Euro Roseto 69 Olimpia Milano 82
EURO ROSETO: Pieri 12, Callahan 13, Maresca n.e., Ruggiero, Rannikko 11, Fajardo 10, Milic 4, Sartori 6, Moltedo 13, Scapin n.e.- Coach: Phil Melillo.
OLIMPIA MILANO: Ferroni, Coldebella 10, Gallea n.e., Sconochini 19, Alberti 2, Kidd 20, Rancik 18, De Vecchi n.e., Simpkins 4, Vanuzzo 9 - Coach: Attilio Caja.
Parziali: 1° 21-29; 2° 41-45; 3°57-67; 4° 69-82.
Arbitri: Grossi, Corrias, Duranti..
Spettatori: 1.700. Incasso: 45.000 Euro.
Usciti per 5 falli: nessuno.
Tiri da due punti: Roseto 48% - Milano 67%.
Tiri da 3 punti: Roseto 47% - Milano 36%.
Totale tiri dal campo: Roseto 48% - Milano 67%.
Tiri liberi: Roseto 62% - Milano 56%.
Rimbalzi: Roseto 30 (20+10) - Milano 29 (20+9).
Valutazione complessiva squadra: Roseto 71 - Milano 88.
ROSETO - L'Euro Roseto inizia con il piede sbagliato la stagione 2002/2003, cedendo in casa contro l'Olimpia Milano di Coach Attilio Caja e, soprattutto, di Hugo Sconochini e Warren Kidd, due campioni capaci di ridare lustro alla "Juventus dei canestri", che solo pochi mesi fa si salvava dalla retrocessione in Legadue all'ultimo secondo dell'ultima giornata. La squadra di Coach Phil Melillo non è piaciuta, va detto subito, così come va subito sottolineato che non sarà questa la squadra impegnata in Campionato e Uleb Cup. Non lo sarà per almeno due motivi, entrambi fondamentali: l'assenza di Radosevic, Davis e Monroe e l'atteggiamento difensivo che, trattandosi di squadra allenata da Phil Melillo, dovrà per forza venir fuori. Quindi giudizio sospeso, com'è logico fare dopo ogni prima giornata di campionato, anche se una parte del pubblico, annoiato dopo un quarto tempo che poteva essere all'arma bianca ed invece è stato al cloroformio, ha preferito abbandonare anzitempo gli spalti. Dunque partita sempre saldamente in mano agli ospiti dell'Olimpia Milano, che hanno mostrato buona coesione e meccanismi già discreti per il campionato, anche se hanno lottato, come dicevamo, contro un Roseto quantomeno rimaneggiato. Alla palla a due iniziale Coach Melillo dispone i Towners in campo con Rannikko, Pieri, Moltedo, Fajardo e Callahan. Gli risponde Coach Caja, che manda in campo il quintetto meneghino formato da Coldebella, Simpkins, Sconochini, Rancik e Kidd. La palla contesa lascia a terra Rancik, che viene avvicendato da Vanuzzo, il quale si inventa una personalissima partenza a razzo, infilando due canestri e una tripla. Roseto appare in affanno fin da subito, soprattutto perché Sconochini brucia Moltedo con i suoi mezzi fisici e Warren Kidd ha spesso buon gioco sotto le plance, anche se in difesa non domina un produttivo Callahan. Al quinto il risultato dice 9-13. Roseto, che Coach Melillo ha rimescolato, trova due bombe preziose da Sartori, che però è distratto in difesa. Al primo riposo il punteggio dice 21-29, con Sconochini già in doppia cifra fra i meneghini. Il Roseto prova a mordere le calcagna degli avversari, costruendo soprattutto con la grinta di Pieri e Fajardo e con la concretezza di Callahan. Anche Rannikko, che dimostra di sentirsi più a suo agio quando può scoccare il tiro pesante sgravato dai compiti di regia, piazza due bombe nei primi due quarti. La partita, però, non cambia padrone e i milanesi vanno a bere il tè del riposo avanti di 4 punti (45-41), anche grazie a un ottimo Rancik, che nel secondo quarto entra e ne segna 8. Al rientro dagli spogliatoi, Roseto viene infiammata da due triple. La prima, di Rannikko, porta i padroni di casa sul 44-45, mentre la seconda, di Pieri, permette all'Euro di vedere l'avversario sul 47-50. Gli ospiti dell'Olimpia però, osservati in tribuna da Patron Corbelli, non perdono la calma e continuano a fare il loro gioco fatto di coinvolgimento di tutti gli effettivi e grande determinazione, che permette numerosi possessi doppi in attacco. Sconochini segna e ispira, mentre Kidd e Rancik continuano a martellare. Moltedo, fino a quel momento trasparente, segna un buon 6/6 dalla lunetta, ma all'ultimo riposo il tabellone dice 57-67 Milano. L'ultimo quarto è quasi tutto "garbage time", visto che i rosetani non hanno più energie e i milanesi sentono già in tasca i due punti. Moltedo segna una tripla di tabella, ma Milano va sul velluto e vince a braccia alzate per 69-82.
EURO ROSETO: Pieri 12, Callahan 13, Maresca n.e., Ruggiero, Rannikko 11, Fajardo 10, Milic 4, Sartori 6, Moltedo 13, Scapin n.e.- Coach: Phil Melillo.
OLIMPIA MILANO: Ferroni, Coldebella 10, Gallea n.e., Sconochini 19, Alberti 2, Kidd 20, Rancik 18, De Vecchi n.e., Simpkins 4, Vanuzzo 9 - Coach: Attilio Caja.
Parziali: 1° 21-29; 2° 41-45; 3°57-67; 4° 69-82.
Arbitri: Grossi, Corrias, Duranti..
Spettatori: 1.700. Incasso: 45.000 Euro.
Usciti per 5 falli: nessuno.
Tiri da due punti: Roseto 48% - Milano 67%.
Tiri da 3 punti: Roseto 47% - Milano 36%.
Totale tiri dal campo: Roseto 48% - Milano 67%.
Tiri liberi: Roseto 62% - Milano 56%.
Rimbalzi: Roseto 30 (20+10) - Milano 29 (20+9).
Valutazione complessiva squadra: Roseto 71 - Milano 88.
ROSETO - L'Euro Roseto inizia con il piede sbagliato la stagione 2002/2003, cedendo in casa contro l'Olimpia Milano di Coach Attilio Caja e, soprattutto, di Hugo Sconochini e Warren Kidd, due campioni capaci di ridare lustro alla "Juventus dei canestri", che solo pochi mesi fa si salvava dalla retrocessione in Legadue all'ultimo secondo dell'ultima giornata. La squadra di Coach Phil Melillo non è piaciuta, va detto subito, così come va subito sottolineato che non sarà questa la squadra impegnata in Campionato e Uleb Cup. Non lo sarà per almeno due motivi, entrambi fondamentali: l'assenza di Radosevic, Davis e Monroe e l'atteggiamento difensivo che, trattandosi di squadra allenata da Phil Melillo, dovrà per forza venir fuori. Quindi giudizio sospeso, com'è logico fare dopo ogni prima giornata di campionato, anche se una parte del pubblico, annoiato dopo un quarto tempo che poteva essere all'arma bianca ed invece è stato al cloroformio, ha preferito abbandonare anzitempo gli spalti. Dunque partita sempre saldamente in mano agli ospiti dell'Olimpia Milano, che hanno mostrato buona coesione e meccanismi già discreti per il campionato, anche se hanno lottato, come dicevamo, contro un Roseto quantomeno rimaneggiato. Alla palla a due iniziale Coach Melillo dispone i Towners in campo con Rannikko, Pieri, Moltedo, Fajardo e Callahan. Gli risponde Coach Caja, che manda in campo il quintetto meneghino formato da Coldebella, Simpkins, Sconochini, Rancik e Kidd. La palla contesa lascia a terra Rancik, che viene avvicendato da Vanuzzo, il quale si inventa una personalissima partenza a razzo, infilando due canestri e una tripla. Roseto appare in affanno fin da subito, soprattutto perché Sconochini brucia Moltedo con i suoi mezzi fisici e Warren Kidd ha spesso buon gioco sotto le plance, anche se in difesa non domina un produttivo Callahan. Al quinto il risultato dice 9-13. Roseto, che Coach Melillo ha rimescolato, trova due bombe preziose da Sartori, che però è distratto in difesa. Al primo riposo il punteggio dice 21-29, con Sconochini già in doppia cifra fra i meneghini. Il Roseto prova a mordere le calcagna degli avversari, costruendo soprattutto con la grinta di Pieri e Fajardo e con la concretezza di Callahan. Anche Rannikko, che dimostra di sentirsi più a suo agio quando può scoccare il tiro pesante sgravato dai compiti di regia, piazza due bombe nei primi due quarti. La partita, però, non cambia padrone e i milanesi vanno a bere il tè del riposo avanti di 4 punti (45-41), anche grazie a un ottimo Rancik, che nel secondo quarto entra e ne segna 8. Al rientro dagli spogliatoi, Roseto viene infiammata da due triple. La prima, di Rannikko, porta i padroni di casa sul 44-45, mentre la seconda, di Pieri, permette all'Euro di vedere l'avversario sul 47-50. Gli ospiti dell'Olimpia però, osservati in tribuna da Patron Corbelli, non perdono la calma e continuano a fare il loro gioco fatto di coinvolgimento di tutti gli effettivi e grande determinazione, che permette numerosi possessi doppi in attacco. Sconochini segna e ispira, mentre Kidd e Rancik continuano a martellare. Moltedo, fino a quel momento trasparente, segna un buon 6/6 dalla lunetta, ma all'ultimo riposo il tabellone dice 57-67 Milano. L'ultimo quarto è quasi tutto "garbage time", visto che i rosetani non hanno più energie e i milanesi sentono già in tasca i due punti. Moltedo segna una tripla di tabella, ma Milano va sul velluto e vince a braccia alzate per 69-82.