LIVORNO – Con il tecnico arancione Fabrizio Frates l’analisi parte dalla scelta iniziale di schierare Vujacic come quarto extracomunitario.
«Sascia – dice il coach – si allena da sette settimane giocando da play-maker titolare. Cendler, invece, non è in forma. Non lo è neppure Mulaomerovic, ma non potevamo lasciare Vuiacic unico play-maker e da qui la scelta. C’è stato un attimo in cui potevamo riaprire la gara (sul 52-50 e bomba sbagliata da Mian, ndr), ma è mancata la lucidità. Siamo indietro, evidentemente, e dobbiamo lavorare ancora parecchio, tutti assieme e al completo, dato che Mulaomerovic è con noi solo da pochi giorni. L’assetto ideale della squadra, come lo abbiamo pensato, è ancora lontano dall’essere realizzato. Lunghi insufficienti? Credo che Cantarello abbia fatto il suo, soprattutto in difesa. Stern può e deve fare meglio: ci mette impegno ma non riesce a incidere. Alexander ha giocato un primo tempo scadente, ma poi si è riscattato. Quando gli hanno fischiato il fallo tecnico è uscito dalla gara. Deve abituarsi alla realtà italiana e giocare con più concentrazione: le qualità per emergere le ha».
Edi Snaidero: «Livorno ha iniziato a giocare a ritmo alto, noi a rilento, ma abbiamo avuto un picco, nella parte centrale della gara, in cui siamo riusciti a rientrare in partita. Purtroppo non abbiamo saputo insistere: ci sono ancora tante cose che devono andare a posto, Mulaomerovic è appena arrivato. Tre anni fa, in serie A2, abbiamo vinto qui con un rush finale recuperando 10 punti negli ultimi 3’: stasera non ci hanno fatto sconti. Speriamo di andare meglio già giovedì contro la Benetton».
Agostino Li Vecchi: «Quando siamo rientrati, un paio di fischi arbitrali non mi sono piaciuti: sul tecnico fischiato a Demetrius Alexander abbiamo mollato e Livorno ci ha castigati. Comunque, per noi, un terzo periodo discreto: dalla reazione che abbiamo messo in campo dobbiamo ripartire in vista dei prossimi impegni. La mia gara? Sono abbastanza contento, ma è chiaro che dobbiamo fare di più».
Luca Banchi, allentore della Mapu: «Come a Lonato, sette giorni fa, noi abbiamo iniziato bene, poi Udine ha recuperato. Allora Elliot aveva giocato bene, tanto che la Snaidero ha concentrato le attenzioni difensive su di lui. Ciò ha permesso agli altri miei giocatori di avere spazio in attacco. Per noi era una gara insidiosa: un merito di più averla vinta. Decisivo l’asse play-maker - pivot McLaod Mutavdzic, che hanno superato i pari ruolo avversari».
Francesco Tonizzo
«Sascia – dice il coach – si allena da sette settimane giocando da play-maker titolare. Cendler, invece, non è in forma. Non lo è neppure Mulaomerovic, ma non potevamo lasciare Vuiacic unico play-maker e da qui la scelta. C’è stato un attimo in cui potevamo riaprire la gara (sul 52-50 e bomba sbagliata da Mian, ndr), ma è mancata la lucidità. Siamo indietro, evidentemente, e dobbiamo lavorare ancora parecchio, tutti assieme e al completo, dato che Mulaomerovic è con noi solo da pochi giorni. L’assetto ideale della squadra, come lo abbiamo pensato, è ancora lontano dall’essere realizzato. Lunghi insufficienti? Credo che Cantarello abbia fatto il suo, soprattutto in difesa. Stern può e deve fare meglio: ci mette impegno ma non riesce a incidere. Alexander ha giocato un primo tempo scadente, ma poi si è riscattato. Quando gli hanno fischiato il fallo tecnico è uscito dalla gara. Deve abituarsi alla realtà italiana e giocare con più concentrazione: le qualità per emergere le ha».
Edi Snaidero: «Livorno ha iniziato a giocare a ritmo alto, noi a rilento, ma abbiamo avuto un picco, nella parte centrale della gara, in cui siamo riusciti a rientrare in partita. Purtroppo non abbiamo saputo insistere: ci sono ancora tante cose che devono andare a posto, Mulaomerovic è appena arrivato. Tre anni fa, in serie A2, abbiamo vinto qui con un rush finale recuperando 10 punti negli ultimi 3’: stasera non ci hanno fatto sconti. Speriamo di andare meglio già giovedì contro la Benetton».
Agostino Li Vecchi: «Quando siamo rientrati, un paio di fischi arbitrali non mi sono piaciuti: sul tecnico fischiato a Demetrius Alexander abbiamo mollato e Livorno ci ha castigati. Comunque, per noi, un terzo periodo discreto: dalla reazione che abbiamo messo in campo dobbiamo ripartire in vista dei prossimi impegni. La mia gara? Sono abbastanza contento, ma è chiaro che dobbiamo fare di più».
Luca Banchi, allentore della Mapu: «Come a Lonato, sette giorni fa, noi abbiamo iniziato bene, poi Udine ha recuperato. Allora Elliot aveva giocato bene, tanto che la Snaidero ha concentrato le attenzioni difensive su di lui. Ciò ha permesso agli altri miei giocatori di avere spazio in attacco. Per noi era una gara insidiosa: un merito di più averla vinta. Decisivo l’asse play-maker - pivot McLaod Mutavdzic, che hanno superato i pari ruolo avversari».
Francesco Tonizzo