News

Napoli vince allo scadere

Rajola rimette la squadra in linea di galleggiamento quando stava per affondare

Campagne acquisti, trasferte americane, mercato europeo e sei nuovi innesti da lanciare sul parquet. Tutti lì ad aspettare i prodi Greer, Andersen, Clack. Poi dal pino nobile della panchina azzurra si alza Stefanuzzo Rajola da Pescara, zazzera ribelle, talento non eccelso ma cuore smisurato. I primi due punti dell'avventura azzurra in A/1 hanno scolpiti in caratteri di fuoco i tratti della sua faccia pulita, da piccolo guerriero dei canestri. Mai guardare troppo le cifre se si vogliono capire le chiavi di un match. Rajola ha giocato 15 minuti, segnato 7 punti, con 1 su 3 al tiro, 5 su 6 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 2 palle recuperate. Cifre normali, da onesta partita, si direbbe. Ma non è così. Nel momento in cui Biella stava andando via, quando la Pompea era entrata in un tunnel buio e lunghissimo, lui ha infilato il caschetto da minatore con la luce ed ha portato in salvo i suoi. Nel finale dell'ultimo quarto abbiamo contato in un giro di lancetta una palla recuperata in difesa, due tiri liberi segnati, uno sfondamento subìto: da 59-64 a 65-64. Il tutto a 2’ dalla sirena. La partita di Napoli è tutta lì, in quei 60 secondi. Poi Rajola, stremato, è stato messo a sedere da Mazzon, sono arrivati i supplementari ma ormai il match era di nuovo in piedi. Bravo Mazzon a credere in lui e mettere in panca un Lamarr Greer discreto in attacco ma pasticcione nella costruzione del gioco.
E' stata la vittoria del cuore, molto più che della testa. Napoli ha messo il naso davanti sul filo di lana dopo aver rischiato di lasciarci le penne. Un match tesissimo nella seconda parte dopo un avvio con difese più allegre e attacchi precisi. Biella, come previsto, si è portata dietro la zavorra di un pacchetto lunghi che farebbe fatica in Legadue, ha avuto quasi tutti i punti dal sontuoso Thomas, giocatore tecnicamente delizioso, da Belcher che ha vinto il confronto con Greer, e da Soragna. I problemi di Napoli si chiamano Penberthy, che va messo in condizione di tirare da tre altrimenti è un bel lusso come quarto americano, e Jones, che manda al tirassegno del luna park chiunque giochi contro lui. Clack si dannava l'anima su Thomas, ma quando sui blocchi arrivava il cambio sistematico con Dontae', il cuginetto di Marbury incassava l'assegno dei due punti. Poi finisce che quel mattacchione infila il pallone della vittoria e si infila la corona dell'eroe.
Stefano Prestisimone
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor