Finalmente è partito il campionato ed è partito bene per l'Olimpia Milano che ha superato in quel di Roseto l'Euro con il punteggio di 82-69. Punteggio sempre in mano e comando della gara era l'obiettivo della squadra di Caja per questa prima gara e possiamo dire che Milano non ha deluso, tutt'altro.
L'allenatore milanese inizia nel migliore dei modi la sua avventura sulla panchina dell'Olimpia; Roseto era debole sotto canestro dopo il taglio di Meek e il mancato tesseramento di Davis e coach Caja aveva preparato nell'ottica giusta l'incontro: «Avevamo deciso di impostare il nostro gioco d'attacco sotto canestro per sfruttare le loro lacune, direi che la cosa ci è riuscita bene».
I 20 punti di Kidd e i 18 di Rancik sono la conferma della buona prestazione sotto le plance dell'Olimpia; anche in difesa le scelte di Caja sono andate a pennello: «Volevamo difendere nell'area dei 3 secondi per limitare i lunghi e, soprattutto, le penetrazioni dei loro piccoli, decidendo di concedere qualcosa lontano da canestro». Anche in questo caso le cifre danno a ragione a Caja con Roseto che ha tirato da 2 punti con un misero 48%, a fronte del 67% con cui ha chiuso Milano.
Se il coach biancorosso è stato il regista di questa vittoria, il miglior attore protagonista è stato il capitano Hugo Sconochini che ha disputato un match al limite della perfezione chiudendo con 5/7 da 2, 2/3 da 3, 3/3 ai liberi, 5 falli subiti e 4 assist con 22 di valutazione. Il «Gaucho», come ci si aspettava, è stato il trascinatore dell'Olimpia. «In questa settimana abbiamo lavorato molto in vista di questa partita - dichiara Sconochini - ma per esprimerci al meglio abbiamo solo bisogno di tranquillità». Con le conferme ad alto livello di Kidd e Rancik, la sorpresa è arrivata da Manuel Vanuzzo, oggetto misterioso per quasi tutto il pre-campionato, ma fondamentale nel successo di Roseto. Vanuzzo ha giocato 31 minuti offrendo una prestazione positiva (3/4 da 2, 1/2 da 3), rubando spazio nelle rotazioni a Duane Simpkins che è stato in campo solamente 23 minuti disputando una gara incolore.
Complimenti anche dal coach di Roseto Phil Melillo, che però difende la sua squadra: «Non potevamo dare di più, per come siamo messi credo che i ragazzi abbiano dato il massimo. Il problema maggiore è stato contenere i lunghi milanesi, soprattutto Warren Kidd, ora con l'arrivo di Benjamin Davis dovremmo essere sicuramente più coperti sotto canestro». Dopo questa vittoria, a Milano non resta che confermarsi nelle due gare interne di giovedì 26 e domenica 29 contro la Pompea Napoli e la Carifac Fabriano al PalaLido, sempre in attesa di sciogliere la situazione gravosa dell'infortunio al piede del cecchino Marlon Garnett.
Sandro Pugliese
L'allenatore milanese inizia nel migliore dei modi la sua avventura sulla panchina dell'Olimpia; Roseto era debole sotto canestro dopo il taglio di Meek e il mancato tesseramento di Davis e coach Caja aveva preparato nell'ottica giusta l'incontro: «Avevamo deciso di impostare il nostro gioco d'attacco sotto canestro per sfruttare le loro lacune, direi che la cosa ci è riuscita bene».
I 20 punti di Kidd e i 18 di Rancik sono la conferma della buona prestazione sotto le plance dell'Olimpia; anche in difesa le scelte di Caja sono andate a pennello: «Volevamo difendere nell'area dei 3 secondi per limitare i lunghi e, soprattutto, le penetrazioni dei loro piccoli, decidendo di concedere qualcosa lontano da canestro». Anche in questo caso le cifre danno a ragione a Caja con Roseto che ha tirato da 2 punti con un misero 48%, a fronte del 67% con cui ha chiuso Milano.
Se il coach biancorosso è stato il regista di questa vittoria, il miglior attore protagonista è stato il capitano Hugo Sconochini che ha disputato un match al limite della perfezione chiudendo con 5/7 da 2, 2/3 da 3, 3/3 ai liberi, 5 falli subiti e 4 assist con 22 di valutazione. Il «Gaucho», come ci si aspettava, è stato il trascinatore dell'Olimpia. «In questa settimana abbiamo lavorato molto in vista di questa partita - dichiara Sconochini - ma per esprimerci al meglio abbiamo solo bisogno di tranquillità». Con le conferme ad alto livello di Kidd e Rancik, la sorpresa è arrivata da Manuel Vanuzzo, oggetto misterioso per quasi tutto il pre-campionato, ma fondamentale nel successo di Roseto. Vanuzzo ha giocato 31 minuti offrendo una prestazione positiva (3/4 da 2, 1/2 da 3), rubando spazio nelle rotazioni a Duane Simpkins che è stato in campo solamente 23 minuti disputando una gara incolore.
Complimenti anche dal coach di Roseto Phil Melillo, che però difende la sua squadra: «Non potevamo dare di più, per come siamo messi credo che i ragazzi abbiano dato il massimo. Il problema maggiore è stato contenere i lunghi milanesi, soprattutto Warren Kidd, ora con l'arrivo di Benjamin Davis dovremmo essere sicuramente più coperti sotto canestro». Dopo questa vittoria, a Milano non resta che confermarsi nelle due gare interne di giovedì 26 e domenica 29 contro la Pompea Napoli e la Carifac Fabriano al PalaLido, sempre in attesa di sciogliere la situazione gravosa dell'infortunio al piede del cecchino Marlon Garnett.
Sandro Pugliese