti-via del terzo periodo con una bomba portava al -1 Roseto, ma da qui in poi la luce in casa abruzzese si spegneva.
Solo 28 punti nei due quarti finali, l'esiguo bottino realizzato dal quintetto rosetano, Milano con un Rancik super consolidava e aumentava il vantaggio fino al massimo scarto del 38' (64-80). Il campionato ritrova, finalmente, un'Olimpia con ambizioni. Per l'Euro l'inizio è tutto in salita, si aspettano assenti e nuovi per capire potenzialità e obiettivi.