REGGIO CALABRIA – Centododici punti in trasferta non sono mai una bazzecola. E diventano ancora più “pesanti” se sono serviti a centrare la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. Una ulteriore testimonianza importante dello stato di salute della Viola che si appresta a tornare in campo questa sera alle 20.30 per confrontarsi con Avellino. E sarà una partita importante. E diversa da tutte le altre. Il motivo? Semplice: può essere la partita della svolta. La partita che, se portata a termine vittoriosamente, può segnare un cambio di prospettiva. Dalla lugubre e semplice salvezza all'inebriante panorama dei playoff. Un traguardo impensabile fino a qualche giornata fa ma che adesso può diventare una splendida realtà. E prima ancora di scendere in campo, il general mangager Giuse Barrile si lascia andare a una “confidenza”: «Non è il tempo di fare tabelle. Non ne facevamo prima e, a maggior ragione, non ne facciamo adesso. Però, mi piace pensare che conquistando altre quattro vittorie potremmo anche arrivare a giocare il post-season che sarebbe ben più di uno scudetto. Perché, non dimentichiamolo mai, il nostro primo ed unico obiettivo stagionale era quello di conquistare la salvezza. Abbiamo acquisito un buon margine sull'ultimo posto e saremmo già soddisfattissimi di arrivare penultimi, però...». E il “però” di Barrile dà la stura alle ambizioni nero-arancio che questa sera saranno passate al vaglio del quintetto allenato da Luca Dalmonte. In terra irpina, la Viola fu sconfitta con un margine di dodici punti nella gara che segnò l'esordio in Italia di John Jr. Eubanks, per gli amici semplicemente J.J. Questa sera, al Pentimele, Avellino sarà spinto anche dalle invenzioni di Geno Carlisle, funambolico tiratore che l'anno scorso si mise in luce a Varese e che era finito anche nel mirino della Viola sognata da Mimmetto Barbaro. Sotto canestro la baracca avellinese è retta dall'alta forte Grant e da Thalamus McGhee, marmoreo pivottone su cui si era anche concentrato l'interesse di Barrile quando si cercava un “puntello” sotto i tabelloni; in cabina di regia, invece, c'è l'ex Sydney Johnson, grande visione di gioco ma tiro da fuori rivedibile. Sarà contro questi avversari, che la Viola dovrà gettare sul parquet tutta la sua voglia di emergere e di guardare negli occhi i grandi avversari per cercare di diventare la grande sorpresa della stagione agguantando dei playoff che farebbero nuovamente sedere la Viola al tavolo dei grandi. Un tavolo cui legittimamente aspira anche Carlos Delfino che dopo aver lasciato Varese sotto shock sta smaniando di ripetersi anche davanti ai suoi tifosi. Avellino è già avvertito, la Viola vuol continuare a pensare in grande. I playoff le si addicono di più della salvezza.
Piero Gaeta
Piero Gaeta