Il clima che si respira nello spogliatoio varesino, altermine del match contro la Virtus Roma, è più o meno di questo tipo.
Per una volta l'amarezza è più facile da ingoiare. Per una volta, una sconfitta, anche se dolorosa, non lascia ferite nell'animo del gruppo varesino.
Così la pensano tuti i giocatori, così la pensa anche coach Gregor Beugnot che, nell'analisi della partita, "salva" tutta la squadra:
"Abbiamo giocato una gara non bellissima dal punto di vista tecnico, ma di eccezionale intensità e animosità: quando si perdono gare del genere, dal mio punto di vista, c'è ben poco da dire. I giocatori si sono spremuti come limoni nel tentativo di agguantare i due punti che, per pochissimo, non sono finiti nelle nostre tasche. Nelle condizioni in cui ci siamo presentati in campo e oltretutto contro un'ottima formazione come Roma, abbiamo fatto il possibile e, forse, anche qualcosa di più.
- Potrebbe "dar corpo" a quel "pochissimo" ?
"Le sconfitte millimetriche - spiega Beugnot - possono essere lette in tanti modi, ma io ritengo che quella contro Roma sia frutto esclusivo delle condizioni menomate in cui ci siamo presentati sul parquet. Le assenze di Conti e La Rue, così come le condizioni fisiche incerte di Vescovi, per le nostre rotazioni e per il tipo di gioco che vogliamo impostare sono certamente pesanti e hanno avuto un effetto rilevante. La differenza, a mio giudizio, l'ha fatta la completezza dell'organico e Roma, rispetto a noi, ha avuto qualcosa in più da spendere. Insomma, la sconfitta mi provoca dispiacere solo per i due punti persi, non certo per la prestazione, che reputo più che soddisfacente".
- C'era grande attesa per il ritorno di Meneghin: come giudica la prova di Andrea ?
"Molto buona, soprattutto se si considera che Meneghin lavora con noi solo da una settimana e non è ancora al massimo della sua forma fisica. Mi piacciono il suo atteggiamento, la voglia di sacrificarsi e lavorare per la squadra, la sua intelligenza e duttilità tattica. Quando sarà al 100% della condizione, potremo avere a disposizione un grande giocatore e un leader nato".
Andrea Meneghin, e non potrebbe essere diversamente è l'uomo del giorno. Televisioni, radio e giornali, aspettano pazientemente fuori dallo spogliatoio e si contendono le prime impressioni:
"La sconfitta brucia, ma io sono abbastanza soddisfatto per quello che visto e per come abbiamo giocato. Abbiamo disputato una buona gara, con note ampiamente positive e, per una volta, mi piacerebbe poter mettere in secondo piano il discorso legato al risultato perché questo gruppo ha ampi margini di crescita ed è in possesso di spirito, carattere e cuore, ovvero le basi più importanti sulle quali costruire una squadra. Le assenze, però, contro Roma, hanno giocato un ruolo decisivo e ci hanno condizionato in modo evidente, specialmente a gioco lungo perché Roma è arrivata più fresca nel finale e con qualche carta in più da giocare nel reparto esterni".
- Come giudica, invece, la sua prestazione ?
"In linea con quella del resto della squadra: abbastanza positiva. Ho tirato maluccio da tre punti, ma l'intesa con Gorenc funziona già molto bene e questo, dopo solo dieci giorni di allenamento, è un dato tecnico certamente significativo".
Massimo Turconi
Per una volta l'amarezza è più facile da ingoiare. Per una volta, una sconfitta, anche se dolorosa, non lascia ferite nell'animo del gruppo varesino.
Così la pensano tuti i giocatori, così la pensa anche coach Gregor Beugnot che, nell'analisi della partita, "salva" tutta la squadra:
"Abbiamo giocato una gara non bellissima dal punto di vista tecnico, ma di eccezionale intensità e animosità: quando si perdono gare del genere, dal mio punto di vista, c'è ben poco da dire. I giocatori si sono spremuti come limoni nel tentativo di agguantare i due punti che, per pochissimo, non sono finiti nelle nostre tasche. Nelle condizioni in cui ci siamo presentati in campo e oltretutto contro un'ottima formazione come Roma, abbiamo fatto il possibile e, forse, anche qualcosa di più.
- Potrebbe "dar corpo" a quel "pochissimo" ?
"Le sconfitte millimetriche - spiega Beugnot - possono essere lette in tanti modi, ma io ritengo che quella contro Roma sia frutto esclusivo delle condizioni menomate in cui ci siamo presentati sul parquet. Le assenze di Conti e La Rue, così come le condizioni fisiche incerte di Vescovi, per le nostre rotazioni e per il tipo di gioco che vogliamo impostare sono certamente pesanti e hanno avuto un effetto rilevante. La differenza, a mio giudizio, l'ha fatta la completezza dell'organico e Roma, rispetto a noi, ha avuto qualcosa in più da spendere. Insomma, la sconfitta mi provoca dispiacere solo per i due punti persi, non certo per la prestazione, che reputo più che soddisfacente".
- C'era grande attesa per il ritorno di Meneghin: come giudica la prova di Andrea ?
"Molto buona, soprattutto se si considera che Meneghin lavora con noi solo da una settimana e non è ancora al massimo della sua forma fisica. Mi piacciono il suo atteggiamento, la voglia di sacrificarsi e lavorare per la squadra, la sua intelligenza e duttilità tattica. Quando sarà al 100% della condizione, potremo avere a disposizione un grande giocatore e un leader nato".
Andrea Meneghin, e non potrebbe essere diversamente è l'uomo del giorno. Televisioni, radio e giornali, aspettano pazientemente fuori dallo spogliatoio e si contendono le prime impressioni:
"La sconfitta brucia, ma io sono abbastanza soddisfatto per quello che visto e per come abbiamo giocato. Abbiamo disputato una buona gara, con note ampiamente positive e, per una volta, mi piacerebbe poter mettere in secondo piano il discorso legato al risultato perché questo gruppo ha ampi margini di crescita ed è in possesso di spirito, carattere e cuore, ovvero le basi più importanti sulle quali costruire una squadra. Le assenze, però, contro Roma, hanno giocato un ruolo decisivo e ci hanno condizionato in modo evidente, specialmente a gioco lungo perché Roma è arrivata più fresca nel finale e con qualche carta in più da giocare nel reparto esterni".
- Come giudica, invece, la sua prestazione ?
"In linea con quella del resto della squadra: abbastanza positiva. Ho tirato maluccio da tre punti, ma l'intesa con Gorenc funziona già molto bene e questo, dopo solo dieci giorni di allenamento, è un dato tecnico certamente significativo".
Massimo Turconi